Resta di stucco ...

"Nell'architettura nulla è mai brutto in sé:
semplicemente nel posto sbagliato o della misura sbagliata,
mentre la bellezza è figlia di una relazione coerente tra le parti"

21/09/2023

Lo stucco viene sempre scelto dopo, ma la sua importanza non è certamente secondaria rispetto al pavimento o al mosaico per il quale abbiamo speso tanto tempo alla ricerca di quello giusto per noi. Uno stucco non vale l'altro!

A cosa serve lo stucco?

In questo articolo ti parlerò delle fughe tra le piastrelle e dello stucco, che serve per chiuderle, per sigillarle.

Capiremo a che cosa serve, quali sono le sue funzioni, quante tipologie di stucco sono disponibili, in quanti colori e quali utilizzare per i differenti pavimenti. Il tutto aiutandoci con alcune foto di realizzazioni.

Puoi anche fissare direttamente un appuntamento con noi per avere un preventivo per le piastrelle e la relativa posa (e stuccatura) cliccando qui di seguito:

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Lo stucco per le fughe delle piastrelle

Lo stucco per piastrelle è necessario per una serie di motivi strettamente tecnici, ma possiamo, oggi, migliorare anche la sua valenza estetica grazie ai nuovi stucchi per fughe proposte dalle aziende produttrici. I colori vengono proposti  in linea con le tendenze cromatiche delle ceramiche ed anche la consistenza degli stucchi è migliorata con nuovi prodotti a bassa granulometria ed aspetto compatto.

Ma torniamo all'esame delle caratteristiche funzionali degli stucchi che sono:

  • resistenza agli sbalzi termici: lo stucco è elastico, a differenza della piastrella che è rigida, per cui è in grado di garantire e sopportare le piccole dilatazioni dovute agli sbalzi termici
  • fungere da giunto per frazionare il pavimento: in caso di movimenti del pavimento lo stucco ha un ruolo di sacrificio. Sarà lui a rompersi evitando la rottura delle piastrelle. Per cui non può "vetrificare", deve rimanere poroso.  
  • la resistenza ai prodotti chimici e ai detergenti: lo stucco deve essere in grado di soddisfare i primi due requisiti ma, nel contempo, deve avere una formulazione tale da non deteriorarsi con la normale pulizia 
  • la resistenza allo sporco e alle macchie: questo dipende molto dalla tipologia di stucco e dal colore scelto. Ma, certamente, si dovrà privilegiare uno stucco che assorba poco rispetto ad uno che con il tempo si riempia di macchie o sbiadisca  (uno stucco bianco è certamente più delicato in tal senso)
  • la resistenza all'acqua. Attenzione! Lo stucco non ha la funzione di impermeabilizzante! Per riuscire a svolgere le altre funzioni non lo può essere, ma non deve nemmeno assorbire troppo i liquidi. Se acquisti uno stucco di buona qualità, anche se a base cementizia, avrà una componente siliconica che li protegge in questo senso
  • la funzione riempitiva: lo stucco creerà una superficie compatta, aderente al sottosuolo contribuendo a nascondere le eventuali irregolarità del massetto sottostante. Attenzione, però: non aspettarti che il livello dello stucco sia esattamente alla stessa altezza della piastrella. Questo è fisicamente impossibile, come vedremo in seguito.
  • nascondere imperfezioni dimensionali delle piastrelle: le piastrelle possono avere leggere imperfezioni nell'ambito delle tolleranze previste dalle norme. La fuga ha anche la funzione di compensare e nascondere queste irregolarità.

Le fughe tra le piastrelle del tuo pavimento saranno accentuate o camuffate proprio dallo stucco, a seconda della colorazione che andremo a scegliere.

stucco piastrelle Vicenza
Rivestimento doccia stuccato in oro e pavimento cucina stuccato in tinta


Due tipologie di stucco

Hai scelto un pavimento in piastrelle oppure ti sei innamorato di un mosaico e ne hai rivestito le pareti del bagno? In entrambi i casi, per completare il lavoro e per farlo diventare un... capolavoro ora devi scegliere lo stucco per riempire le fughe. 

Ci sono molte tipologie di stucchi per piastrelle, che possiamo dividere in due principali famiglie.

Ci sono due tipologie di stucchi: quello tradizionale, cosiddetto "cementizio", e quello "epossidico".

1° - stucco cementizio

Quello cementizio è lo stucco principale, usato da sempre per fugare le piastrelle.

Sono tantissime le aziende che lo producono, noi alla Fratelli Pellizzari preferiamo usare il Fugabella della Kerakoll, proposto in tre linee: Classic, Design e Colors.

Lo stucco cementizio è composto in quantità variabile, tra il 25-50%, da cemento Portland, altrettanto di carbonato di calcio e in piccola quantità (1-2,99%) da calce idraulica naturale NHL, utilizzata come stabilizzante. Oltre a questi ingredienti, ce ne sono altri utilizzati anche come pigmenti per colorare lo stucco.

Lo stucco cementizio deve garantire la maggior resistenza all'assorbimento, deve avere un elevata resistenza superficiale e alla compressione, il colore deve resistere nel tempo ed essere il più uniforme possibile inoltre oggi ha anche un ottima resistenza fungina ed è anche antibatterico caratteristiche che erano, fino a qualche tempo, a solo appannaggio dello stucco epossidico.

fugabella stucco kerakoll Vicenza piastrelle

 

2° - stucco epossidico

Lo stucco epossidico, che si può trovare a base acqua o a base solvente, è caratterizzato da una maggiore elasticità che ne migliora le prestazioni in caso di movimenti strutturali e resiste molto di più del cementizio all'abrasione. Ha una idrorepellenza elevatissima e resiste altrettanto bene agli acidi che si utilizzano in casa.

Lo stucco epossidico offre innumerevoli vantaggi:

  • una maggiore lavorabilità, anche in ambienti umidi, grazie alla sua resistenza all'acqua
  • si asciuga in tempi molto brevi,
  • è molto versatile,
  • lo si può stendere a ampie spatolate in caso di superfici estese ma
  • è utilizzabile anche per piccoli interventi su spessori minimi
  • sopporta le alte temperature senza subire alterazioni, fino a 120/150 gradi, quindi è adatto anche al contatto con fonti di calore. 

Come tutte le resine epossidiche però anche gli stucchi presentano degli svantaggi: innanzitutto il costo che è di gran lunga superiore al costo di una stuccatura cementizia. Un altro problema è, nel caso di tinte chiare, che l'esposizione ai raggi solari fa ingiallire le fughe.

Per quanto riguarda le colorazioni disponibili: la gamma è davvero ampia e soddisfa (quasi) tutte le esigenze, specie nel range del beige/tortora/marrone.  Qui troviamo un'ampia disponibilità di tinte abbinabili alle piastrelle con effetto legno, molto in voga oggi, che necessitano di uno stucco estremamente simile all'impasto della piastrella, perchè l'effetto finale sia ancor più realistico.

Per finire, ti raccomando di porre particolare attenzione alla fase di lavaggio del pavimento dopo la posa, se non eseguito correttamente e con prodotti specifici noteremo la presenza di zone del pavimento con maggiore opacità o maggiore lucentezza a seconda se sono state posate piastrelle lucide o opache a causa dei residui di resina rimasti sulla piastrella.
 

fugalite stucco piastrelle kerakoll Vicenza


Iniziamo da questa seconda catetoria, dallo stucco epossidico...

 

Stucco epossidico per piastrelle, definizioni e norme

Le fughe per piastrelle epossidiche si realizzano con degli stucchi che, in inglese, vengono denominati Resin Grout da cui l'acronimo RG che troviamo nelle confezioni.
Le caratteristiche che devono rispettare gli stucchi epossidici sono:

  • resistenza all'abrasione ≤ 250 nm³
  • resistenza a flessione dopo immagazzinamento a secco ≤ 30 N/mm³
  • resistenza a compressione dopo immagazzinamento a secco ≤ 45 N/mm³
  • Ritiro ≤ 1,5mm/m
  • Assorbenza dopo 240 minuti ≤ 0,1 g

 Quando si utilizza obbligatoriamente l'epossidico?

Le fughe epossidiche si realizzano normalmente quando viene richiesta una elevata igienicità dei pavimenti e rivestimenti, ad esempio nelle cucine dei ristoranti o nei caseifici o nei macelli. La stuccatura epossidica permette, infatti, di realizzare superfici conformi alle norme HACCP per i prodotti alimentari.

Ma si utilizzano anche nelle industrie chimiche, nei laboratori, nei locali delle concerie, dove la presenza di agenti corrosivi sarebbe deleteria per le fughe cementizie. Invece la resistenza agli acidi della stuccatura epossidica è tale da permettere di garantire la durata del pavimento.

 

Quando stuccare le piastrelle con l'epossidico?

Nata specificamente per ambienti tecnici e molto sollecitati, la stuccatura epossidica sta guadagnando sempre più spazio anche nelle case. Questo fenomeno lo dobbiamo, secondo me, in particolare modo per l'aumento delle dimensioni delle piastrelle negli anni che ha ridotto la quantità di stucco necessario per realizzare le fughe. 

La stuccatura epossidica, infatti, ha un costo notevolmente superiore rispetto alla "normale" stuccatura cementizia, ma tale differenza è minore se il formato delle piastrelle è più grande. Anche lo spessore minore delle grandi lastre in grès ci aiuta ad abbassare il prezzo della stuccatura epossidica. 

Le grandi lastre, d'altro canto, proprio per le loro grandi dimensioni, richiedono una stuccatura più elastica di quella cementizia, altro motivo che spinge a favore dell'epossidico.

A questo si aggiunga il fatto che la fuga epossidica è più facile da pulire perché la superficie è più liscia e più plastica rispetto a quella cementizia. 

Insomma se sei alla ricerca di una piastrellatura facile da pulire ed igienica, la combinazione tra la piastrelle in grès antibatterico e la stuccatura epossidica ti consentirà di avere una superficie ad elevatissimo tasso di igiene. 

 

La stesura dello stucco su di un pavimento in piastrelle

Stucco per piastrelle e norme Uni

La norma UNI 11493-1 ci dà alcune indicazioni sulle fughe e sulla stuccatura. Innanzitutto precisa che "la posa cosiddetta a giunto unito non è ammessa" per cui non è considerata "a norma" la posa di un pavimento in cui le piastrelle vengono accostate senza lasciare uno spazio (la fuga) tra un elemento e l'altro.

Ma la norma precisa anche quanto larga deve essere la fuga minima, infatti continua: "in nessun caso può essere prescritta o adottata una larghezza delle fughe minore di 2 mm."

Stabilita la dimensione minima di 2 mm. per le fughe tra piastrelle, la norma fornisce delle indicazioni su come dimensionare la fuga: "la larghezza delle fughe deve essere stabilita, nel progetto, considerando fondamentalmente gli aspetti seguenti:

  • tipo di piastrelle
  • formato delle piastrelle
  • tolleranze dimensionali prescritte per le piastrelle
  • coefficiente di dilatazione termica dei materiali costituenti la piastrellatura
  • proprietà meccaniche dei materiali di posa (quindi l'adesivo utilizzato)
  • localizzazione e dimensionamento dei giunti
  • caratteristiche meccaniche (rigidità, stabilità dimensionale) del supporto (quindi del massetto o del fondo di posa)
  • ambiente di destinazione e condizioni di esercizio previste

Quello che la norma suggerisce è che se le piastrelle sono in grès di ottima qualità, ottenute per pressatura, ben calibrate (meglio ancora se rettificate), se gli ambienti sono domestici, interni, senza particolari sollecitazioni, con giunti correttamente dimensionati e se il massetto è rigido e stabile, le fughe possono essere minime, quindi rimanere nelle dimensioni di 2 o 3 millimetri. 

Viceversa, se il supporto (massetto o fondo di posa) presenta flessioni e movimenti, oppure se le piastrelle non sono ben calibrate, oppure se siamo all'esterno, oppure se l'ambiente presenta un traffico importante o se il dimensionamento dei giunti non è perfetto... in questi casi è bene sovra-dimensionare le fughe portandole a 5 - 8 millimetri.

Fase di stuccatura delle fughe tra le piastrelle

Fughe cementizie: norme e definizioni

La norma di riferimento per la produzione di prodotti sigillanti è la Uni En 13888 che si applica ai sigillanti per piastrelle in ceramica sia all'interno che all'esterno e sia per pareti che per pavimenti. Va premesso che gli stucchi per le fughe delle piastrelle cementizie sono denominate in Inglese "cementitious grouts" e per questo, nei sacchi di stucco, si vedrà la sigla CG, acronimo della definizione inglese per lo stucco cementizio.


Lo stucco si classifica come:

  • CG1 stuccatura cementizia normale, che raggiunge i valori minimi richiesti in tutti i test previsti, adatta ad essere utilizzata per fughe di pavimenti di case, negozi e locali in cui la variazione di temperatura ed umidità non sono eccessive
  • CG2 stuccatura cementizia migliorata, con assorbimento d'acqua ridotto, adatta per locali in cui ci sono shock termici, alta umidità o centri commerciali con calpestio intenso.

Se dopo queste sigle vedi la lettera A significa che la fuga avrà una altissima resistenza all'abrasione: va bene per supermercati, centri commerciali, aereoporti ed altri locali a traffico intenso.

Se vedi la sigla W significa che la fuga è water resistent, cioè impermeabile all'acqua, adatta ad essere utilizzata in vasche o piscine.

Nel caso in cui tu abbia la necessità di mettere in esercizio il pavimento in tempi rapidi è necessario acquistare uno stucco a rapida asciugatura.

Anche la larghezza della fuga ha la sua importanza. Ad esempio il più conosciuto produttore italiano di stucchi è senza dubbio Mapei che propone:

  • Keracolor FF per fughe fino a 6 millimetri
  • Keracolor GG per fughe da 4 fino a 15 millimetri
  • Ultracolor Plus per fughe da 2 fino a 20 millimetri (questo è anche a presa rapida per la messa in esercizio in circa 3 ore).

Fuga tra piastrelle e durata del pavimento 

Abbiamo visto come la fuga sia un elemento fondamentale della piastrellatura e svolga sia una funzione estetica che tecnica. Per quanto ci riguarda, avendo scelto di dare ai nostri clienti 10 anni di garanzia su tutti i pavimenti da noi realizzati, diamo priorità agli aspetti tecnici della fuga mentre con il cliente cerchiamo, contemporaneamente, di soddisfare le aspettative estetiche. 

Ci preoccupiamo di una buona progettazione della fuga perché sappiamo quanto sia importante per garantire la durabilità della piastrellatura che, grazie a questa moltitudine di "giunti", riesce a deformarsi meglio e ad adattarsi agli stress dimensionali a cui è soggetta durante la sua vita. 

Un pavimento in piastrelle posato senza fughe ha una rigidità (quindi una "non deformabilità") che ne compromette in breve termine la vita utile: rotture, distacchi, piastrelle che cantano a vuoto... in breve tempo gli effetti di vibrazioni o assestamenti si scatenano sulla piastrellatura influenzandone la durabilità. 

La stuccatura delle fughe di un mosaico

La nuova serie Colors di Kerakoll

Uno dei più noti produttori di stucchi per piastrelle, Kerakoll, ha appena messo a punto la nuova collezione Fugabella Colors, studiata in collaborazione con Piero Lissoni.

Si tratta di una nuova tipologia di stucchi, definita "resina-cemento" che dichiara caratteristiche migliorative rispetto ai tradizionali stucchi cementizi: aumentate le caratteristiche di durezza superficiale, idrorepellenza, resistenza alle sostanze acide ed una maggiore uniformità del colore.

Inoltre, Kerakoll, prosegue con l'obiettivo di diventare sempre più "green" ed anche Colors è un prodotto coerente con la bioedilizia.

fugabella kerakoll stucco piastrelle Vicenza

 

 

Durante la fase di stuccatura delle fughe di una piastrella per esterno

Lo stucco giusto per ogni piastrella

Come avrai capito le variabili per scegliere lo stucco giusto a seconda del tuo rivestimento o pavimento sono molte e si tratta di una scelta importante. Come diciamo spesso nel sito, il consiglio è quello di avvalerti di un unico interlocutore che riesca ad avere una visione completa del pavimento. L'errore classico è quello di scegliere solo le piastrelle posticipando la scelta dello stucco o, addirittura, affidandola al posatore. La scelta dello stucco, invece, va fatta assieme alla scelta della piastrella, i due prodotti devono essere ben combinati. Anzi, arrivo a dirti che se non trovi lo stucco giusto per la tua piastrella, meglio cambiare piastrella che "accontentarsi" di una stuccatura sbagliata. 

Per questo motivo noi utilizziamo diversi marchi di stucco (non solamente uno), in modo da riuscire a trovare sempre il colore giusto per il tuo pavimento.

Se vuoi approfondire questi argomenti e se abiti in Veneto puoi venirci a trovare fissando un appuntamento direttamente con me utilizzando il form qui sotto. Ti aspetto nello Showroom Pellizzari a Gambellara (Vicenza) ti accompagnerò nella scelta della piastrella che risponde alle tue esigenze e ti aiuterò a capire qual è lo stucco più adatto e quello con il colore che meglio si sposa con la piastrella.

Grazie per aver letto questo articolo, se sei di queste zone ci vediamo in Showroom, mentre se vuoi proseguire nella lettura ti consiglio questo articolo che ti sarà utile per scegliere il colore dei tuoi pavimenti (prima dello stucco):

Pavimenti per interni: chiari o scuri?

Stucco Mapei ultracolor plus

Stucco Mapei ultracolor plus 

Lo stucco Mapei Ultracolor Plus è la proposta di Mapei per la stuccatura di fughe da 2 a 20 millimetri per piastrelle in ceramica, materiale lapideo, mosaico a pavimento e a parete sia per posa all'interno della casa che all'esterno. Ultracolor plus è una malta ad alte prestazioni costituita da una miscela di di speciali leganti, polimeri, additivi ed inerti, resistente all'abrasione, ai raggi UV e agli agenti atmosferici. 

La sua formulazione a base di cementi speciali impedisce la comparsa di efflorescenze, tipica conseguenza del processo di idratazione dei leganti a base di cemento Portland delle tradizionali stuccature. 
Ultracolor plus è disponibile in 34 colori perfettamente uniformi e stabili nel tempo anche grazie alla tecnologia BioBlock che combatte la proliferazione di batteri e muffe sulla superficie della fuga in presenza di umidità e alla tecnologia DropEffect che garantisce una elevata idrorepellente e conseguentemente una maggiore salubrità, igiene e durabilità. 
La tecnologia Fast Track Ready consente una fugatura a presa e asciugamento rapido, in modo da garantire al pavimento la pedonabilità in poche ore. 

Ultracolor Plus è certificato EMICODE AC1 Plus dal GEV per le bassissime emissioni di VOC e classificato CG2WA secondo la EN 13888.

Ultracare Fugafresca, di Mapei

Mapei mette a disposizione la gamma "Ultracare" con 16 prodotti per la pulizia delle superfici.

Tra questi "Ultracare Fuga Fresca" che consente di rinnovare e modificare il colore delle fughe tra le piastrelle.

La stesura di FugaFresca è semplice e veloce, la puoi vedere nel video qui di fianco. FugaFresca è anche una soluzione perfetta in caso di disomogeneità di colore delle fughe: permette di uniformare il colore con semplicità.

fugafresca

 

Isol pav, isolante protettivo per stuccare. Da Madras

Isol-pav è un isolante protettivo sacrificale antimacchia concentrato, non siliconico, per la protezione durante la stuccatura di pavimenti e rivestimenti. Il prodotto si applica sul pavimento prima di stuccare e crea una pellicola che inibisce la penetrazione e l'adesione dello stucco e dei coloranti sulla superficie porosa del grès. In abbinamento al prodotto viene fornito il Puly-pav che permette una facile rimozione una volta che il pavimento sarà stuccato.
Madras fornisce anche degli isolanti provvisori per materiale assorbente, come il marmo. Anche in questo caso si eliminano, dopo la stuccatura, con un detergente ed un facile lavaggio.

Fugabella color di Kerakoll

L'esperienza e la conoscenza tecnologica dei ricercatori Kerakoll hanno permesso di creare una nuova serie di materiali per la stuccatura delle superfici ceramiche e delle pietre naturali: Fugabella color. Disponibile in ben 50 colori e sviluppata con la tecnologia "resina-cemento" impiega leganti puri e naturali ibridati a leganti resinosi caratterizzati da un basso contenuto di sostanze volatili (VOC).
Fugabella si caratterizza anche da una facile applicazione e pulizia finale, con ottime prestazioni in termini di resistenza all'abrasione, durabilità del colore, idrorepellenza alle macchie e facilità di manutenzione.

Grazie!

Grazie per aver letto il mio articolo. 

Se abiti a Vicenza o a Verona e vuoi venirci a trovare per acquistare e posare i pavimenti di casa tua, qui sotto trovi il modulo per fissare un appuntamento qui in negozio.

Ti aspetto, buona giornata!

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RUOLO: Venditore progettista specializzato in pavimenti interni ed esterni
SEDE: Gambellara

ANNO DI ARRUOLAMENTO: 2011
MOTTO: Fai sempre di più di quello che gli altri si aspettano da te.

 

Commenti

Buonasera, seguo i vostri consigli e mi interessa il vostro parere professionale a proposito di fughe Keracol. Il numero 25 è risultato più chiaro di parecchi toni rispetto alla matita campione. Vorremmo scurirlo con intensità che raggiunge quando è fresco. Praticamente il colore era perfetto prima di asciugarsi....cosa usereste?

03/03/2020 - Roberta

Ciao Roberta, 

meglio usare FugaFresca che è stato pensato proprio per questo.

ciao!

04/03/2020 - manager

Buonasera, scusate la domanda banale ma ovviamente non sono ferrato.
Praticamente dal pavimento del mio balcone è venuto via un pezzetto di stuccatura, stiamo parlando di circa 1 cm, volevo sapere se è strettamente necessario rimediare oppure posso tralasciare?ho il timore di danni da infiltrazioni ma al contempo non sono esperto nel campo e non saprei come intervenire se non chiamare un esperto ma lo trovo esiguo.
Grazie per la vostra disponibilità e professionalità

10/08/2020 - Emanuele

Ciao Emanuele, 

nei pavimenti esterni è necessario fare manutenzione chiudendo eventuali fori o distacchi di stucco. Se l'intervento è piccolo puoi anche farlo da solo seguendo le istruzioni che trovi in questo video:

https://youtu.be/BMCwUtJQxMg

ciao!

25/08/2020 - manager

Salve, a lavori finiti lo stucco delle fughe si presenta di un colore completamente differente rispetto a quello del campioncino visto con il posatore. Si tratta di uno stucco Kerakoll, che mi dicono essere l’azienda migliore in questo campo. Anche il posatore non sa il motivo della differenza tra il risultato finale e quello iniziale. Sembrano due stucchi diversi, quello finale è molto più chiaro. Che cosa può essere successo?

21/09/2023 - Luca

Per darti una risposta precisa occorre fare un sopralluogo fisico e prendere visione del prodotto. Pertanto possiamo solo fare le seguenti ipotesi:

  1. Stucco sporco: sullo stucco si è depositato sporco di cantiere che è penetrato e altera la percezione del colore. Questa è di gran lunga la causa più comune.

  2. Stucco scaduto. C’è la data di scadenza sui sacchi, capita raramente ma può essere che uno stucco abbia superato la scadenza.  

  3. Stucco mescolato troppo velocemente: se viene mescolato con il “frustino” e con il trapano i troppi giri, la troppa velocità del trapano, separa i polimeri e causa una decolorazione dello stucco.

  4. Stucco mescolato troppo piano: se lo stucco viene mescolato solo con la cazzuola o con la spatola i polimeri non si mescolano bene ed anche in questo caso lo stucco presenta un colore anomalo.

La preparazione degli stucchi Kerakoll va fatta seguendo la procedura indicata in scheda tecnica e cioè: si mescola con apposito mescolatore per stucchi, poi si lascia riposare per 5 minuti e poi si ravviva ripassandolo con cazzuola o spatola in modo da inglobare anche i polimeri che per forza centrifuga rimangono sui lati del secchio.
Prima di tutto ti consigliamo di lavare il pavimento con deltaplus di kerakoll per capire se l’ipotesi 1) è quella corretta. Se è solo polvere di cantiere siamo fortunati. Dovresti fare la prova su 2 metri quadrati (delimita con nastro adesivo così vedi la differenza). Una volta pulito aspetta che asciughi, dopo 24/48 ore controlla se c’è differenza tra la zona lavata e l’altra.
Grazie ciao!

21/09/2023 - manager

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