In questo approfondimento spiegheremo che cos'è il massetto, quali sono le funzioni, perché è così importante per la posa a regola d'arte di un pavimento.
Il massetto per la posa delle piastrelle
Al massetto, detto anche caldana o, impropriamente, sottofondo (il sottofondo è, invece, lo strato "sotto al fondo di posa" e ne ho parlato in un articolo specifico) spesso non viene data la giusta importanza.
Ci si limita a valutarne il prezzo a metro quadrato, a definirne lo spessore e a dividerlo genericamente in "autolivellante" o "tradizionale".
Un elemento assolutamente fondamentale per la pavimentazione finisce così relegato ad essere una voce di capitolato. Ma se stai leggendo questo articolo ho la speranza che tu voglia dare la giusta attenzione a questo elemento.

Un errore grave, che vediamo in alcuni cantieri, è quello di scindere in due le operazioni necessarie per ottenere un buon pavimento - posa delle piastrelle ed esecuzione del massetto - affidando quest'ultimo ad aziende "specializzate".
Le motivazioni economiche di breve termine rendono miopi rispetto al vantaggio di avere un unico interlocutore che si assume la responsabilità del risultato finale.
Condizione questa necessaria per poter godere durevolmente di una pavimentazione in piastrelle di ceramica.

Sono moltissime le problematiche, infatti, che si possono verificare nel tempo e che sono direttamente attribuibili ad una cattiva esecuzione di questo strato che è parte integrante della pavimentazione. Se vuoi farti un idea di quali problemi e patologie possano nascere, clicca qui:
Problemi nelle piastrelle e nelle piastrellature

Di che cosa non parleremo in questo articolo
In questo articolo parliamo del massetto tradizionale per la ceramica.
Non affronteremo qui il tema del massetto radiante, che è oggetto di un altro articolo che ho scritto specificamente su questo argomento:
Il massetto per l'impianto radiante
In questo altro articolo troverai indicazioni su come si deve realizzare un massetto che incorpora un sistema di riscaldamento o raffrescamento a pavimento. In tal caso, viene definito “massetto radiante” perchè funge da vero e proprio termosifone, incorporando le tubazioni dell'impianto radiante e trasmettendo il calore all'abitazione.
Inoltre in questo articolo parleremo di massetti per piastrelle e non per altre tipologie di pavimenti, come il legno, il laminato, la veneziana o la resina. Se sei interessato al massetto per un pavimento in legno ti consiglio di passare a:
Inoltre qui parleremo di massetti tradizionali e cioè di massetti in cui il legante è il cemento e che sono composti, quindi, da sabbia, cemento ed acqua. Non parleremo di massetti in cui il legante è il solfato di calcio anidro o altri tipi di massetti "autolivellanti". Di questi ho parlato qui:
Che cos'è il massetto?
Il massetto tradizionale in cemento è costituito da una malta a base di cemento 325, dosato circa a 300 kg di cemento per metro cubo di aggregato minerale, costituito da sabbia di fiume pulita ed in curva granulometrica adatta, il tutto impastato con acqua ed eventuali additivi.

La consistenza necessaria per la lavorabilità è quella della terra umida. Ribadiamo che è molto importante utilizzare sabbia di fiume con una granulometria piuttosto grossa mentre va assolutamente evitata la sabbia troppo fine o la sabbia di mare che possono portare a variabilità impreviste nei tempi di asciugatura e rischi di poca compattezza.

Lo strato del massetto deve essere uniforme in tutta la superficie, per evitare il rischio di fratture. Non è consigliato realizzare massetti con variazioni nello spessore.
A proposito di spessore: quando si parla di massetti viene comunemente considerato come "standard" lo spessore di 5 cm.

Come si realizza il massetto a sabbia e cemento
Per prima cosa si stende la barriera al vapore o freno al vapore, sovrapponendo i lembi e risvoltandola in parete con le modalità spiegate nell'articolo:
Dopodiché si devono fissare dei materassini su tutto il perimetro delle stanze. Si tratta di strisce in materiale plastico comprimibile, ne parliamo in questo articolo:
Ultimata la preparazione degli ambienti si procede alla realizzazione delle "fasce". Si tratta di corsie che fungono da livello, da riferimento, per ottenere un piano orizzontale alla giusta quota. Vengono realizzate per prime e controllate con la livella laser utilizzando lo stesso materiale che verrà poi utilizzato per il massetto.

Al centro di ogni porzione viene deposta la miscela che sarà poi staggiata "a rifiuto" per livellarla alla stessa quota delle fasce.
La miscela di sabbia grossa e cemento viene poi stesa anche nelle porzioni interne - tra le fasce - e viene distribuita e poi staggiata (si utilizza una staggia o pertica di lunghezza opportuna) con dei movimenti a zig-zag. La staggia appoggerà sulle due fasce laterali e indicherà il livello corretto, inoltre, grazie al movimento a zig-zag si porterà via il materiale in eccedenza, per questo si parla di "staggiatura a rifiuto".

A livellatura ultimata la superficie del massetto deve essere rifinita con frettazzo manuale o con l'apposita macchina munita di disco rotante per compattare il massetto ed ottenere il grado di finitura richiesto. Nel caso dei massetti che stiamo analizzando, quelli su cui verrà posato un rivestimento in piastrelle, è necessario non eccedere con la frattazzatura meccanica: lisciare troppo il massetto significherebbe ottenere una superficie poco porosa, con un eccesso di particelle fini in superficie.

Un superficie troppo liscia va bene per altri tipi di rivestimenti (PVC, linoleum, gomma etc) ma non va bene per la piastrella. Uno strato troppo liscio significherebbe (1) rischio di bleeding (2) disomogeneità nello spessore del massetto con maggiore probabilità di formazione di fessure superficiali e (3) un minore compenetrazione dell'adesivo.
Questo è un altro dei tanti motivi per cui mi trovo spesso a ripetere che il massetto deve essere realizzato dalla stessa azienda che fornisce i pavimenti e non va, invece, realizzato un "massetto generico".
Mi è capitato troppe volte di trovare massetti "standard" che andavano bene per appoggiarci un pavimento in PVC ma assolutamente inadatti per un pavimento in piastrelle.
A che cosa serve il massetto?
Nel caso di posa in opera di piastrelle il massetto dovrà sostenere un pavimento in piastrelle di ceramica che verrà incollato direttamente su di esso.
Quindi deve svolgere due funzioni:
► resistere alla compressione ed
► essere penetrato dal collante che terrà incollata la piastrella.
Va detto che esistono anche aziende di piastrelle in ceramica che propongono soluzioni di posa flottante (galleggiante) delle piastrelle. In questo caso le piastrelle saranno semplicemente appoggiate sul massetto e agganciate meccanicamente tra di loro, ma sono casistiche piuttosto rare e che, al momento, non ci sentiamo di consigliare.
Torniamo quindi alle due funzioni che il massetto svolge in una posa di piastrelle a colla: supporto per l'incollaggio e ripartitore di carichi sia dinamici che statici.
Dato che il suo scopo è supportare il pavimento lo spessore del massetto andrà calcolato in base al livello del pavimento finito.
Quindi per poter eseguire il massetto è indispensabile conoscere :
► il livello del pavimento finito (decisione che spetta al progettista o alla direzione lavori);
► lo spessore della piastrella che ci si andrà ad incollare sopra.
Non si può eseguire un massetto se prima non si sono scelte le piastrelle che vi andranno incollate.

La superficie del massetto
Durante la stesura il massetto viene adeguatamente compattato e frattazzato ma senza essere lisciato. La superficie del massetto si presenterà come un intonaco grezzo: leggermente porosa, uniforme e con lievi cavillature. La porosità ha lo scopo di consentire l'incollaggio. Se il massetto viene lisciato diventa poco poroso e impedisce la penetrazione e l'aggancio del collante. Inoltre una lisciatura eccessiva impedisce la fuoriuscita dell'umidità.

I tempi di attesa per la maturazione del massetto
Il massetto consentirà la posa di un pavimento in un tempo di attesa che dipende dallo spessore dello stesso. Per un massetto standard di 5 cm. si considera un tempo di maturazione del calcestruzzo di circa 29 giorni.
Ma vista la perenne urgenza nei cantieri si considera ragionevole attendere almeno 20 giorni per la posa della ceramica. E' bene non rischiare posando prima dei 20 giorni perchè si rischia di compromettere la compattezza del massetto.

I tempi di attesa per l'asciugatura del massetto
Durante il periodo di stagionatura, il massetto subisce un ritiro igrometrico, legato alla perdita di parte dell’acqua di impasto, che può dare origine a fenomeni di imbarcamento o fessurazione. Se queste fessure avvengono dopo la posa della ceramica si può verificare il distacco della piastrella o il fenomeno sonoro del "canto a vuoto". Per questo è bene aspettare almeno i 20 giorni di maturazione del massetto.
Trascorso questo periodo la posa della piastrella (a differenza della posa del legno) può avvenire senza che sia necessario attendere anche l'abbassamento del livello di umidità all'interno del massetto.
La piastrella in ceramica, infatti, non teme l'eventuale presenza di umidità residua all'interno del massetto.
La durabilità di un massetto
Il massetto non è concepito per rimanere a lungo senza la sovrastante pavimentazione. Lasciare il massetto "nudo" per molti mesi o addirittura per anni può comportare la necessità di intervenire successivamente con degli interventi di consolidamento o, addirittura, può comportare l'obbligo di rifare completamente il manufatto.
Questo specialmente per i massetti realizzati in esterno e lasciati esposti alle intemperie.
Lo scrivo perchè mi capita di sentire clienti a cui è stato suggerito di "fare intanto il massetto che poi, in futuro, si vedrà...".

Sempre sul tema della durabilità va evidenziato come la durabilità di una pavimentazione in ceramica è, dunque, influenzata dalle caratteristiche del massetto, del metodo e dei prodotti utilizzati per per la sua realizzazione, della attenzione alla corretta stagionatura dell'impasto.
Tutte questioni che incidono profondamente sul risultato finale, al punto che il massetto va considerato parte integrante del pavimento e non un semplice accessorio.
Caratteristiche e prestazioni del massetto
Ho già detto che il massetto esercita due funzioni, evidenziando come la prima sia quella di garantire una buona resistenza meccanica. Il massetto deve cioè essere in grado di sopportare carichi di peso importanti sia statici che dinamici senza danneggiarsi.
Per svolgere al meglio questa funzione il massetto deve essere compatto, cioè si deve presentare esteticamente omogeneo in superficie ma deve essere omogeneo anche nello spessore, senza cambi di densità o, peggio, assottigliamenti.
La presenza di zone con minore consistenza ovvere il cambio drastico di spessore del massetto in diverse zone della casa contraddice questa esigenza e non permetterà di esercitare questa funzione. Nel tempo potrà provocare a rotture o distacchi successivi del pavimento in ceramica.
Lo spessore del massetto
Per un massetto tradizionale, realizzato in sabbia e cemento, a determinare la resistenza meccanica è lo spessore.
Io consiglio di utilizzare i seguenti spessori minimi:
Per un massetto che appoggia sul sottofondo, separato da barriera al vapore e da materassino perimetrale, per posa di ceramica anche di grandi dimensioni ti consiglio di utilizzare uno spessore minimo 5 cm.
Spessori maggiori aumentano la capacità di sopportare e ripartire i carichi, per cui non sono un problema (se non economico: i costi, infatti, aumentano).
Spessori minori richiedono prudenza e attenzione: andranno utilizzati degli additivi oppure si dovrà adottare la tecnica del massetto in aderenza al sottofondo. Io ne sconsiglio sempre l'utilizzo ma in determinati casi, con spessori troppo bassi, si è costretti ad attuarla. In questo caso si dovrà creare una adesione chimica, mediante promotori di adesione, al sottofondo (maturo e coeso).
Le verifiche da effettuare sul massetto
Prima di posare un pavimento in piastrelle di ceramica vanno fatte una serie di verifiche sul massetto:
► Verifica della planarità
Viene effettuata con una staggia di almeno 2 m di lunghezza, appoggiandola sul massetto in tutte le direzioni. La tolleranza ammessa con questa staggia è di 2 mm. In caso di mancata planarità è necessario effettuare una rasatura per livellare il massetto.
► Verifica della compattezza
Viene eseguita battendo con forza una mazzetta da 750 grammi. Non si devono formare impronte evidenti nè si deve sgretolare il massetto o sviluppare polvere. Il massetto deve avere un suono pieno, quasi metallico. Un suono sordo è indice di scarsa compattezza.
► Verifica della rigidità
Il massetto deve essere sufficientemente rigido da sopportare senza deformazioni o cedimenti i carichi. Se il massetto oscilla o si muove in modo evidente saltandoci sopra (ad esempio nei bordi o negli angoli) esso va sistemato.
► Verifica della durezza superficiale
Graffiando energicamente la superficie con un chiodo si formano delle linee perpendicolari. Se non si formano incisioni profonde nè sgretolamente il massetto è sufficientemente duro.
► Verifica delle crepe e delle fessurazioni
Sono ammesse e perfettamente normali delle fessure capillari stabili. Le fessure che invece, saltandoci sopra, "soffiano" polvere all'esterno non vanno bene. Queste devono essere sanate con gli appositi prodotti.
Se vuoi approfondire l'argomento "controlli sul massetto" ho scritto un articolo dedicato a questo tema:
controlli da fare sul massetto
Sui massetti per pavimenti in ceramica non è prevista la verifica dell'umidità mediante igrometro a carburo, che invece è obbligatoria in caso di pavimenti in legno.
Il costo di un massetto per piastrelle
Il costo di un massetto realizzato con sabbia di opportuna granulometria e di cemento dosato come anzidetto, e di spessore 5 cm. si aggira sui 15 € al metro quadrato onnicomprensivo (quindi con la formula "chiavi in mano"). Nel caso in cui si decidesse di inserire una rete elettrosaldata per aumentare la capacità di ripartire i carichi del massetto, vanno aggiunti altri 2,70 €/mq.
Lo stesso supplemento si paga nel caso in cui si inseriscano le fibre di vetro, che si impasteranno con la malta del massetto e svolgono una funzione simile a quella svolta dalla rete.
Come tutti i costi che indichiamo nel nostro sito anche il prezzo del massetto è indicativo: molto dipende dalle misure e dalle caratteristiche del cantiere.
In base alle dimensioni e alla regolarità dei locali il prezzo può scendere di qualche euro o salire. Un massetto da realizzare per 3.000 metri di uffici ha un costo che può essere meno della metà di quello di un bagno da 8 mq. (a parità di caratteristiche).
All'aumentare dello spessore aumenta anche il costo del massetto: per ogni centimetro supplementare va calcolato un costo aggiuntivo di circa 1,5 €/mq.
Ultima considerazione: questo costo vale per un massetto realizzato e staggiato a mano. Nel caso di massetti pompati ed autolivellanti i costi sono ovviamente minori.
Salve vorrei porre una domanda ho ristrutturato casa nel periodo estivo ho rifatto il massetto con pavimentazione dopo aver messo il massetto sono passati 20 gg dopo di che è stato messo il pavimento,ora mi trovo che in qualche lato della casa si forma l’umidita sul pavimento mi può dare un consiglio si deve ancora asciugare bene???
Grazie mille