Pietra di Goya e porfido, una pavimentazione particolare che fa incontrare due materiali naturali.. bello da vedere e un divertimento per i piccoli di casa. In fondo all'articolo il video in cui Viola corre in questo esterno (se volete farvi due risate vi consiglio di guardare il backstage).

Pavimenti esterni ad Arzignano (Vicenza)

Un matrimonio tra... pietre

Se stai pensando di posare dei pavimenti esterni a casa tua, ti invito a leggere questo articolo in cui troverai idee e soluzioni che forse ti ispireranno. Parliamo di una abitazione, nelle colline di Castello di Arzignano (Vicenza), in cui un pavimento esterno in porfido del trentino si sposa con una pietra tibetana. 
Forme irregolari e posa incerta - per il porfido - ritmo regolare e forme geometriche per la pietra di origine lavica che viene estratta nel nord dell'india. 

 

Testo, foto e video

Ti racconterò come è nata questa idea, ti mostrerò alcune foto della realizzazione ed infine potrai gustarti un video in cui la piccola protagonista ci spiega - a modo suo - quali sono le funzioni di un pavimento esterno.

Pavimento in porfido vista dall

 

Una casa accogliente, anche in fase di cantiere

Gentilezza, questa sconosciuta

I clienti sono una coppia simpatica, affiatata, sposati da molti anni, capaci di ascoltare, di accettare consigli e di riflettere assieme. Una cosa che mi ha colpito è stato il loro rispetto per il lavoro altrui che hanno dimostrato collaborando ed impegnandosi a favorire e facilitare le persone che hanno lavorato per la loro casa. E questo ha contribuito al far diventare la loro casa bellissima. 
I nostri artigiani che lavorano a casa loro mi hanno raccontato di come siano stati trattati con gentilezza e questo, in un mondo dove la gentilezza è quasi sparita, fa davvero loro onore. 

 

I clienti migliori sono quelli informati

Quando li ho conosciuti, e nei successivi incontri, sono sempre stati rispettosi, ascoltavano e si informavano. 
I clienti che si informano, che si documentano, che sono curiosi di imparare sono i miei clienti preferiti!
Credo che solo in questo modo si possa capire e apprezzare il lavoro degli altri e fare delle scelte consapevoli e non dettate solo dal prezzo. 

 

Ecco, Franco e Nadia sono così ed hanno tirato fuori il meglio dalle persone che hanno lavorato a casa loro.
Ed i risultati si vedono! 

 

Pavimenti esterni ad Arzignano: quali materiali?

Deve abbinarsi con il basalto

Dopo aver ultimato i pavimenti interni, Franco e Nadia mi parlano degli esterni della loro casa. Desideravano un materiale naturale, ma nello stesso tempo che non  si sporcasse o macchiasse. Il pavimento doveva essere in grado di esaltare le forme della casa ed i colori e materiali utilizzati, in particolare il basalto utilizzato per rivestire alcune porzioni della casa.

 

Paletti e budget

Suggerisco che il disegno a terra - in prossimità del rivestimento in basalto - sia regolare per equilibrare l'irregolarità del rivestimento ad opera incerta. All'interno della casa abbiamo posato una meravigliosa veneziana e dei pavimenti in legno nella zona notte. Questi sono ulteriori elementi da considerare assieme al monito che mi ripetono entrambi: "Andrea, non farci spendere troppo per l'esterno!". 
Insomma budget limitato!! 

 

Il viale carraio in porfido ad Arzignano

Il progetto alla fine prende forma e decidiamo di dividere il pavimento in due zone.
 

Le auto sul porfido 

Nella prima zona decidiamo di utilizzare il porfido ad opera incerta con il quale abbiamo rivestito la zona dedicata alle automobili. Questo per avere un pavimento resistente, abbastanza economico e che non si macchiasse.
Il colore scuro del porfido ci aiuta a non vedere i segni degli pneumatici. 
La posa ad opera incerta è stata scelta sia per motivi economici dovuti all'entità degli spazi da rivestire, sia per fare da contrasto con la forma regolare del resto della pavimentazione.

 

porfido a opera incerta posa materiale negozio Vicenza

Il Tibet nel terrazzo

Se lo spazio dedicato alle automobili ha certe esigenze, quello dedicato alle persone ne ha altre. Una parte del terrazzo verrà coperta da una pompeiana e i proprietari della casa lo useranno per cenare all'aperto nelle serate estive. 

Il terrazzo e gli altri spazi, destinati ad essere vissuti dagli ospiti della casa, sono stati pavimentati con una pietra che viene estratta nel nord dell'india.
Come il porfido si caratterizza per essere antiscivolo e inassorbente ma la superficie è meno aspra ed i toni più chiari e variegati. 
 

pietra per terrazzo esterno Vicenza

 

Come sposare i due diversi materiali

Come combinare due pavimenti per esterno differenti? Ci sono esigenze tecniche (differenti spessori e necessità di interporre un giunto di dilatazione) ed estetiche da affrontare. Il progetto risolve entrambe con una linea sinuosa che accarezza le pavimentazioni e rende più dolce il passaggio da una all'altra. 
 

porfido pietra pavimento esterno materiali Vicenza

Al termine dell'articolo troverai una gallery con le foto del cantiere ed il video che abbiamo realizzato a casa di Franco e Nadia. 

 


Grazie!

Vorrei ringraziare Franco e Nadia per la gentilezza, la cortesia e la simpatia con cui hanno affrontato assieme a noi i tanti piccoli problemi che sorgono durante una ristrutturazione. La serenità e la fiducia che ci hanno dato hanno contribuito non poco al successo nei lavori sia all'interno che all'esterno della loro nuova casa. 
Un abbraccio e buona vita!! 

Pavimentazione esterna a Vicenza - cantiere iniziato

Pavimentazione esterna a Vicenza - lavori ultimati

Pavimentazione esterna a Castello di Arzignano - Vicenza

Backstage del video - pavimentazione esterna a Vicenza

Watch Video divertente in un esterno a Vicenza on YouTube.

La pietra del Tibet

Una quarzite nel nord dell'India

In senso geologico, la quarzite è una roccia metamorfica composta quasi interamente da quarzo, molto compatta e con durezza di circa 7 sulla scala Mohs; deriva dalla trasformazione termica e pressoria di una arenaria ricca in quarzo, con grani che si saldano tra loro in una struttura serrata e non foliata. Questo spiega la resistenza a usura, chimici e gelo e la minima dilatazione termica tipiche delle quarziti vere. 

 

Nomi commerciali

Sul mercato europeo, però, sotto il nome “quarzite indiana” si trovano sia quarziti vere sia arenarie quarzose indiane (es. le note tonalità grigie/verdastre o rosate), con tessitura a spacco naturale, molto apprezzate come pavimenti esterni e bordi piscina per l’aspetto materico e la buona tenuta allo scivolamento. Fornitori e lapidei indicano per la versione “indiana” ottima resistenza a shock termici, acidi e calore, qualità coerenti con una matrice a prevalenza di quarzo. Insomma quando parliamo di “pietra del Tibet" intendiamo un materiale naturale a prevalenza di quarzo, con lavorazione a spacco naturale e ottima resa come pavimentazione esterna di casa.
 

Colori, formati e finitura

Le cromie spaziano dal rosso al marrone, passando per verdi e grigi freddi (ad esempio il “Kandla Grey”). I formati più diffusi per pavimenti esterni sono 200×400, 300×600, 400×600 mm, con spessore 20 mm calibrato o 20/40 mm variabile e coste tranciate; la superficie a spacco garantisce grip naturale.

 

Proprietà tecniche
  • Composizione tipica: ~95% quarzo, mica e altri minerali in tracce → durezza elevata e inerzia termica notevole. (Dati aziendali) In letteratura, la quarzite è infatti tra i lapidei più duri e stabili.
  • Assorbimento d’acqua: basso-moderato a seconda della cava (dato che mi hai fornito: 0,86%). Valori bassi sono positivi per gelo/disgelo.
  • Resistenza al gelo: dichiarata resistente; in Europa la prestazione si verifica con prove EN 12371 a cicli di gelo/disgelo, richieste quando si usa la pietra all’esterno.
  • Scivolosità: la finitura a spacco naturale è tipicamente antiscivolo; la scivolosità si determina con EN 14231 (pendulum test), riferimento utilizzabile anche in capitolato.
  • Resistenza chimica: i lapidei a prevalenza di quarzo sono poco sensibili agli acidi blandi rispetto a marmi e calcari; in ogni caso, all’esterno conviene privilegiare detergenti pH neutro

 

Quali pavimentazioni esterne in pietra del Tibet

Come può essere ambientata la pietra del tibet? quali sono gli spazi più indicati in cui utilizzarla? 

  • Percorsi pedonali, patii, bordi piscina: la texture a spacco è ideale per aree bagnate. Alcune varianti verdi/grigie restano fresche al tatto al sole, grazie all’inerzia termica.
  • Scale esterne e rampe: scegliere selezioni a spacco marcato o lavorazioni con micro-rilievo; prevedere canaline di drenaggio.
  • Facciate e zoccolature: ottima stabilità cromatica e bassa manutenzione rispetto a calcari/ardesie più delicate.

 

 

Come si posa la pietra del Tibet? 

Possiamo identificare tre tipologie di posa per la pietra naturale indiana: 

Su letto di malta piena

  • Si primerizza il retro della lastra con boiacca/malta adesiva o primer specifico per garantire adesione per quanto possibile piena
  • Si stende un letto di malta 40–50 mm e posare con contatto pieno (no punti): giunti da 8–10 mm e prevedere la solita pendenza 1,5–2% necessaria per pavimentazioni esterne.
  • Si fuga con malte drenanti o cementizie additivate. 
     

Posa a secco su stabilizzato/ghiaia (ad esempio camminamenti in giardino)

  • Solo per uso pedonale leggero: sottofondo ben costipato, letto di posa regolare, giunti sabbiati e bordature per stabilità.

Posa a colla su massetto

  • Si utilizza per lastre di spessore regolare e con bordo rettificato.
  • Si realizza un massetto con la pendenza di almeno 1,5–2% pendenza che è obbligatoria per pavimentazioni esterne
  • Si incolla con un collante ad alto spessore (ex Mapei Keraflex Maxi) apposito per esterno

 

La pietra del Tibet va trattata? 

  • Sulla sigillatura (fughe) andrebbe utilizzato impregnante traspirante (non filmogeno) idro/oleorepellente. Va applicato dopo completa asciugatura della posa e prove preliminari su campione per verificare che non vada a cambiare troppo il colore della pietra. Questo aiuta a ridurre l'assorbimento e le macchie.
  • Pulizia ordinaria: acqua e detergenti pH neutro; evita acidi forti o alcalini aggressivi che possono interagire con cementi/fughe o con eventuali componenti ferruginose.
  • Macchie ferruginose: alcune selezioni possono contenere ossidi di ferro → in presenza di aloni ruggine, intervenire con prodotti specifici per pietra naturale (come sempre fare un test locale prima).

 

Quali sono i vantaggi della pietra del tibet? 

  • Elevata durezza e resistenza all’usura → ottima per esterni ad alto calpestio.
  • Antiscivolo naturale con superficie a spacco; verificabile secondo EN 14231.
  • Resistenza a gelo/disgelo e stabilità cromatica nel tempo.
  • Resistenza a prodotti acidi blandi e al calore (bordi piscina, zone BBQ).
  • Estetica materica: palette ampia (grigi, verdi, rossi/marroni) e texture naturali.

 

Quali sono gli svantaggi della pietra del tibet? 

  • Variazioni di spessore e calibro tra lotti e cave → prevedere selezione in cantiere e giunti adeguati (8–10 mm).
  • Porosità: alcune partite (specie su arenarie quarzose) possono assorbire di più → sigillare e curare il drenaggio per limitare aloni/efflorescenze.
  • Disponibilità di tabelle prestazionali: non sempre il produttore fornisce test aggiornati; inserirlo come requisito di capitolato (EN 12371 e EN 14231). 

 

Altre informazioni di sintesi

  • Materiale: quarzite/arenaria quarzosa indiana a spacco naturale, provenienza India.
  • Formati: 200×400 / 300×600 / 400×600 mm; spessore 20 mm calibrato o 20/40 mm.
  • Prestazioni:
    • Antiscivolo secondo EN 14231
    • Gelo/disgelo conforme a EN 12371
    • Assorbimento ≤ valore richiesto dal committente (es. ≤1,5% su prova interna o rapporto di prova).
  • Posa: su letto di malta piena con primerizzazione sul retro, contatto al 100%, pendenza ≥1,5%, giunti 8–10 mm, fughe drenanti.
  • Trattamento: impregnazione idro-oleorepellente traspirante dopo stagionatura dello stucco. 

 

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