Negli immobili costruiti fino a 20 anni fa gli spifferi provvedevano abbondantemente (fin troppo!) al ricambio dell'aria interna degli edifici. L'avvento della nuova edilizia ha visto pareti ed infissi sempre più isolanti. Gli spifferi sono stati eliminati ma si deve intervenire anche per gestire opportunamente il ricambio dell'aria per evitare condensa, muffa e batteri. 

VMC: Ventilazione meccanica controllata a Vicenza e Verona

Gli idraulici e gli installatori di impianti di ventilazione controllata, con cui mi confronto giornalmente, lavorano prevalentemente nella parte Ovest di Vicenza e nella parte Est e sud-est di Verona. Questo continuo confronto, e l'esperienza in cantiere, mi da la possibilità di raccontarti in concreto - in questo articolo - come funziona e come progettare la ventilazione meccanica controllata (VMC). 

Ti spiegherò, prima, i motivi per cui è necessario pensare ad un ricambio d'aria forzato all'interno di un moderno edificio. Quindi vedremo assieme i vantaggi che l'areazione forzata ti regalerà, come quello di poter avere "aria condizionata gratis" in certi giorni dell'anno. Dopodiché vedremo come e dove installare le bocchette di ricambio aria. 
Se abiti a Vicenza o a Verona e vuoi ulteriori informazioni vienici a trovare nel nostro magazzino idraulica di Gambellara (Vicenza) e potrò darti ulteriore documentazione a riguardo.

 

Perchè la VMC in una casa moderna

L’odore di chiuso: un segnale di aria poco sana

Ti è mai capitato di entrare in una stanza e dire: “Che odore di chiuso!”? È una sensazione che proviamo spesso, e non è solo un fastidio: è un segnale che l’aria non è di buona qualità. Quando entriamo in un ambiente, i nostri sensi (vista, udito e olfatto) ci aiutano a capire com’è: se è caldo o freddo, rumoroso o silenzioso, e se l’aria è fresca o “pesante”. L’odore di chiuso è causato da un mix di sostanze nell’aria, come quelle prodotte dal nostro respiro, dagli animali, dai mobili, dai profumi, dai detersivi o dagli odori di cucina. Se non c’è un buon ricambio d’aria, queste sostanze si accumulano, rendendo l’aria poco respirabile, povera di ossigeno e ricca di anidride carbonica (CO₂), un gas che può farci sentire stanchi o a disagio.

 
Perché è importante cambiare l’aria in casa?
Se l’aria in casa non viene rinnovata, può diventare insalubre e causare problemi di salute, come mal di testa, stanchezza o irritazioni. In alcuni casi, una cattiva qualità dell’aria può persino portare a disturbi più seri. Per questo, è fondamentale ventilare gli ambienti, cioè far entrare aria fresca dall’esterno per sostituire quella “vecchia” e carica di sostanze. Una buona ventilazione aiuta a mantenere l’aria pulita e a vivere in un ambiente più sano e confortevole.
 
Come ventilare casa in modo naturale
Un modo semplice per cambiare l’aria è la ventilazione naturale, cioè ricordarsi di aprire le finestre. Ma quanto tempo bisogna tenerle aperte? Le normative italiane, come la UNI TS 11300-1, consigliano di rinnovare l’aria almeno 0,3 volte all’ora (un’unità chiamata volumi/ora o vol/h). Altre norme, come la UNI EN 15251, suggeriscono un ricambio tra 0,5 e 0,7 vol/h se c’è un impianto di ventilazione meccanica. Ma cosa significa? Facciamo un esempio: se una stanza ha un volume di 100 metri cubi (cioè lo spazio che occupa l’aria), un ricambio di 0,5 vol/h significa che in un’ora devi far entrare 50 metri cubi di aria fresca, cioè la metà del volume della stanza. In pratica, l’aria della stanza si rinnova completamente ogni due ore.
 
Consigli pratici per aprire le finestre
Misurare esattamente il ricambio d’aria aprendo le finestre non è possibile, ma ci sono studi che danno indicazioni utili. Uno studio tedesco dell’Institut Für Baubiologie di Rosenheim ha analizzato come ventilare una stanza con due aperture: una finestra verso l’esterno e una porta verso un altro ambiente interno. Se apri sia la finestra che la porta, si crea una corrente d’aria che accelera il ricambio, rendendolo più efficace. La finestra può essere aperta a battente (tutta spalancata) o a ribalta (solo un po’ inclinata), e i tempi per un buon ricambio variano a seconda della combinazione.
 
L’olfatto: il nostro “rilevatore” di odori
L’olfatto è uno dei sensi più antichi dell’uomo: ci aiuta a capire cosa c’è intorno a noi, come facevano i nostri antenati per trovare cibo o evitare pericoli. Quando respiriamo, le molecole degli odori entrano nel naso e si posano su una zona chiamata epitelio olfattivo, una sorta di “tappetino” di cellule che “cattura” gli odori. Queste cellule mandano segnali al cervello attraverso il nervo olfattivo, che li trasforma in informazioni: “Questo è un profumo di fiori” o “Questo è un odore sgradevole”. I cani, ad esempio, hanno un olfatto molto più sviluppato del nostro, perché il loro epitelio olfattivo è molto più grande: per questo riescono a fiutare cose che noi non percepiamo, come i tartufi nei boschi!
 
Come funziona il nostro naso?
Nel naso, le cellule dell’olfatto hanno delle piccole “antenne” (chiamate cilia olfattive) immerse nel muco nasale. Quando una molecola odorosa si scioglie nel muco, si lega a queste antenne, inviando un segnale al cervello. Questo segnale viaggia attraverso il nervo olfattivo fino al bulbo olfattivo, una parte del cervello che “elabora” gli odori. Qui, ogni odore attiva un gruppo specifico di cellule, creando una sorta di “mappa” degli odori. Dopo un po’, però, il nostro naso si abitua a un odore (un fenomeno chiamato adattamento): ad esempio, in una stanza affollata, dopo qualche minuto smetti di sentire gli odori sgradevoli, anche se sono ancora lì.
 
Serve ossigeno!
Gli odori non sono solo informazioni: possono risvegliare emozioni e ricordi. Questo succede perché il segnale olfattivo arriva a una parte del cervello chiamata sistema limbico, che gestisce emozioni e memoria. Ad esempio, l’odore di un dolce può ricordarti la cucina di tua nonna. Gli odori influenzano anche le nostre scelte: uno psichiatra degli anni ‘30, Abraham Brill, diceva che le persone si baciano per “annusarsi” e capire se si piacciono! Il nostro cervello, però, ha bisogno anche di ossigeno per funzionare bene: un’aria povera di ossigeno, come quella di una stanza poco ventilata, può farci sentire stanchi o confusi.
 
I pericoli nascosti nell’aria: gli inquinanti invisibili
Non tutti gli odori sono percepibili dal nostro naso. Alcune sostanze pericolose, come il monossido di carbonio (un gas tossico), il radon (un gas radioattivo che può accumularsi in casa) o i VOC (composti organici volatili, come quelli emessi da vernici o mobili), non hanno odore, ma possono farci male. Durante la pandemia, uno studio americano ha analizzato la qualità dell’aria nelle case di chi lavorava in smart working. I risultati, pubblicati su Science Direct, hanno mostrato che un’aria con troppa CO₂ (anidride carbonica) o temperature troppo alte o basse riduce le capacità cognitive, come la concentrazione e la creatività. Livelli di CO₂ di 640 ppm (parti per milione) hanno già un impatto, anche se il limite massimo è 1.000 ppm.
 
L’inquinamento e i rischi per la salute
L’inquinamento dell’aria non è solo un problema esterno: anche l’aria dentro casa può influire sulla nostra salute. Uno studio del 2020 della Lancet Commission ha confermato che l’inquinamento atmosferico aumenta il rischio di demenza, soprattutto per chi è esposto a lungo a particelle fini come il PM2,5 (polveri sottili con diametro inferiore a 2,5 micrometri). Queste particelle, spesso prodotte da combustibili fossili, sono legate a milioni di morti ogni anno, soprattutto in paesi come Cina e India. L’inquinamento può danneggiare le funzioni cognitive a tutte le età, dai bambini agli anziani, e favorire problemi come il declino mentale e l’infiammazione nel cervello.
 
La sindrome da edificio malato: quando la casa ci fa ammalare
Una scarsa qualità dell’aria in casa può causare una vera e propria malattia, chiamata Sindrome da Edificio Malato (SBS), riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo il Ministero della Salute, questa sindrome colpisce chi vive o lavora in edifici moderni con ventilazione inadeguata, come uffici, scuole, ospedali o case. I sintomi includono irritazioni a occhi, naso e gola, mal di testa, stanchezza, vertigini e difficoltà di concentrazione. Di solito, questi disturbi scompaiono quando si esce dall’edificio. La causa principale? Una ventilazione insufficiente, che fa accumulare CO₂, polveri, acari, muffe e VOC, spesso emessi da materiali come intonaci, controsoffitti o mobili.
 
Come migliorare la qualità dell’aria in casa
Per evitare problemi come la SBS, è fondamentale migliorare la ventilazione. In edifici vecchi, si può installare un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC), che cambia l’aria in modo automatico e filtra le impurità con filtri HEPA, capaci di bloccare il 99,97% delle particelle (polveri, pollini, batteri). Negli edifici nuovi, invece, bisogna controllare che l’impianto di ventilazione sia ben progettato e manutenuto: i filtri vanno cambiati regolarmente, i condotti puliti e le bocchette disinfettate. Anche i materiali usati in casa sono importanti: ad esempio, alcuni mobili possono rilasciare formaldeide, una sostanza cancerogena. Scegli arredi certificati, che garantiscano basse emissioni di sostanze nocive.
 
Soluzioni naturali e tecnologie per un’aria più pulita
Un’idea semplice per migliorare l’aria è mettere in casa piante che assorbono tossine, come la sansevieria, una pianta che purifica l’aria. Puoi anche installare sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria, che ti avvisano se ci sono problemi. Per progettare o ristrutturare una casa in modo sano, esistono protocolli di sostenibilità, come quelli di CasaClima, un’agenzia di Bolzano che certifica edifici ecologici e salubri. Questi protocolli, come CasaClima Nature, controllano la qualità dell’aria, il comfort termico e acustico, e l’uso di materiali sostenibili, garantendo un ambiente di vita più sano e confortevole.

Ventilazione meccanica controllata a Vicenza

Ventilazione meccanica e classe energetica


A Vicenza e a Verona - come in altre parti del Veneto - sta emergendo con forza una cultura sempre più attenta al risparmio energetico. Questa attenzione si concretizza in involucri delle abitazioni sempre più performanti, magari grazie ai rivestimenti con cappotti termici.

Ma a Vicenza e Verona abbiamo un clima umido, sia d'estate che d'inverno, per cui oltre alle performance in termini di temperatura è necessario pensare alla presenza di umidità all'interno dell'abitazione e ad altri fattori, che vedremo qui di seguito, e che rendono importantissima la ventilazione meccanica controllata che permette l'aerazione forzata in casa.


L'edilizia evolve: ventilazione e ricambio d'aria forzato

La VMC è necessaria nelle case moderne

La nuova edilizia, affermatasi negli ultimi anni, ha dei protocolli di isolamento molto più elevati rispetto a quelli precedenti. Le nuove abitazioni, così costruite, consentono di risparmiare molto sia d'estate che d'inverno. Ma queste già elevatissime performance odierne sono destinate a crescere ulteriormente con l'entrata in vigore della direttiva europea 31/2010.

Case ad energia (quasi) zero

Prossimamente le nuove costruzioni (anche gli edifici privati) dovranno essere costruiti con un consumo di energia quasi zero. Questi edifici sono conosciuti come NZEb (nearly zero energy building).
Alcune regioni, come la Lombardia e l'Emilia Romagna hanno anticipato l'entrata in vigore della normativa e di recente sono stati terminati i primi edifici NZEB. I criteri, per la progettazione di questi edifici, pretendono: materiali ben specifici ed un minimo dispendio energetico che viene valutato sia nel periodo estivo che invernale. 


Isolamento e mancanza di aerazione = muffa

Isolamento alto ma qualità indoor bassa

Fabbricare case ad energia quasi zero significa realizzare edifici molto, molto isolati. Ma significa, quindi, avere edifici dove il ricambio d'aria è scarso, anzi quasi nullo. Di conseguenza avremo difficoltà nell'eliminazione dell'umidità che si crea all'interno e quindi formazione di muffe, specialmente negli angoli.

Il rimedio: la VMC

Questo problema non è difficile da risolvere: occorre prevedere una ventilazione, naturale o meccanica, in grado di far entrare aria ricca di ossigeno e smaltire l'aria viziata o ricca di umidità. Insomma un sistema di aerazione di casa meccanico ed automatico. La ventilazione consente di migliorare il microclima interno, quindi più salute per gli abitanti ed anche maggiore salubrità (e durata) dell'edificio e delle sue parti. 

Ricircolo aria: la ventilazione meccanica controllata

Per mantenere una buona qualità dell'aria - se non hai l'aerazione meccanica - dovresti aprire le finestre, mediamente, per circa 7 minuti ogni ora.

Questo oltre ad essere difficile da fare, tutti noi siamo a scuola o al lavoro, è anche anticonveniente in inverno perchè fa fuoriuscire il calore.

Il sistema di ventilazione meccanica controllata supplisce a questo deficit facendo uscire l'aria inquinata e consentendo di far entrare aria ossigenata, filtrata e ad una temperatura molto vicina a quella dell'ambiente interno.

Il vantaggio della ventilazione controllata sta proprio nella possibilità di scambiare il flusso SENZA perdere temperatura. 


Sick Building Sindrome e VMC

L'aria all'interno delle abitazioni è molto inquinata.

Non è questa la sede per approfondire questo tema, complesso e che coinvolge molti aspetti costruttivi ma rimane il fatto che all'interno dell'abitazione noi respiriamo un'aria che è, spesso, più inquinata di quella esterna.

Ne respiriamo tanta, circa 12.000 litri al giorno.

Se l'aria non viene filtrata, se non c'è un sistema di areazione forzata tramite una VMC (ventilazione meccanica controllata), rischiamo di respirare aria insalubre. 


Troppa umidità da mancata aerazione casa

Se pensiamo che due persone in una normale camera da letto, chiusa, portano il livello di umidità dal 40% a quasi il 100% in poco più di 4 ore si può ben capire quanto sia importante far fuoriuscire l'umidità dalle abitazioni.
In bagno o in cucina il problema si pone in modo anche maggiore per il vapore provocato da una doccia o dalla cottura dei cibi.

Due persone, in una normale camera da letto, portano il livello di umidità dal 40% a quasi il 100% in 4 ore

Con una percentuale di umidità che supera l'80% il clima diventa afoso e quasi invivibile.
Con una percentuale inferiore al 40% subentra il mal di gola da eccessiva secchezza.

L'umidità ottimale è quella del 50% sia per le persone che per una maggior durata degli elementi che compongono l'immobile, pensiamo ai pavimenti in legno o ai travi per cui la prescrizione è di una umidità compresa tra il 45 ed il 60%.
Un corretto ricircolo dell'aria può mantenere la percentuale di umidità attorno al 50%.
 

umidità in casa ventilazione meccanica

Umidità di risalita

Tra le altre fonti di umidità all'interno dell'abitazione va considerata anche l'umidità che si infiltra e risale dal terreno. Può essere modesta e difficilmente dare sintomi, oppure essere più grave e provocare fenomeni di efflorescenza nelle pareti fino anche al distacco dell'intonaco.

umidità di risalita

 

Ventilazione meccanica e Anidride Carbonica

Anche l'anidride carbonica, che produciamo respirando, contribuisce al malessere all'interno dell'abitazione: un'eccessiva quantità di CO2 ed una scarsa quantità di ossigeno ci crea stanchezza, calo di attenzione, il nostro cervello va in difetto di ossigeno e cominciamo a sbadigliare.

Anche in questo caso un corretto ricambio dell'aria evita questi effetti nocivi. 


La ventilazione forzata: come funziona

Due premesse per semplificare i concetti:

  • L'aria si comporta come l'acqua: sceglie sempre la via più facile ed aumenta la velocità se si restringe il canale. Se in idraulica per muovere l'acqua si utilizzano le pompe, in aeraulica si utilizzano i ventilatori.
  • Come per i liquidi, vale la regola che se prelevo aria da un ambiente devo anche immetterla in modo che la quantità presente rimanga in equilibrio.

Ho fatto queste premesse perché troverai in commercio unità di ventilazione meccaniche economiche, che si limitano ad estrarre l'aria da ogni stanza ed a farla fuoriuscire dalla casa.
Ma in questo caso si genererà un ingresso di aria da spifferi e fessure e, durante l'inverno, si tratterà di aria fredda. Quindi sto spendendo per "buttare via energia" sotto forma di aria calda. Non è così che si progetta un corretta sistema di aerazione in casa.

Ventilazione forzata e recuperatore di calore

Mentre, come dicevamo, una corretta ventilazione meccanica deve prevedere il recupero del calore.

Proviamo a spiegare il recupero del calore con un esempio:
supponiamo che la temperatura all'interno della casa sia di 22 °C e che all'esterno la temperatura sia di - 10 ° C.
In questo caso l'aria (carica di CO2, inquinanti, umidità) verrà espulsa passando per lo scambiatore e altrettanta aria verrà immessa in ambiente.

Anche questa passerà attraverso lo scambiatore incrociando il flusso caldo (ma senza che i due flussi si tocchino) e la temperatura dell'aria passerà dai  -10 °C a circa 18 °C. Il calore estromesso dallo scambiatore d'aria è quasi interamente recuperato.

Se, per fare la stessa operazione di ricambio d'aria, tu aprissi le finestre l'aria entrerebbe a -10 °C. Mentre, grazie appunto alla ventilazione meccanica, l'aria entra a 18 °C e tu non "butti via calore". 
 

In fondo all'articolo, piccola guida per una buona ventilazione meccanica nella tua casa.

I filtri dello scambiatore aria per gli inquinanti

Visto che possiamo regolare l'immissione di aria in ambiente ha senso anche filtrarla in modo che non vi siano presenze di inquinanti, quali PM 10, polveri sottili, pollini o odori. Per assolvere a questa funzione esistono una serie di filtri classificati secondo la loro capacità di assorbire varie sostanze.

I filtri hanno costi e durate differenti, in base a questa maggiore o minore capacità di azione. Un filtro economico è in grado di filtrare il granello di polvere, un filtro a carboni attivi - molto costoso - è in grado di bloccare gli inquinanti e addirittura gli odori. Questo è il caso dei filtri a carboni attivi che costano molto e si consumano in fretta. Inoltre rendono l'apparato leggermente più rumoroso perché lasciano passare meno aria.

Ci sono anche dei filtri elettrostatici che, grazie ad una carica negativa rendono l'aria ionizzata e priva di polvere, allergeni ed odori. Il consumo dei filtri elettrostatici è basso e non vanno mai sostituiti, quindi sono da considerare come valida alternativa. 


Un condizionatore "omaggio" grazie alla VMC

Una funzione interessante della VMC (con questa sigla, noi tecnici sintetizziamo la denominazione ventilazione meccanica controllata) è quella del bypass estivo: in estate il macchinario ha una sonda in grado di accorgersi se la temperatura esterna è migliore di quella interna. In quel caso l'aria non passa attraverso lo scambiatore ma, seppure filtrata, arriva all'interno alla stessa temperatura esterna.

Pensiamo alle nottate estive in cui rinfresca: qualcuno si alza di notte ad aprire le finestre, per abbassare le temperature interne. Ma chi ha la VMC non ha bisogno di alzarsi: il sistema, in autonomia, fa entrare aria fresca "gratis". Per questo si parla di sistema free-cooling

ventilazione meccanica casa

Tipi di scambiatore d'aria

Esistono due tipi di scambiatore: un primo tipo SENSIBILE ed un secondo SENSIBILE e LATENTE.
Alle nostre latitudini è decisamente preferibile il secondo che consente di trattenere l'umidità.

Nel caso di ventilazione forzata in bagno o in altri ambienti umidi, a maggior ragione va considerato quello in grado di trattenere l'umidità.

Attenzione, però, evita di acquistare lo scambiatore che trattiene l'umidità a base di cellulosa (carta) perché all'interno potrebbero formarsi batteri. 


Dove posizionare VMC e bocchette

Visto quanto già premesso è piuttosto intuibile: le bocchette di aspirazione vanno posizionate nei bagni, in lavanderia o in cucina. Le bocchette di erogazione dell'aria filtrata vanno posizionate in soggiorno e nelle camere da letto.

Il macchinario per l'areazione forzata può essere posizionato nel sottotetto oppure può essere inserito nel controsoffitto (alcuni locali prevedono la possibilità di ribassare a 2.40 metri l'altezza.)

Oltre al classico sistema con macchinario centrale, canali e bocchette esistono anche degli split singoli applicabili su un foro di 16 cm di diametro che espellono l'aria per un certo numero di secondi e poi la reintroducono filtrata per lo stesso numero di secondi.
Ovviamente la funzionalità scende ma vale la pena considerarle in caso si voglia inserire una ventilazione in un locale che non consente l'installazione del macchinario nel sottotetto o nel cartongesso.

VMC e diffusione dell'aria

La diffusione dell'aria deve avvenire in modo, per quanto possibile, uniforme nell'intero ambiente in modo da effettuare un completo lavaggio e ricircolo e rispettando le seguenti condizioni:

  • mantenere un gradiente di temperatura entro certi limiti sia sul piano verticale che orizzontale
  • sviluppare moti uniformi entro determinati valori di velocità nell'intero ambiente
  • raccolta del pulviscolo in sospensione nel locale e trasporto verso gli elementi di ripresa

Devono invece essere evitate le seguenti condizioni che possono recare disagio per le persone che abitano nella casa:

  • eccessiva velocità dell'aria
  • formazione di zone stagnanti
  • formazione di correnti localizzate

Nella progettazione del sistema di diffusione devono essere tenuti in considerazione i seguenti fattori:

  • presenza di ostacoli e ostruzioni
  • presenza di carichi termici localizzati di notevole entità (stufe, camini, vetrate a sud)

Ristrutturazione casa, ventilazione meccanica

Ventilazione meccanica: tipi di bocchette

Nella scelta dei terminali va considerato, oltre all'aspetto estetico, anche la rumorosità. 
Le tipologie più diffuse sono:

  • Bocchette
    • a parete o a canale
    • a singolo o a doppio fiore di alette orientabili
    • a barre orizzontali fisse
  • Diffusori a soffitto
    • circolari a coni concentrici
    • quadrati e rettangolari multidirezionali (a settori concentrici, con schermo formulato, con piastra frontale mobile)
    • diffusori lineari a feritoie (da 1 a 6) orientabili
  • Diffusori ad alta induzione
    • lineari a soffitto
    • lineari a parete
    • quadrati e circolari a soffitto
    • a microugelli orientabili a parete o a soffitto
    • a schermo formulato a soffitto o a parete
  • Diffusori a flusso elicoidale
    • Circolari o quadrati ad alette fisse oppure orientabili
    • Lineare a parete
  • Diffusori a geometria variabile
    • ad alette regolabili
    • ad alette fisse
  • Diffusori a ugelli
    • a calotta sferica o semisferica
    • con diffusore twist
    • a microugelli multipli
  • Diffusori a pavimento
    • circolari a flusso elicoidale
    • griglie a pavimento

Nella grande maggioranza dei lavori le bocchette vengono montate a parete o a soffitto. In questi casi, come detto, vanno valutati gli ostacoli dati dagli elementi architettonici quali muri, travi, colonne, ribassamenti in cartongesso etc. Quando esiste la possibilità che il flusso d'aria possa venire intercettato da travi o da altri ostacoli si consiglia di abbassare la posizione delle bocchette, anziché orientarle verso il basso, per evitare che il flusso d'aria entri con una velocità eccessiva nella zona occupata. 

Ventilazione controllata meccanica in casa

Ventilazione meccanica: i diffusori a soffitto

I diffusori a soffitto con flusso d'aria radiale possono essere di forma circolare, quadrata o rettangolare e presentano, rispetto alle bocchette a parete, minori gittate e più elevati rapporti di induzione. Si caratterizzano quindi per la capacità di immettere portate d'ara più elevate, garantendo velocità residue comprese tra 0,13 e 0,18 m/s. Se montati a filo soffitto presentano un elevato effetto Coanda con il flusso d'aria che si mantiene aderente al soffitto contrastando la tendenza alla caduta.

I più utilizzati sono i diffusori circolari che sono costituiti da una serie di coni concentrici (3 o più). I coni possono essere fissi o regolabili, in tal caso il flusso d'aria può essere modificato da tutto orizzontale a tutto verticale. Generalmente sono in lamiera di acciaio verniciata o in alluminio con verniciatura a polvere elettrostatica. L'installazione dei diffusori avviene normalmente fissando il cannotto del canale adduttore entro il collo del diffusore stesso con viti esterne. Nel caso di condotti flessibili (perciò privi della necessaria rigidità) il telaio esterno del diffusore può venire fissato con barre filettate al soffitto o mediante opportune clip ai pannelli del controsoffitto. 


Realizzare una VMC a casa tua con Fratelli Pellizzari

Alla Fratelli Pellizzari possiamo aiutarti a realizzare una ventilazione meccanica nella tua abitazione, sia in fase costruttiva (più facile) sia in fase di ristrutturazione.
Noi utilizziamo il sistema WAVIN che abbiamo selezionato per qualità ed affidabilità dell'azienda. Qui sotto trovate anche una guida completa di Wavin ai sistemi di ventilazione ed in ogni caso non abbiate timore di chiedere: siamo sempre a disposizione per ulteriori informazioni. 

Abbiamo visto come la qualità dell'aria all'interno degli edifici incida sul nostro benessere e sulla nostra salute, specie perchè molti di noi trascorrono molto tempo in ambienti chiusi. Abbiamo anche spiegato come i sistemi VMC contribuiscano anche al risparmio energetico, grazie al recupero termico.

Vediamo ora nel dettaglio come sono costruite le unità di ventilazione meccanica controllata - che rappresentano il cuore degli impianti di ricambio d'aria e ne permettono il corretto funzionamento - e quali sono le componenti.

ventilazione meccanica controllata

 

Filtri

Tutte le unità VMC sono equipaggiate da un sistema di filtrazione sia dell'aria esterna (per trattenere insetti, pollini, polveri sottili e particolato) sia dell'aria ambiente (per proteggere lo scambiatore dalle polveri presenti in casa).

Ventilatori

Per consentire il moto dell'aria all'interno delle canalizzazioni le unità VMC sono dotate di ventilatori. Questi ultimi sono organi meccanici che, alimentati elettricamente, consentono il moto dell'aria all'interno delle canalizzazioni di distribuzione. Nelle unità VMC a doppio flusso sono presenti due ventilatori, di cui uno dedicato al flusso di immissione ed uno al flusso di espulsione.

Sonde di temperatura

Inoltre vi sono delle sonde di temperatura, situate nel canale di immissione ed espulsione dell'aria, collegate ad una centralina elettronica. La continua misurazione delle temperatura dei flussi di aria consente alla centralina elettronica di attuare logiche di controllo aventi come obiettivi principali il miglioramento del comfort, delle presetazioni energetiche e la protezione dell'unità, ad esempio in caso di temperature troppo rigide. Centralina e sonde sono fondamentali, quindi, per regolare il funzionamento della macchina e ottenere un migliore comfort ambientale.

Centralina

Oltre a controllare i componenti meccanici interni rileva ed eleabora i parametri misurati e comunica con l'interfaccia di controllo per la gestione dell'unità da parte dell'utente. La centralina si occupa anche di svolgere alcune funzioni avanzate, di cui abbiamo già parlato, come il "free cooling" ed il "free heating".

Scarico condensa

Infine lo scarico condensa, situato in corrispondenza del recuperatore, permette di convogliare la condensa ch eha origine in particolari condizioni climatiche, in particolare nella stagione invernale quando il recuperatore viene attraversato da un lato dall'aria di ripresa carica di umidità e dall'altro da aria esterna a bassa temperatura.

Guida alla ventilazione meccanica in casa

Vuoi respirare bene nella tua casa? Chiedici un preventivo!

Per fissare un appuntamento in una delle nostre sedi a Gambellara o Costo di Arzignano, in provincia di Vicenza, compila il seguente modulo e ti ricontatteremo entro breve.

Dove vuoi fissare l'appuntamento?
Quando?
Mi interessa
Scegli i settori per i quali vuoi chiedere informazioni cliccando su quelli che ti interessano.
Puoi specificare i dettagli della tua richiesta scrivendoli qui sotto:
 
Dichiaro di aver letto l’informativa ex art. 13 dlg 196/03 e di accettare i termini in essa esposti (dettagli). I dati raccolti a seguito della compilazione del presente modulo possono essere utilizzati per il successivo invio di comunicazioni commerciali e di marketing selezionando l’apposita voce. La compilazione del modulo è facoltativa. I dati indicati con un * sono obbligatori per poter effettuare la richiesta e sono necessari per stabilire il contatto richiesto.

Commenti

Ciao Arianna,
Grazie per la richiesta, ti contattiamo alla mail che hai lasciato. La VMC è un ottima soluzione per il tuo problema di condensa nelle pareti interne.
Ciao!

02/02/2023 - michele

Salve, vorrei maggiori informazioni per quanto riguarda la vmc. Ho una casa che ha appena 10 anni è piena di muffa e condensa negli angoli ecc. Attendo ritorno per capire come risolvere la situazione. Noi siamo di Arcole (VR)

22/01/2023 - Arianna

Grazie per la richiesta Andrea,
Ti contatto alla mail che hai inserito nel box richiesta informazioni per capire meglio che cosa hai necessità di fare.
Ciao!

22/08/2022 - michele

Salve, sarei interessato a maggiori informazione e ad un preventivo Distinti saluti, Andrea Pimazzoni

09/08/2022 - Andrea Pimazzoni

Buongiorno Giuliano,
sono spiacente per quanto ti è accaduto.
Ai problemi della condensa abbiamo dedicato un articolo: https://www.fratellipellizzari.it/blog/condensa-e-muffa-come-si-originano
Provo ad esporti in estrema sintesi le soluzioni mettendoti per primi i sistemi più efficaci:

  • Inserire un sistema di ventilazione meccanica controllata
  • Realizzare un cappotto termico esterno
  • Rifare gli intonaci utilizzando calce anziché cemento
  • Inserire un sistema di riscaldamento (ad esempio una stufa a legna) che tolga umidità dall’ambiente.

Se abiti nelle zone di Vicenza o Verona, dove operiamo, possiamo occuparci noi del problema.
Per quanto attiene agli aspetti risarcitori, dato che l’impresa non esiste più, sai se esiste una polizza di garanzia decennale postuma che è obbligatoria per chi costruisce.
Se sono trascorsi i 10 anni dalla costruzione temo non ci sia più alcuna possibilità.

Grazie per la domanda,
Diego Caldara

03/01/2019 - manager

Pochi mesi dopo aver preso possesso della nostra nuova abitazione, nei mesi invernali abbiamo notato la formazione di rugiada, condensa e oggi anche muffe su tutta la parete esposta a nord e che va a riguardare la camera matrimoniale, il bagno, e la camera dei bambini. La classica condensa negli angoli tra la parete e il soffitto ma anche al centro della parete. Ci siamo accorti che nell'involucro della parete esterna c'è un cordolo in cemento armato che crea evidentemente ponte termico. Il costruttore non c'è più e noi non sappiamo come difenderci. Chiediamo a voi come poter intervenire e risolvere.
Grazie.

03/01/2019 - giuliano

Aggiungi un commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.

Testo semplice

  • Nessun tag HTML consentito.
  • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.
  • Indirizzi web ed indirizzi e-mail diventano automaticamente dei link.
Dichiaro di aver letto l’informativa ex art. 13 dlg 196/03 e di accettare i termini in essa esposti (dettagli). I dati raccolti a seguito della compilazione del presente modulo possono essere utilizzati per rispondere alle richieste degli utenti. Il messaggio inviato verrà pubblicato secondo le norme stabilite nel regolamento del sito. La compilazione del modulo è facoltativa ma per la pubblicazione è necessario inserire un proprio indirizzo email valido.
Selezionando questa casella autorizzo Fratelli Pellizzari S.P.A. ad utilizzare i dati inseriti per il successivo invio di comunicazioni commerciali e di marketing.