Termocamini ad aria

28/01/2020

Termocamini ad aria o camini a recupero di calore

In questo articolo ti parlerò dei camini come fonte di calore, descrivendoti le caratteristiche dei termocamini recupero di calore e sistema di riscaldamento a convezione. 

 

Le modalità di diffusione del calore

Il calore si propaga con tre differenti sistemi: conduzione, convezione e irraggiamento.

Il caminetto nel suo funzionamento "primitivo" utilizza principalmente l’irraggiamento trasmettendo calore all’ambiente sotto forma di onde elettromagnetiche che si sviluppano attraverso il raggio luminoso del fuoco.

Le radiazioni raggiungono in via retta tutte le direzioni, cedendo calore direttamente all’ambiente e alle pareti del focolare che indirettamente accumulano calore per conduzione.

Questo calore verrà successivamente restituito all’ambiente prevalentemente sotto forma di irraggiamento e più modestamente per convezione.

La convezione ed i termocamini ad aria

La convezione diventa, invece, il principale metodo di distribuzione dell'aria nel caso in cui tu scelga un termocamino ad aria. Questa tecnologia prevede che si realizzi un recupero del calore facendo transitare l'aria dell'ambiente all'interno di una intercapedine che avvolge il vano di combustione. 

L'aria lambisce le pareti dell'intercapedine riscaldate dal focolare e si riscalda contribuendo a distribuire uniformemente il calore nell’ambiente.

Nei moderni caminetti da riscaldamento si accentua il recupero del calore per convezione utilizzando un elettroventilatore che permette di riscaldare più ambienti, oltre a quello in cui viene installato il caminetto.

In questi casi, nella progettazione di un caminetto a recupero di calore è buona norma contenere al minimo la dispersione nell’ambiente in cui viene ubicato, ed ottenere il massimo scambio sul circuito secondario (aria-acqua) interessato al riscaldamento di altri locali o addirittura dell’intera abitazione.

Quanto scalda un camino da il riscaldamento?

I caminetti dotati di sistemi di recupero del calore possono essere definiti delle moderne macchine da riscaldamento poichè oltre a riscaldare l’ambiente dove è presente il caminetto, possono fornire secondo il modello, dalle 5.000 alle 12.000 Kcal/h d’aria calda agli ambienti attigui.

I caminetti generatori di aria calda, possono essere corredati di un ventilatore da 700 a 900 mc/h, che con opportune canalizzazioni inviano l’aria calda a più ambienti fino a riscaldare un intera abitazione di 80 /120 mq.

Come funziona la distribuzione dell'aria calda? 

La distribuzione dell’aria orrizzontale, cioè con immissione dell’aria parallela al soffitto ad una quota di 2,50 m. è normalmente la più usata, poiché assicura la diffusione dell’aria calda nell’ambiente nelle migliori condizioni e senza ostacoli

Questo tipo di distribuzione risulta molto efficace se la canalizzazione è posizionata su una parete interna del fabbricato e le bocchette di immissione dell’aria sono indirizzate verso le pareti esterne più fredde; specie se la ripresa dell’aria è effettuata nella parte inferiore dell’ambiente in modo da rimuovere gli strati più freddi in prossimità del pavimento.

Per il buon rendimento dell’impianto ha grande importanza anche la posizione delle bocchette di mandata, di aspirazione e di transito.

Le bocchette di mandata servono ad immettere l’aria riscaldata nell’ambiente.

Dove posizionare le bocchette? 

E’ consigliabile posizionarle a 20/30 cm. dal soffitto per impedire che l’aria introdotta investa direttemente le persone presenti nel locale, e per permettere al flusso dell’aria di espandersi liberamente, coinvolgendo nel movimento anche l’aria dell’ambiente in modo da mescolarsi gradatamente con essa esenza creare correnti fastidiose dirette verso le persone.

Il getto d’aria deve essere ben diretto in modo che non incontri nel suo percorso pilastri, controsoffitti o travature che infrangendolo irregolarmente potrebbero dar luogo agli inconventienti sopra menzionati.

La dimensione della bocchetta d’aria (sezione libera di passaggio) dovrà essere proporzionata alla potenzialità di calore da fornire e la velocità d’uscita dell’aria calda dovrà variare secondo la geometria del locale.

Bisogna evitare sovratemperature dell’aria immessa (non oltre i 60 ° C) perchè si favorirebbe la stratificazione al soffitto creando l’effetto orecchie rosse per la presenza di aria surriscaldata verso il soffitto e piedi freddi per la presenza di aria fresca a libello del pavimento.

Le griglie di ripresa aria dall’ambiente vanno poste in basso e possibilmente sullo stesso lato in cui venogno sistemate le bocchette di mandata.

Nella pratica dovranno essere previste alla base del caminetto, sufficientemente distante dall’apertura del focolare, quindi, sul lato destro e sinistro del rivestimento o nelle immediate vicinanze.

Le griglie di ripresa devono essere collegate in modo stabile al cassetto porta ventilatore che si trova sotto il piano di fuoco, utilizzando il tubo di alluminio flessibile diam. 14 che viene dato in dotazione.

Delle griglie di transito vanno previste sulle porte interne tra i vari ambienti (se non vengono lasciate aperte le porte) per permettere all’aria calda inviata nelle stanze più lontane di ritornare alla base del caminetto e riprendere il ciclo attraverso il ventilatore ed assicurare in tale maniera una uniforme distribuzione del calore in tutti gli ambienti.

 

RUOLO: Responsabile settore camini e stufe
SEDE: Ferramenta Gambellara

Commenti

Ho un termocamino con ventilatore perla distribuzione di aria calda nell’ambiente. Il telecomando non riesce più ad azionare il ventilatore anche se ho sostituito la pila. Non riesco a capire dove si trova il ventilatore : potete aiutarmi? Grazie

12/10/2021 - Matteo Bellomo

Ciao Matteo,

devi chiamare l'assistenza tecnica dell'azienda che ti ha fornito il termocamino. I produttori sono molti ed ognuno ha diverse tipologie di monoblocco, configurate in modo differente. Impossibile, quindi, darti una risposta.

ciao!

 

12/10/2021 - michele

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