Pareti in cartongesso

"Avendo delle stanze molto ampie
sono riuscito a ricavare nuovi vani utilizzando,
quale divisorio, del cartongesso."

12/12/2022

In questo articolo ti parleremo di come vengono realizzate la pareti in cartongesso e delle loro caratteristiche. 

Pareti in cartongesso, come vengono realizzate

Le lastre in cartongesso 

Le lastre in cartongesso sono costituite da un nucleo di gesso di cui le superfici e i bordi longitudinali sono rivestiti di speciale cartone perfettamente aderente. Sono prodotte in varie formulazioni, spessori e dimensioni ed il nucleo in gesso contiene additivi, in minime percentuali, per migliorarne le caratteristiche prestazionali. 

Campo d'impiego: rivestimento di pareti, contropareti e soffitti mediante il fissaggio su orditure metalliche, oppure come intonaco a secco su pareti, mediante l'uso di idoneo adesivo a base gesso. 
 

Il cartongesso per pareti, soffitti e strutture

 

Realizzazione parete in cartongesso a Vicenza

Prima del cartongesso: montanti e orditure 

Per sostenere le lastre di cartongesso è necessario costruire una struttura metallica utilizzando gli appositi "profili da cartongesso". 
Ce ne sono di moltissimi tipi, sagome, misure e dimensioni in modo da soddisfare qualsiasi esigenza costruttiva. 

Generalmente i montanti per cartongesso di migliore qualità sono prodotti con acciaio conforme alla norma europea EN 10142, con carico di rottura alla trazione di 270 N/mm. Per proteggerli dalla corrosione viene effettuato un rivestimento di zinco, in conformità alla norma UNI 5753-84 di prima fusione, con quantità Zn 98% (UNI 2013). Tutte le superfici delle orditure sono protette da passivazione chimica all'acido cromico, oliatura in profilatura, resistenza in nebbia salina 72 h. 

Insomma, per ottenere una parete o un controsoffitto che duri nel tempo per prima cosa dovresti preoccuparti della qualità dei montanti e dei profili che sosterranno le lastre: non scendere a compromessi! 

Bagno con pareti in cartongesso

Il cartongesso: principe dei sistemi costruttivi a secco

Con il termine  "sistema costruttivo a secco" fa riferimento a materiali ad elevata standardizzazione che consentono una grande variabilità in fase di progettazione/montaggio, tale per cui possono modulare le prestazioni delle pareti in funzione dei materiali scelti.
I sistemi costruttivi a secco si differenziano dai tradizionali che invece utilizzano elementi in laterizio che vengono fissati tra di loro con malta cementizie. 

I sistemi a secco in cartongesso permettono di realizzare pareti autoportanti e non portanti di semplice realizzazione, purché se ne curi il dettaglio sia in sede progettuale che costruttiva. 

Le pareti in cartongesso saranno composte essenzialmente da: 

  • orditura metallica 
  • rivestimento in lastre di gesso rivestito 

Le pareti così realizzate si identificano anche come "pareti leggere", in quanto il peso specifico di un tramezzo a "secco" è inferiore di almeno 8-10 volte rispetto a quello di un tramezzo in muratura tradizionale. 

Un'altro vantaggio del sistema costruttivo a secco consiste nel poter variare le stratigrafie di pareti, contropareti e controsoffitti, per soddisfare richieste progettuali di isolamento termico, di isolamento acustico oppure per soddisfare certi requisiti di resistenza al fuoco. Esistono, infatti, differenti lastre in gesso rivestito che possono vantare caratteristiche di resistenza all'umidità, al fuoco, performance acustiche o termiche etc. 

Pareti in cartongesso per un bagno

Cartongesso: come si realizza una contro-parete

Uno degli utilizzi del cartongesso è quello di essere utilizzato, per esempio, come controparete in aderenza ad una parete in muratura esistente. 
In questo caso l'orditura metallica viene collegata agli elementi portanti adiacenti e può essere semplice o doppia (i profili in questo caso possono essere affiancati schiena contro schiena o inscatolati, per incrementare la resistenza meccanica della parete e quindi la massima altezza). Le orditure possono essere disposte anche in doppia serie parallela, adiacenti o distanziate, separate o collegate con strisce di lastre adeguatamente disposte e fissate. 

Il rivestimento in lastre può essere formato da uno, due o tre strati per lato. Il tipo e il numero delle lastre di rivestimento sono scelti in funzione delle prestazioni della parete in relazione alla statica, alla protezione al fuoco, l'acustica e l'isolamento termico. 

Se, ad esempio, vogliamo migliorare l'acustica o l'isolamento termico esistono lastre di cartongesso accoppiato con materiali isolanti, facili da installare e che consentono performance straordinarie. 

A questo si deve aggiungere la facilità di integrare gli impianti nella controparete in cartongesso, grazie alla presenza dell'intercapedine tra la parete esistente ed il cartongesso. L'intercapedine ci consentirà di far passare facilmente impianti elettrici, idraulici e sanitari.

Se il tuo timore è quello di non riuscire, poi, ad appendere mobili, pensili o altri carichi alla parete, ebbene anche qui esistono delle facili soluzioni per realizzare contropareti in grado di soddisfare anche la massima attrezzabilità della parete: sarà sufficiente prevedere i carichi ed adattare, di conseguenza, la struttura dei montanti alle esigenze future.

 

Doccia e sauna con pareti in cartongesso, Vicenza

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Prestazioni delle pareti in cartongesso

Scegliendo adeguatamente le orditure metalliche (sezioni, interassi), il materiale isolante (tipologia, spessore, densità) e le lastre di rivestimento (numero, spessore e tipo di lastra), si ottengono pareti altamente performanti. Vediamo di seguito i criteri di scelta per i principali requisiti delle partizioni interne. 

Pareti in cartongesso: isolamento acustico

Le pareti in cartongesso hanno elevate prestazioni di isolamento acustico in quanto funzionano con il meccanismo massa-molla-massa tipico delle pareti leggere, che consente di raggiungere valori di potere fonoisolante oltre gli 80 dB con stratigrafie multiple che si utilizzano, ad esempio, nelle multiple cinematografiche. Le ordinari pareti ad orditura semplice, rivestimento in doppio strato di gesso rivestito e lana di vetro in intercapedine, superano con facilità i 50 dB in opera. Un'ampia gamma di soluzioni e certificazioni consente di scegliere la stratigrafia giusta per costruire ogni volta la parete ideale in funzione dell'isolamento che si vuole ottenere. 

Pareti in cartongesso: protezione dal fuoco 

Con le pareti in cartongesso si realizzano protezioni al fuoco fino a REI 180. Le lastre in gesso rivestito hanno una grande capacità di resistere al fuoco per la stessa struttura molecolare del nucleo di gesso, capace di rilasciare l'acqua di cristallizzazione sotto forma di vapore acqueo per un lungo tempo di esposizione all'incendio, consentendo alla parete di mantenere basse le temperature e sulla faccia non esposta al fuoco. Questo comportamento, unico nei materiali per l'edilizia, ha fatto sì che il gesso rivestito si sia qualificato negli anni come il migliore materiale di protezione passiva al fuoco. L'innovazione tecnologica ha poi consentito la messa a punto di lastre a prestazioni antincendio migliorate, con cui si realizzano protezioni ad altissima prestazione. 

Elemento in cartongesso per soffione ad incasso

Pareti in cartongesso: isolamento termico 

Le pareti hanno la capacità di accogliere nell'intercapedine i materiali coibenti che conferiscono alla parete stessa le migliori proprietà di isolamento termico, oltre che acustico. Una adeguata scelta del materassino in materiale fibroso da inserire tra i montanti della parete, garantisce i migliori risultati anche dal punto di vista dell'isolamento termico. Mediamente, una parete semplice potrà essere caratterizzata da una trasmittanza K tra 0,5 e 0,6 W/m2K. 

Pareti in cartongesso: resistenza meccanica/urti 

Prove di laboratorio e certificazioni mostrano la elevata capacità di resistere agli urti delle pareti in gesso. Le pareti con doppia lastra di rivestimento a giunti sfalsati sono infatti idonee a supportare gli urti ordinari. Prestazioni conformi anche alle severe norme sull'edilizia scolastica si ottengono semplicemente riducendo l'interesse dei profili. Resta poi la possibilità di modificare il numero, lo spessore o la tipologia di lastra di rivestimento e inoltre variare la sezione e l'interesse dei profili montati, per incrementare ulteriormente le priorità meccaniche della parete fino a comporre partizioni anti-effrazione qualificate per rispondere alla spinta della folla in locali pubblici. 

Vicenza: ristrutturazione di un attico impiegando il cartongesso

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Tracciamento e posa dell'orditura 

La struttura portante della parete è costituita dall'orditura metallica: profili in lamiera di acciaio sottile (> o = 0.6 mm) profilata a freddo e protetta dalla corrosione mediante galvanizzazione a caldo con rivestimento di Zinco (UNI-EN 10142).

I profili sono di due tipi: 

  • guide a "U" da posizionare a pavimento e soffitto 
  • montanti a "C" da inserire nelle guide. 

Le costruzioni di una parete di gesso rivestito comincia dal tracciamento della posizione delle guide a "U" a pavimento. Determinato lo spessore finale della parete, si traccia la posizione della guida a pavimento e poi si riporta, con filo a piombo o laser, sul soffitto per posizionare la guida superiore. 

SI riportano da subito anche la posizione di aperture, porte e sanitari in modo da posizionare correttamente i montanti nelle guide, dopo di che si posiziona il nastro mono/biadesivo di guarnizione isolante in polietilene espanso sull'anima della guida, per contenere le trasmissioni acustiche laterali e si fissa la guida inferiore con fissaggi a interasse 50 cm. 

Se si fissa la guida con soletta in calcestruzzo grezza o finita, utilizziamo tasselli ad espansione o pistola sparachiodi. Per proteggere le lastre dall'acqua durante la posa dei pavimenti, porre un foglio di polietilene sotto la guida di larghezza sufficiente da essere rivoltato lungo i fianchi della parete per fuoriuscire dalla quota del pavimento finito, fissato temporaneamente con nastro adesivo alle lastre. Applicare la guida superiore al soffitto, con fissaggi idonei al supporto, posti ad interasse massimo di 50 cm. 

Elementi decorativi in cartongesso in un bagno

La pistola sparachiodi non deve mai essere utilizzata su supporti fragili (blocchi forati, cls cellulare) o che contengono canalizzazioni, né su supporti da piastrellare, data la sensibilità dei rivestimenti caramici alla fessurazione del fondo, né su travi in c.a. o strutture in c.a.p.. 

Per frecce del solaio superiori a 1 cm, occorre realizzare giunti telescopici a soffitto. Una volta fissate le guide a "U", si passa al posizionamento dei montanti. Tagliare i profili montanti a "C" della lunghezza pari alla distanza tra le guide, diminuita di 15 mm per facilitarne l'inserimento nelle guide. 

Sull'anima dei montanti sono presenti asole per il passaggio di canalizzazioni impiantistiche, si fanno sempre corrispondere con la parte bassa della parete per agevolare il passaggio dei cavi, se la parete è alta e si rende necessario giuntare i profili e realizzare una sovrapposizione. 

  • I profili giuntati devono essere solidarizzati con viti ogni 50/100 cm.
  • Le giunzioni devono essere sfalsate.
  • Le ali dei montanti a "C" hanno altezza differenziata, per permettere l'inserimento di un montante nell'altro a formare un profilo scatolare, ad elevata rigidezza meccanica.

Inserire i profili a "C" ad interasse 600/400/300 mm secondo i parametri statici e/o di certificazione antincendio, acustica o di resistenza agli urti prestabiliti. Nel caso si preveda la posa di rivestimenti ceramici, l'interasse dei montanti deve essere non superiore a 400mm.

Considera che la direzione di posa delle lastre dovrà seguire il verso del lato "aperto" del profilo perché il montante non sia soggetto a torsione in fase di avvitamento delle lastre. Verifica sempre la verticalità dei montanti e punzona i montanti alle guide.

Per pareti ad alto isolamento acustico, si realizza il montaggio di due orditure parallele, separate da intercapedine (Sistema Knauf W115). Le orditure parallele possono essere anche collegate con strisce di lastre Knauf di ca. 300 mm di altezza, ad interasse di 900 mm, per realizzare cavedi tecnici (Sistema Knauf W116). Pareti alte richiedono un attento dimensionamento delle orditure portanti, per il quale si rimanda alle schede tecniche Knauf (W11) ed alla consulenza tecnica di un nostro professionista. 

Bagno chiavi in mano con impiego di cartongesso a Albettone, Vicenza

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Materiale isolante in intercapedine 

Dopo la posa delle orditure metalliche, occorre inserire le reti impiantistiche ed in seguito anche l'eventuale materassino di lana isolante tra i montanti. Le intercapedine delle pareti in gesso rivestito possono essere utilizzate per interporre materiale isolante di diverso tipo. Si utilizzano normalmente materiali fibrosi (tipo lana di vetro e lana di roccia) di vario spessore e densità, per incrementare le prestazioni di isolamento termico e/o acustico della partizione. 

Lane di vetro a bassa densità, ad alta capacità fonoassorbente, incrementano il potere fonoisolante della parete. 

Lane di roccia, con alti punti di fusione (>1000 °C), incrementano l'isolamento termico anche alle alte temperature di incendio, conferendo migliori proprietà di protezione al fuoco alla partizione.  

Fai sempre riferimento alle certificazioni di laboratorio ed alle indicazioni del produttore per scegliere e dimensionare in modo corretto il materiale isolante da apporre eventualmente in intercapedine. 

Cartongesso per nicchie e controsoffitti in bagno

Rivestimento pareti in cartongesso

Le orditure metalliche possono essere rivestite con uno o più strati di lastre. La parete più semplice, con una singola lastra per lato, è adatta per locali non suscettibili di affollamento e come semplice tramezzatura, con funzione di separazione di ambienti, garantisce requisiti di base per l'isolamento termico ed acustico ed è universalmente attrezzabile con le reti impiantistiche ed i carichi sospesi (mensole e pensili fino a 40 Kg/m).
Eventuali inserimenti di reti impiantistiche, isolamenti, supporti, ecc. devono essere completati prima della posa delle lastre di chiusura della parete. 

Per i valori di isolamento termico ed acustico e per la resistenza al fuoco delle varie tipologie di parete, si rimanda alla documentazione tecnica Knauf ed in particolare alla scheda tecnica sulle pareti Knauf W11. 

Le orditure metalliche si rivestono con lastre di misura pari all'altezza del locale ove possibile, disposte verticalmente. Le lastre si posano, di norma, in senso verticale perchè il lato di maggior sviluppo è lungo la verticale. 

Lastre in cartongesso

Tieni le lastre sollevate di circa 1 cm dal pavimento ed appoggiarle al soffitto. Aiutati con alzaste meccanico o sollevatore di lastre a pedale. 

I giunti tra le lastre sulle due facce delle pareti non devono mai coincidere sugli stessi montanti, ovvero devono essere sfalsati. Iniziare ad avvitare le lastre all'orditura dall'alto verso il basso, avendo cura che il rivestimento resti perfettamente aderente all'orditura portante. I bordi longitudinali delle lastre devono trovarsi al centro delle ali dei montanti. Nei casi di pareti alte, ove le lastre non raggiungono l'altezza della parete, si dovrà sfalsare i giunti tra le lastre di almeno 400 mm. La lunghezza delle viti deve superare almeno di 1 cm lo spessore delle lastre. 

Regolare la punta dell'avvitatore in modo che le viti siano alla giusta profondità, con la testa perfettamente a filo del rivestimento della lastra. Le viti devono essere poste a ca. 1 cm dal bordo longitudinale della lastra e a ca. 1,5 cm dal bordo di testa. Viti storte, o non a filo con la lastra, devono essere rimosse e sostituite perché difetteranno la tenuta. Le viti autofilettanti fosfatate da cartongesso sono a testa svasate per consentire una corretta penetrazione nella lastra in cui la vite non rompe il cartone, ma lo mantiene come base di appoggio continua della testa. Ciò consente un corretto funzionamento dell'ancoraggio. 

Procedere con il fissaggio delle orditure sempre nel verso di apertura del profilo e porre prima le viti vicino alla costola dei montanti, controllando che non si pieghino le ali, per ottenere la perfetta planarità della superficie finita. Rispetta, in ogni caso, le distanze massime di avvitamento sulle guide a "U" e sui montanti. 

Nicchia della doccia in cartongesso

Nicchia di una doccia in cartongesso

Parete doccia in cartongesso con nicchia

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RUOLO: Tecnico specializzato in cappotti, cartongesso, pitture
SEDE: Costo di Arzignano

ANNO DI ARRUOLAMENTO: 2001

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