Cucine moderne a Vicenza: 30 progetti

Dal progetto abitativo standard al "su misura"

Nel 1909 Freud pubblica la sua rivista di psicoanalisi. Inizialmente gli studi sono destinati ad un pubblico di medici e specialisti, ma nel giro di una decina d'anni i suoi studi danno origine ad una vera e propria rivoluzione in molti settori, anche nella progettazione delle case.

Le regole fisse del modernismo, gli "standard abitativi" , lasciano gradualmente il posto ad una progettazione che riesca a tenere conto delle esigenze specifiche degli abitanti, delle loro esperienze di vita, dei loro desideri. 

Se questo vale per l'organizzazione degli spazi in una abitazione, vale a maggior ragione per la progettazione della cucina che è la stanza più importante della casa.

Progettare la cucina: la psicologia ambientale

La nascita della psicanalisi, con Freud e Jung, consentirà di spiegare (e di curare) una serie di patologie umane a partire dagli anni '20 del 1900. Ma è dagli anni '50 che si sviluppa un interesse sulle conseguenze negative delle modificazioni, sempre più massicce, dell'ambiente fisico in cui viviamo. Sono famosi gli studi sull'aggressività e lo stress provocati dal sovraffollamento che dimostrano la correlazione tra l'aumento di morbilità (e criminalità) con l'aumento della popolazione di una città.

L'architettura è chiamata a dare risposte alle patologie generate da condizioni abitative non a misura di chi ci abita. Si inizia a studiare come l'ambiente fisico in cui viviamo condizioni la salute dell'uomo: nasce in Europa la psicologia ambientale e, qualche anno dopo, negli Usa, la Architectural Psychology.

Queste discipline spiegano in modo scientifico le influenze che le caratteristiche architettoniche hanno sul comportamento di chi vi abita. Ad esempio si fissa in circa 10 metri quadrati lo spazio minimo disponibile per persona in una abitazione. Al di sotto di questa metratura insorgono patologie fisiche e sociali in chi vi abita.

Organizzazione degli spazi in cucina

Prima di approfondire la progettazione specifica della cucina, va detto che questo spazio è carico di simboli e di affetti, che è (o sarà) uno spazio vissuto in modo psicologico e che assume significati differenti da individuo ad individuo. Anche all'interno della stessa famiglia.

Per questo noi non progettiamo in base allo spazio o dalle geometrie, ma in base al cliente che dobbiamo comprendere, conoscere. Certamente vi sono delle regole di progettazione, di organizzazione degli spazi, che dobbiamo conoscere ma vanno adattate e piegate alle esigenze dell'individuo.

Progettare in modo "standard" una cucina in base ad un certo spazio, senza conoscere chi la userà significa non tenere conto del lavoro di Freud.  

Progettare una cucina secondo le funzioni

Ora dirò una cosa che sembra ovvia: la cucina è la stanza adibita alla preparazione del cibo, è il luogo dove ci nutriamo. Ma è davvero tutto qui?

Le funzioni che avrà la tua cucina dipendono da te e dalla tua famiglia, dalle vostre abitudini, dai vostri hobbies. Ma certamente è uno degli spazi più polifunzionali della casa. Infatti sarà:

• il luogo in cui dar da mangiare ai tuoi figli o ai tuoi nipoti neonati  (ed in cui scopriranno gli odori, i sapori e si sbrodoleranno senza nessun ritegno);
• lo spazio dove i figli faranno i compiti e ripeteranno ad alta voce la lezione di storia ascoltati dal papà e dalla mamma che, nel mentre, preparano la cena;
• il ring dove i tuoi figli adolescenti lotteranno per la loro indipendenza e per poter uscire dalla casa (prima era il loro rifugio, ora è una prigione) mentre tu cerchi di essere credibile nell'esercitare la stessa autorità che contestavi ai tuoi genitori. Quando si chiudono in camera loro non ci può essere confronto, ma in cucina ci si trova per forza e... si lotta!
• un momento in cui marito e moglie possono preparare assieme il cibo per la famiglia. Tornati dall'ufficio si lavora fianco a fianco, ritrovando la complicità di coppia che serve per eseguire una ricetta assieme.
• un "parlatorio" obbligato per la famiglia: finchè si mangia non si usa il cellulare e... si parla. Si condividono aneddoti allegri ma anche tristi, ci si racconta com'è andata sul lavoro o a scuola, si discute finchè qualcuno fa lo sciocco e allora ci si rappacifica. Poi ognuno andrà per la sua strada, ma la cucina ti obbliga a parlare.
• la sede della confraternita delle mamme della terza B: aperitivo in cucina e organizzazione della festa delle ciliegie. Chi fa i dolci? chi porta la spina della birra? Panini o pizzette? Dobbiamo asfaltare le mamme della terza A (chissà che si credono quelle).
• riunioni ad altissimo livello alcolico per organizzare le ferie con i tuoi amici: che poi le organizziamo via whattsup perchè abbiamo bevuto troppo e non riusciamo a star seri un minuto.
• un rifugio contro il logorio della vita moderna. Detto così sembra uno slogan, ma questo è.
• uno status symbol: le mamme della terza B devono testimoniare il tuo stile di vita, il benessere e la rispettabilità della tua famiglia.
• ...

Progettazione delle cucine e flessibilità

Per riuscire a combinare le diversissime funzioni di una cucina è necessario pensare ad una cucina flessibile, che permetta questa utilizzazione polifunzionale degli spazi.
La cucina dovrà permetterci di utilizzarla secondo esigenze diversificate nel tempo.

La progettazione della cucina deve tenere conto della flessibilità, deve tradursi in un sistema aperto a varie possibilità di utilizzo e a varie esigenze.

La flessibilità può essere tradotta con un paio di esempi:

• le superfici del piano di lavoro o del tavolo devono sopportare il calore della pentola ma anche essere abbastanza liscie per permettere a tuo figli di disegnare - sotto la tua supervisione - forme geometriche sul quaderno di matematica.
• gli spazi della cucina devono essere funzionali per consentirti di lavorare con tutto quello che serve a portata di mano, ma deve essere altrettanto facile "chiudere tutto", ed avere tutto in ordine, in caso di visite impreviste di amici o parenti.
• il piano di lavoro può trasformarsi in un bancone aperitivi
• il tavolo da pranzo può diventare un tavolo riunioni, o una scrivania per lo smart working

Progetto di una cucina contemporanea in stile classico ideata su misura con un'isola centrale in gres effetto marmo lucido e colonne con ante a telaio interrotte da un vano a giorno con piano d'appoggio e mensole. Clicca qui e vedi l'intera realizzazione

Chiara ha progettato questa cucina per il giovane N. che ha da subito adorato questa proposta ed ha voluto che realizzassimo la sua cucina esattamente così!

Clicca qui per vedere la cucina realizzata:

Cucina su misura e arredamenti ad Arzignano

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Tieni presente che noi siamo una piccola azienda, un team di arredatori. Ci piace trovare una soluzione personalizzata e lavorare con prodotti Made in Italy, stando sempre al passo con le ultime novità, quindi è difficile utilizzare prodotti economici perché diamo una serie di servizi che sono "compresi nel prezzo" tra cui consulenza, progetto, sopralluoghi...

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• possiamo fare pochi lavori in un anno: mediamente una dozzina di "chiavi in mano"
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Questo perché dobbiamo dare la giusta assistenza ai lavori ed ai clienti.

Per questo motivo ti avviso già che se abiti lontano da Vicenza e Verona, le aree dove operiamo, è molto probabile che ti suggerirò qualche altro collega.
 
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