Bonus Mobili

È stato prorogato il bonus mobili riducendone l'entità

04/04/2024

Se avete in corso una ristrutturazione potete usufruire del bonus arredi

 

Il Bonus Mobili

Collegato al bonus ristrutturazioni

La legge di Bilancio approvata il 31/12/2021 ha decretato che i bonus 50% sulle ristrutturazioni sono stati prorogati e saranno validi per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024. È importante specificare che il bonus ristrutturazioni è legato al bonus mobili, per cui fino al termine del 2024 le due agevolazioni sono confermate.

 

 

Il bonus mobili

Come abbiamo detto fino al 31 dicembre 2024 è stato prorogato anche il “bonus arredi”, senza subire modifiche tranne che sugli importi. Vediamo allora come funziona.
 

Si detrae la spesa dalle tasse

Si tratta della detrazione Irpef del 50% fruibile in 10 rate annuali di pari importo del costo sostenuto per l’acquisto di arredi fissi, mobili e grandi elettrodomestici (devono obbligatoriamente rientrare nella categoria "A+" mentre è sufficiente la "A" per i forni) destinati all’immobile abitativo già oggetto di intervento di ristrutturazione, nel limite di spesa di 8.000 euro.

 
Chi può usufriore del bonus mobili

Possono beneficiare di questo bonus i contribuenti soggetti all'imposta sul reddito delle persone fisiche che possiedono o detengono i fabbricati (su cui sono stati effettuati lavori di recupero) ai quali sono destinati i beni oggetto dell'agevolazione in base ad un titolo di proprietà, nuda proprietà, diritto di godimento (usufrutto, uso, abitazione, diritto di superficie) o che detengono l'immobile in qualità di locatari, comodatari, familiari conviventi, assegnatari e conviventi di fatto.

 

Quanto si può detrarre?

A prescindere dalla spesa sostenuta per la ristrutturazione spetta una detrazione, per il bonus mobili, del 50% su un importo massimo di 5.000 euro di spesa per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Il limite di spesa si intende per singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze. Quindi se sei proprietario di diverse case e effettui lavori di ristrutturazione in più di una casa potrai godere più volte del bonus mobili.

 

Come funziona la detrazione?

Il 50% dei 5.000 euro spesi si può detrarre nella dichiarazione dei redditi in dieci quote annuali di pari importo, nell'anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.

 

Come usufriore del bonus mobili

Per fruire del “bonus arredi” il requisito essenziale è avere iniziato interventi di ristrutturazione edilizia che danno diritto alla fruizione della detrazione Irpef del 50% in data successiva al 1° gennaio 2017 ma in ogni caso precedente a quella di sostenimento della spesa per l’acquisto di arredi, mobili o elettrodomestici.

Il bonus può essere, quindi, utilizzato nell'ambito di una ristrutturazione per acquistare i nostri mobili da bagno, le nostre cucine e gli elettrodomestici per la cucina, ma anche letti, divani ed altri arredi.

 

Quali interventi danno diritto al bonus mobili?

Si ha diritto all'agevolazione quando si realizza un intervento di recupero del patrimonio edilizio tra i seguenti:

  • manutenzione straordinaria
  • restauro
  • risanamento conservativo
  • ristrutturazione
  • demolizione e ricostruzione di un immobile danneggiato da un sisma in una zona dove è stato dichiarato lo stato di emergenza
  • ristrutturazione di interi fabbricati da parte di imprese o cooperative che entro 18 mesi provvedono a vendere l'immobile
  • interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico (sismabonus)

 

Quali acquisti sono detraibili?

Il bonus è riconosciuto per l'acquisto di mobili nuovi, compresi letti, armadi, tavoli, sedie, librerie, nonchè per le spese relative al trasporto e al montaggio. Sono esclusi gli acquisti di porte, pavientazioni, tende, tendaggi o altri complementi di arredo.

La detrazione è riconosciuta anche per l'acquisto di corpi illuminanti ed elettrodomestici nuovi. Per quanto concerne gli elettrodomestici è necessario che l'acquisto si riferisca ad apparecchi di classe energetica non inferiore alla A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici, le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi ed i congelatori.

 
Quali sono le modalità di pagamento?

Il pagamento delle spese deve essere effettuato mediante bonifico bancario o postale (non è necessario utilizzare il bonifico soggetto a ritenuta previsto perle spese di ristrutturazione edilizia) oppure mediante carte di credito o carte di debito. In quest'ultimo caso la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta di credito o di debito da parte del titolare, evidenziata nella ricevuta telematica di avvenuta transazione (è ammesso anche l'acquisto con finanziamento rateale). Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi.
È ammesso effettuare il pagamento per l'acquisto degli arredi anticipatamente o contemporaneamente al pagamento dei lavori di recupero del patrimonio edilizio.
In altre parole, è possibile sostenere le spese perl'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici prima di quelle per la ristrutturazione dell'immobile, a condizione però cheilavori di ristrutturazione dell'immobile (a cui i mobili oi grandi elettrodomestici sono destinati) siano già stati avviati.

 

Bonus mobili e sconto in fattura

Non è possibile ottenere il bonus mobili sotto forma di sconto diretto in fattura da parte del fornitore, così come non è possibile cedere il bonus mobili a banche o finanziarie. L'unica modalità di godimento del bonus mobili è la consueta detrazione dalle imposte in 10 anni.

 

 

 

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RUOLO: Titolare
SEDE: Gambellara

Michele è nato e vissuto ad Arzignano. Laureato in Economia a Venezia e Laureando in Ingegneria è Amministratore delegato della Fratelli Pellizzari dal 2002.

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