Rivestire il bagno in resina

Sempre più spesso alla Pellizzari ci vengono chieste soluzioni per rivestire il bagno senza dover demolire le piastrelle, oggi ti proponiamo un sistema che soddisfa questo requisito perfettamente: si tratta della resina, da applicare direttamente sulle vecchie piastrelle. 

Resina o grès? Come rivestire le vecchie piastrelle

Hai un bagno vecchio e vorresti cambiarlo in modo veloce ed indolore? Vuoi cambiare velocemente ed in modo radicale lo stile del tuo bagno?

In questo articolo analizzeremo due soluzioni entrambe efficaci nel trasformare velocemente il tuo bagno.
Insieme valuteremo pregi e difetti dei due sistemi, entrambi in grado di trasformare il tuo bagno obsoleto in uno moderno e funzionale.
 

Rinnovare un vecchio bagno: che stress! 

 
Demolire! oppure no?

La prima esigenza che i clienti, come te, che stanno decidendo di rifare un bagno esistente è quella di evitare, se possibile, le opere di smantellamento e distruzione del bagno precedente. La demolizione completa è certamente una soluzione più radicale che ti consente di ripartire da zero e avere il bagno dei tuoi sogni. Ma significa allungare i tempi, aumentare i costi ed avere anche una serie di fastidi in casa.

 

Se non vuoi demolire...

Siamo coscienti che le piastrelle in 20x20 con i decori floreali le vorresti strappare a morsi, ma oggi ci sono dei sistemi che ti consentono di rinnovare - seppure con dei limiti - il tuo bagno senza il fastidio (ed il costo) di doverle demolire e poi smaltire in discarica.

Non ti preoccupare, non sei l'unico che sente questa esigenza di cambiamento. È davvero molto frequente per noi accogliere nei nostri negozi di Vicenza clienti come te che vorrebbero cambiare il bagno ma che temono di doversi avventurare in un "cantiere".


Rifare il bagno a Vicenza e Verona

 
C'è (molto) bisogno di ristrutturare

D’altro canto una veloce analisi della situazione edilizia in nelle province di Vicenza e Verona, in cui operiamo, stima l’età media degli edifici nel 2012 a circa 30 anni.
30 anni
 è un periodo davvero molto lungo!
 

Un bagno di 30 anni va rinnovato!

Lasciami fare un paio di riflessioni:
le case andrebbero aggiornate un po' più spesso: in 30 anni il mondo è cambiato radicalmente. 
30 anni fa, nel 1988, venivano lanciate la Fiat Tipo e la Fiat Duna. 
Converrai con me che in 30 anni cambiano i materiali, i gusti estetici e - nel caso del bagno - i sistemi costruttivi che consentono di vivere meglio. 

 

Che durata dovrà avere il tuo nuovo bagno?

La seconda considerazione è che se decidi di rifare il bagno devi pensare che è molto probabile che finisca per durare 30 anni. Per cui, se puoi, invece di acquistare dei prodotti "usa e getta" (sempre più diffusi) preferisci soluzioni e prodotti in grado di durare a lungo.  

Leggi: "I 10 motivi per cui dovresti rifare il bagno"


Restyling del bagno: evitare le demolizioni

 
Rifare i rivestimenti del bagno non è facile

Se stai leggendo questo articolo probabilmente non serve che ti diciamo che sostituire un pavimento o un rivestimento in piastrelle non è proprio così semplice (e forse questa è il motivo per cui si rimanda a lungo il rifacimento di un bagno). Per questo dovrebbe essere una scelta ponderata e lungimirante.

 

La fretta è cattiva consigliera

Fidati: tutti noi, in Pellizzari, sappiamo benissimo le difficoltà di ristrutturare un bagno in una casa abitata, magari con la necessità di fare in fretta perché si ha quell'unico bagno. 

 

Due opzioni per rifare senza demolire

Ma ci sono i modi per rivestire un bagno esistente senza togliere le piastrelle esistenti! 
Ci sono due soluzioni che ti suggeriamo. Entrambe prevedono di NON demolire il rivestimento esistente e di sovrapporre un nuovo rivestimento 

Questo significa per te evitare un cantiere in casa, poca polvere, niente macerie da smaltire, poco rumore. 

Le due soluzioni sono:
► Sovrapposizione di un grès incollandolo sul pavimento e rivestimento in piastrelle esistenti
► Applicazione di una resina sulle superfici verticali e orizzontali

Di seguito analizzeremo vantaggi e svantaggi delle due soluzioni. 

 

Bagno in grandi lastre ad effetto pietra, Vicenza

Sovrapposizione di un grès sottile all'esistente

 
Prima soluzione

La prima possibilità è quella di incollare un secondo strato di piastrelle in ceramica sopra al pavimento ed al rivestimento esistente. Abbiamo dedicato un articolo alla tecnica della sovrapposizione, cioè all'incollaggio di un pavimento in piastrelle al di sopra di un altro pavimento in piastrelle.

 
Serve uno spessore minimo

Il principale problema di questa tecnica è che il nuovo strato di piastrelle genera un aumento di spessore, sia a pavimento che nelle pareti. Tanto più lo spessore è elevato, tanto più si possono creare dei problemi.
Questo è il motivo per cui sono nate e si sono diffuse le grandi lastre a spessore sottile (3 - 3,5 – 5,5 mm) introdotte proprio per poter essere sovrapposte a rivestimenti esistenti con un minimo aumento del livello della pavimentazione finita o dei rivestimenti.

 

I costi

L'utilizzo di lastre a spessore sottile ha un costo più elevato rispetto ad una normale piastrella ma consente di evitare le spese di demolizione del rivestimento esistente, quelle per lo smaltimento delle macerie e gli oneri per reintonacare il muro. Alla fine dei conti, quindi, consentono un sicuro risparmio oltre che tempi più veloci e minori fastidi.

Bagno rivestito in grandi lastre, Vicenza

A rivestimento: meglio il grès rinforzato

Troppo rischioso

Noi consigliamo di evitare nel modo più assoluto lo spessore 3 millimetri, specie a pavimento, ma noi consigliamo di evitarlo anche a rivestimento. Lo spessore 3 millimetri presenta rischi in fase di posa: basta davvero poco per danneggiare la lastra. Quando si posa a rivestimento occorre, infatti, praticare dei fori per gli scarichi, realizzare i fori per le prese elettriche o per la placca della cassetta dell'acqua. Nonostante i posatori abbiano le corrette attrezzature per la posa dei grandi formati questi tagli vanno ad indebolire la lastra e possono trasformarsi in fratture.

 

Meglio se sottile ma con rete in fibra

Ti suggeriamo, quindi, di scegliere un rivestimento rinforzato che generalmente ha uno spessore leggermente maggiore: 3,5 millimetri. Questo materiale offre il vantaggio di avere una rete in fibra di vetro che rinforza la superficie e consente una più semplice lavorazione della lastra. Una volta forata e tagliata la movimentazione della lastra è molto meno rischiosa ed è più difficile che un piccolo errore nella lavorazione si trasformi in un danno irreparabile.

LEGGI: "CHE COS'È IL GRÈS SOTTILE LAMINATO?"

 

Sovrapposizione di grès a pavimento

 
A pavimento serve maggiore resistenza!

pavimento è buona norma utilizzare almeno lo spessore 5,5, sempre rinforzato con rete in fibra di vetro per quanto appena detto.
Se si utilizza lo spessore 3,5 si deve sapere che la resistenza meccanica è ridotta e che l'applicazione a pavimento fa fatta a perfetta regola d'arte perché, con questo basso spessore, anche la minima assenza di collante può generare rottura della lastra. 

LEGGI ANCHE: LA POSA IN OPERA DELLE GRANDI LASTRE

Piastrelle a rivestimento in bagno, Vicenza

Sovrapposizione di grès: quanto costa?

 
Lastre + posa + collanti = € ??

In questa sede possiamo dare un prezzo solamente indicativo in quanto c'è tantissima differenza di costi tra i diversi tipi di lastre in grès (levigate, naturali, decorate...) così come sono moltissimi i fattori che influenzano i costi di posa delle piastrelle.
Generalmente possiamo ipotizzare un costo complessivo, compreso di lastre, posa in opera, adesivi ed altri materiali necessari per la messa in opera, che è di circa 100 euro al metro quadrato.

 

Vai alla pagina "Quanto costano i prodotti ed i servizi Pellizzari?"  

 


Non sempre la sovrapposizione è praticabile

Ma talvolta il pur minimo spessore delle lastre di grès laminato non consente, comunque, la sovrapposizione su un pavimento esistente. Può essere, infatti, che i 5,5 millimetri a cui si aggiunge lo spessore del collante, finisca per generare degli aumenti di livello della pavimentazione finita che impediscono, ad esempio, di aprire una porta-finestra difficilmente modificabile.

In questi casi ci viene in aiuto una seconda soluzione: la resina.  

Bagno in grandissime lastre a basso spessore, Vicenza

Sovrapposizione di resina Kerakoll

 
Trasformare le piastrelle con la resina

Tra i vari tipi di resine disponibili sul mercato, una soluzione che vi proponiamo e che ci sentiamo di garantire è la MICRORESINA di KERAKOLL.

Si tratta di  una nuova formulazione con la quale kerakoll ha sviluppato  una resina eco-compatibile all’acqua rivoluzionaria perché  permette di rivestire, con facilità, pavimenti e rivestimenti esistenti e modificarne l'estetica rendendoli  contemporanei.


 

microresina kerakoll Vicenza bagni

 


Sovrapposizione di resina: quali superfici? 

 
Piastrelle, cotto, legno...

Con la microresina possiamo rivestire tutte le superfici, non solo la ceramica. Questo rivoluzionario prodotto di Kerakoll si presenta come un vero e proprio  "sistema" in grado di offrire soluzioni di rivestimento, dall’effetto setoso e opaco, per tutte le superfici.

 

Colori diversi, stessa texture

La caratteristica straordinaria della "microresina" è quella di  mantenere la texture e la struttura materica esistente al di sotto, donando al contempo elasticità e nuova vita alle piastrelle. In sostanza rimangono visibili i formati delle piastrelle e la trama delle fughe, mentre cambia il colore delle piastrelle.
 

bagno in resina grigia Vicenza
Clicca sulla foto per vedere il prima ed il dopo di questo bagno resinato
 


Sovrapposizione di resina: quali colori? 

 
Colori scelti da Lissoni

Oltre alle caratteristiche tecniche, che rendono il prodotto interessante in quanto la microresina è anche impermeabile, ci sono poi gli aspetti di design. La microresina Kerakoll  viene realizzata in 10 colori scelti grazie all'esperienza - e con lo stile - di Piero Missoni, art director del progetto Kerakoll Design House.

resina kerakoll colori lissoni Vicenza

 

Toni caldi ed abbinabili tra di loro

I colori variano dal bianco al nero attraversando i toni naturali e caldi che li accompagnano. La cosa fantastica è la possibilità di abbinarli tra di loro per realizzare anche ambienti multicolor armonici. Con questa soluzione possiamo, dunque, rivestire e rivitalizzare tutte le superfici esistenti creando un total look accattivante e moderno, mantenendo la texture del fondo esistente, quasi a volerne tenere traccia, a ricordarne il passato.

 

Certificazioni

Il programma microresina di kerakoll è certificato per le normative antiskid in classe R9 ovvero adatto ad ambienti pubblici e conforme alle norme HACCP che regolano la sicurezza igienica degli ambienti dove vengono prodotti o somministrati alimenti.

Esempio di bagno realizzato in resina a Verona

Sovrapposizione di resina: quanti strati? 

 
Tre strati per la resistenza

La Microresina è realizzata in 3 strati per il pavimento: primo strato in Microresina Zero, già colorato, funge da supporto agli strati successivi, secondo strato Microresina nelle 10 tonalità indicate e il terzo strato in Microresina Xtreme, una resina trasparente protettiva che si fa carico dell’usura.

 

Infine il colore

Per il rivestimento viene utilizzato un unico prodotto specifico, Microresina Wall nelle dieci tonalità indicate, da applicare semplicemente in 3 passaggi.


 

Sovrapposizione di resina: la posa 

 
L'applicazione

La posa in opera è semplice per chi abbia già realizzato pavimentazioni in resina. Richiede, comunque, attenzione e cura, come sempre quando si opera con le resine. Non lo riteniamo un prodotto "fai da te" e consigliamo la posa da parte di addetti ai lavori.

 

Tempi e modalità di posa

A pavimento va steso il primo strato di supporto in Microresina Zero, finita la stesura si deve lasciar asciugare il primo strato e procedere poi con la Microresina vera e propria disponibile nei 10 colori riportati in tabella.
Infine è necessario procedere alla stesura dello strato Microresina Xtreme che darà alla resina la resistenza necessaria per farsi carico del calpestio e dell’usura superficiale senza alterare gli strati sottostanti.

Bagno in resina blu, il progetto

Sovrapposizione di resina: quanto costa?

Per definire il prezzo bisogna fare alcune considerazioni; la resina viene venduta in confezioni e ogni kit può rinnovare circa 25-30mcirca di pavimentazione o rivestimento ceramico esistente.

Possiamo quindi ipotizzare un prezzo di circa 25 €/mq per il pavimento dove abbiamo 3 strati e 16 €/mq per il rivestimento.

Questi prezzi si riferiscono al solo materiale, va invece definito il prezzo di posa che deve tener conto di molteplici fattori come: dimensione del cantiere, difficoltà di realizzazione, distanza dalla sede operativa, ubicazione del cantiere stesso, ad esempio una casa con tre bagni al piano terra a Vicenza è differente da una casa con un bagno in centro storico al 5° piano a Verona. 110/130 euro.

Microresina by Kerakoll, rivestimenti bagni a Vicenza e Verona

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