Produzione del gres, aspetti ambientali

02/02/2022

Primi al mondo nella qualità delle piastrelle ceramiche, primi al mondo nel settore dell'impiantistica per produrre ceramica ma anche primi al mondo nell'affrontare e risolvere i problemi ambientali. 

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Grès porcellanato

Pavimenti ed impatto ambientale

Tutti siamo coscienti su quanto sia importante che i nostri acquisti siano rispettosi dell'ambiente. Anche quanto stai per acquistare un pavimento è fondamentale fare una analisi sulla sostenibilità del tuo acquisto, valutandone l'impatto ambientale sia per produrlo sia per smaltirlo a fine vita. Altrettanto importante è valutare la durabilità del pavimento: un pavimento che dura pochi anni diventerà un ingombrante rifiuto che va ad aggiungersi alle tonnellate e tonnellate di rifiuti che ogni anno produciamo.

Non sempre le politiche delle aziende ed il marketing sono attente ai benefici di lungo termine, sia tuoi personali che ambientali. Pensa all'industria automobilistica che, prima in america e poi nel resto del mondo, ha privilegiato le auto di grandi dimensioni. Questo ha determinato elevati consumi di carburante, inquinamento, danni più gravi per i conducenti di auto di minori dimensioni coinvolte in incidenti stradali e maggiori spese di acquisto, manutenzione, riparazione.

Un altro esempio è il settore della ristorazione rapida che offre cibi gustosi, grazie ad insaporitori e salse, e golose bevande zuccherate. Tutto molto attraente nel breve termine ma sappiamo quanti danni provocano diete di questo tipo nel lungo termine. Senza contare la quantità di rifiuti che produciamo quando, con la famiglia o gli amici, mangiamo in un fast food in termini di contenitori "usa e getta".

Oppure pensa all'industria della chimica. Multinazionali che producono detersivi hanno educato generazioni di consumatori ad avere dei bucati "più bianchi del bianco" mettendo in vendita prodotti che, per rispettare questa promessa, inquinano fiumi e laghi e fanno proliferare la crescita di alghe lungo i litorali. O ai produttori di PFAS che con l'obiettivo di rendere impermeabili tessuti e pellami hanno inquinato le falde tra Vicenza e Verona a cui attingono centinaia di acquedotti comunali con il risultato di avere, oggi, decine di migliaia di persone con concentrazioni di pfas nel sangue con conseguenze sulla salute che sapremo solo tra qualche anno.
 

Insomma al tuo bene personale ed al bene del pianeta devi pensarci tu. Non puoi aspettarti che aziende, tantopiù multinazionali, siano sensibili al tuo benessere di lungo periodo o alla sostenibilità di un prodotto rispetto al pianeta. Devi essere attento perchè ogni tua decisione di spesa avrà ripercussioni su di te, sulla tua famiglia e sul pianeta.

Non occorre essere super esperti di pavimenti per comprendere che alcuni prodotti, specie i più economici (laminati, pvc, spc, lvt) hanno dei costi ambientali importanti sia nella produzione che nel futuro smaltimento ed una durata più breve.
E le piastrelle?
 

Le piastrelle in grès (italiane) sono ecologiche? 

L'industria italiana delle piastrelle ceramiche è accreditata di diversi primati: è stata per molti anni la prima al mondo per capacità produttiva, è tuttora la prima come qualità tecnica ed estetica dei prodotti ed è leader anche nel campo della tecnologia e dell'impiantistica. La produzione di piastrelle si è concentrata, in Italia, nel distretto di Sassuolo, comprensorio in cui sono presenti più del 80% dei produttori italiani.

Accanto a questi vi è un altro primato non meno importante e qualificante: l'industria italiana delle piastrelle in ceramica è la prima al mondo ad aver affrontato in modo completo, organico, concreto ed efficace i problemi di impatto ambientale, con interventi mirati e compatibili con le proprie politiche di sviluppo e progettati ed attuati partire dai risultati di attività di ricerca scientifica espressamente sviluppate. 

Molti paesi in via di sviluppo offrono, oggigiorno, piastrelle a costi che sono di gran lunga minori rispetto a quelli italiani. Un esempio sono i produttori Turchi, ma anche quelli Cinesi. Non sono in grado di darti informazioni sulle loro politiche ambientali ma credo sia facile supporre che i bassi costi siano anche correlati ad una altrettanto bassa attenzione all'ambiente.


Piastrelle, Sassuolo e ambiente

Nel paragrafo precedente abbiamo visto come il distretto di Sassuolo, ed in particolare il settore meccano-ceramico, che comprende tutti i produttori di macchinari per la produzione di ceramica, sia stato al centro delle innovazioni tecniche ambientali.
Lo stimolo all'attenzione ambientale è stato l'insorgere di problemi di contaminazione ambientale, sconosciuti ad altri insediamenti meno concentrati in Italia e all'estero, che si sono verificati a Sassuolo proprio per il grande numero di produttori di piastrelle.

Gli impatti ambientali principali della produzione di piastrelle si traducono in:

  • utilizzo di acqua per la macinazione ad umido delle argille
  • consumo di gas per asciugare e atomizzare le particelle di argilla dell'impasto
  • necessità di portare a temperature molto elevate i forni di cottura, con conseguente consumo di gas e produzione di CO2
  • utilizzo di argille feldspati e altri minerali che provengono da cave in europa e nel mondo per realizzare l'impasto
  • scarico in ambiente dell'acqua e dei fumi da combustione


Le attività produttive del distretto, nel corso degli ultimi 50 anni, hanno collaborato sia con gli enti di ricerca, tra questi, in particolare, il Centro Ceramico di Bologna che con le università che con il settore meccano-ceramico. Grazie a questa collaborazione sono stati messi a punto sistemi che hanno permesso la riduzione dell'impatto ambientale del settore.

Ad esempio tutte le aziende del comprensorio di Sassuolo - e molte delle altre aziende italiane - hanno installato già da decine di anni  impianti di depurazione sia delle emissioni gassose che degli scarichi idrici.
Questi investimenti hanno determinato, chiaramente, un aumento dei costi di fabbricazione, ma i risultati sono stati di rilievo pari all'impegno profuso: la riduzione dell'inquinamento si è rivelata efficace ed affidabile e gli effetti positivi sull'ambiente sono manifesti e confermati dai continui monitoraggi predisposti. 

La situazione ambientale del distretto della ceramica si è mantenuta entro limiti accettabili nonostante un progressivo e costante aumento della produzione. 

Lotta all'inquinamento e produzione di piastrelle in ceramica

La lotta contro l'inquinamento da industrie ceramiche fu avviata negli anni '70, in adempimento alle leggi nazionali sull'inquinamento atmosferico promulgate in quel periodo e alle leggi sull'inquinamento idrico e sui rifiuti via via promulgate negli anni successivi, ma soprattutto per rimediare ad una situazione grave e preoccupante di compromissione ambientale proprio nel comprensorio di Sassuolo.

Come abbiamo detto la presenza di un numero elevato di fabbriche provocò danni ambientali anche gravi. Ad esempio una diffusione estesa della fluorosi bovina, problemi di inquinamento delle acque di falda, problemi per i livelli elevatissimi degli scarichi (gassosi, liquidi e solidi). Il tutto venne ricondotto, appunto, all'elevatissima concentrazione di produttori di ceramiche in quella zona. 

La lotta contro l'inquinamento vede l'adozione di rimedi "a valle" del processo, quali la depurazione che permette di raggiungere in pochi anni risultati certamente positivi.
Tra l'altro questo ha consentito all'industria del meccano-ceramico di diventare leader mondiale nella produzione di macchinari per la depurazione connessi all'industria ceramica che, oggi, esportiamo in tutto il mondo.

Ma esaurita la fase a valle ci si chiede come evitare, a monte, le emissioni inquinanti, come ottimizzare il processo produttivo con l'obiettivo di azzerare l'impatto ambientale dei processi di fabbricazione di piastrelle ceramiche per pavimenti e rivestimenti.

Certificazioni ambientali e piastrelle

La continua ricerca in merito alla prevenzione dell'inquinamento industriale intrapresa dal settore dei produttori di ceramica ha consentito ad alcune aziende di potersi fregiare di una certificazione di qualità ecologica. Ad esempio il marchio "ECOLABEL" che è stato istituito con regolamento CEE nel 1993: è un marchio volontario di qualità ecologica. Le finalità di ECOLABEL sono promuovere la produzione e l'uso di prodotti che hanno un minore impatto ambientale durante il ciclo di vita del prodotto; fornire ai consumatori una migliore informazione sull'impatto ambientale dei prodotti; il tutto senza incidere in modo significativo sulle qualità dei prodotti. Un gruppo di lavoro formato tra l'altro da assopiastrelle, ha consentito lo sviluppo del marchio Ecolàbèl per i prodotti ceramici. 


Leggi anche: Il marchio Ecolabel

 

 

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