Accessibilità in bagno: predisposizione e progetto

Prevedere l'eventualità in fase di progetto
Un bagno ben progettato non è solo una questione estetica, ma anche un atto di lungimiranza. Quando ci troviamo a progettare un bagno moderno, una delle cose a cui dobbiamo pensare - oltre al benessere e alla personalizzazione - è la possibilità che un famigliare si trovi, temporaneamente o in modo permanente, in una condizione di mobilità ridotta.
Può accadere a chiunque: un infortunio, un intervento chirurgico, una gravidanza, l’età avanzata o una disabilità improvvisa possono rendere un bagno “standard” inaccessibile o addirittura pericoloso. Per questo motivo, quando ci troviamo a progettare un bagno assieme agli architetti di Vicenza o agli architetti di Verona prendiamo anche in considerazione la predisposizione degli spazi per una futura accessibilità. 
E lo facciamo anche quando il cliente finale è giovane e non presenta alcuna limitazione, perchè è sufficiente una caviglia slogata per rendere difficile farsi una doccia. 
 

Come predisporre un bagno perchè possa essere adattato ad un famigliare disabile

Predisporre oggi un bagno che possa essere facile da adattare in futuro significa pensare in termini di flessibilità e sicurezza. Non si tratta necessariamente di installare da subito tutti gli accessori, ma di progettare spazi e superfici che consentano una facile integrazione successiva.

 

Ecco alcune linee guida progettuali che andrebbero considerate:

Docce a filo pavimento: eliminare i dislivelli significa garantire accesso sicuro e comodo anche con ausili come sedie a rotelle o deambulatori.

Spazi di manovra adeguati: prevedere almeno 120 cm liberi davanti a lavabo, sanitari e doccia, per consentire la rotazione di una carrozzina.

Porte con luce netta minima di 80 cm: fondamentali per un facile accesso

Pareti rinforzate in prossimità di vaso e doccia, in grado di poter sostenere, in futuro, maniglioni o sedute di sostegno, senza che si rendano necessari interventi invasivi.

Superfici antiscivolo nei punti critici (interno doccia, davanti a lavabo e sanitari), da scegliere già in fase di pavimentazione.

Rubinetteria facilmente manovrabile e preferibilmente termostatica, per evitare scottature.

Questi accorgimenti non compromettono in alcun modo l’estetica dell’ambiente bagno. Al contrario, un bagno ben progettato è quello che sa rimanere elegante e funzionale in ogni fase della vita.

 

Accessori per l’accessibilità: quali sono e a cosa servono

Esiste oggi una vasta gamma di accessori progettati per garantire sicurezza, autonomia e comfort anche a chi presenta disabilità motorie, permanenti o temporanee. 
Ecco un elenco dei principali:

  • Maniglioni di sostegno: fissi o ribaltabili, da installare accanto a vaso, bidet o all’interno della doccia.
  • Sedute doccia: pieghevoli, a parete, fisse o mobili, per permettere la detersione in posizione seduta.
  • Sanitari sospesi o rialzati, che facilitano l’uso da parte di persone con difficoltà di movimento.
  • Lavabi ergonomici: con bacino poco profondo e spazio libero sottostante per accedere con la carrozzina.
  • Specchi inclinabili: facilmente orientabili anche da seduti.
  • Aste di supporto e corrimano: lungo i percorsi interni o nei punti critici del bagno.
  • Wc con doccetta integrata (washlet): sempre più diffusi per motivi igienici e di autonomia.
  • Dispositivi di allarme o chiamata assistenza: importanti nei bagni pubblici, ma utili anche in contesto domestico per persone fragili.
  • Tappeti e superfici antiscivolo certificati, soprattutto in zone umide.

Molti di questi dispositivi sono oggi disponibili in versioni di design, con finiture e materiali che si integrano perfettamente in bagni contemporanei, senza l’aspetto “ospedaliero” dei prodotti di un tempo.

 

Maniglioni di sostegno in bagno: sicurezza, comfort ma anche design

Nel progetto di un bagno inclusivo, i maniglioni di sostegno rappresentano uno degli elementi più importanti per garantire sicurezza, autonomia e facilità di movimento a persone con disabilità motorie, temporanee o permanenti. Questi accessori, tutt’altro che marginali, sono oggi disponibili in una vasta gamma di soluzioni funzionali ed estetiche che permettono di integrare perfettamente accessibilità e stile.

 

disegno di maniglione per disabili in bagno

 

 
Dove installare i maniglioni di sostegno

La loro posizione dipende dalle esigenze specifiche dell’utente, ma esistono alcune disposizioni consigliate dalla normativa e dall’esperienza progettuale:

  • Accanto al vaso WC: per facilitare il trasferimento dalla carrozzina e per rendere più agevole rialzarsi in caso di problemi alle articolazioni delle gambe. Generalmente si prevedono due maniglioni, uno laterale (solitamente ribaltabile) e uno posteriore o opposto, fisso.

  • All’interno della doccia: montati orizzontalmente o a L per offrire un punto di appoggio stabile durante l’ingresso, il lavaggio o l’uscita. Possono essere installati anche accanto a una seduta doccia.

  • In prossimità del lavabo o del bidet: meno frequente ma utile in caso di utenti con grave riduzione della mobilità.

Un buon progetto prevede l’installazione su pareti rinforzate, oppure l’inserimento in fase di cantiere di piastre o strutture portanti nascoste nel muro, che permettano il fissaggio anche in un secondo momento, quando se ne presenterà la necessità.

 

Fissi o ribaltabili: quale scegliere?

I maniglioni si distinguono in:

  • Fissi, montati direttamente a parete, orizzontali, verticali o ad angolo, ideali dove lo spazio lo consente.

  • Ribaltabili, che si alzano e si abbassano a seconda dell’uso. Sono perfetti accanto al WC, in particolare quando è necessario garantire spazio di manovra per una carrozzina o per un assistente.

  • Telescopici o mobili, pensati per esigenze temporanee o per bagni multiutente in contesti domestici.

La scelta dipende dal tipo di utenza e dallo spazio disponibile. È fondamentale, in ogni caso, che la struttura sia solida, certificata, e con portata minima di 120 kg (alcuni modelli superano i 150 kg), nel rispetto delle normative europee EN 12182 e EN ISO 17966.

 

Materiali, finiture e colorazioni

I maniglioni moderni non hanno nulla a che vedere con quelli “ospedalieri” di un tempo. Oggi sono disponibili in:

  • Acciaio inox satinato o lucido, per un’estetica contemporanea e una facile igienizzazione.

  • Alluminio verniciato o plastica tecnica con finitura antiscivolo, ideali in ambienti umidi. Disponibili anche colorate, oltre al solito bianco. 

  • Finiture opache, effetto soft-touch o gommate, per una presa più sicura anche con mani bagnate.

Le colorazioni sono un altro aspetto importante, non solo per ragioni estetiche ma anche funzionali: contrasti cromatici tra maniglione e rivestimento murario aiutano l’utente con difficoltà visive a individuarli facilmente. Si possono scegliere tonalità neutre come bianco, antracite e sabbia, oppure colori d’accento come blu, rosso, verde salvia.

 

Accortezze progettuali
  • Verifica dei supporti murari: mai fissare i maniglioni su cartongesso o pareti leggere senza un’adeguata struttura dietro.

  • Altezza consigliata: tra i 70 e gli 85 cm da terra per l’uso accanto al WC; nella doccia, a seconda della posizione seduta o in piedi.

  • Facilità di pulizia: preferire materiali resistenti alla corrosione e con superfici lisce o trattate per evitare accumulo di sporco.

  • Design coordinato: esistono collezioni che abbinano maniglioni, sedute, dispenser e accessori in una stessa linea stilistica.

 

Accessibilità che non rinuncia all’eleganza

Oggi, progettare un bagno con maniglioni di sostegno non significa più sacrificare l’estetica in nome della funzionalità. Le collezioni più recenti offrono design minimalisti, finiture pregiate e linee pulite, adatte anche ai bagni più raffinati.

Nei nostri negozi di Gambellaraa (VI), Arzignano (VI) e Sommacampagna (VR) puoi scoprire soluzioni su misura, provare diversi modelli e valutare le predisposizioni necessarie in fase di ristrutturazione o nuova costruzione.

Seduta doccia: comfort e sicurezza per tutti, non solo per i disabili

La doccia è uno degli ambienti più delicati del bagno, dove comfort, sicurezza e funzionalità devono convivere in equilibrio perfetto. In questo contesto, la seduta per doccia non è un semplice ausilio, ma un vero elemento di benessere. Pensata per persone con disabilità o mobilità ridotta, si rivela utile anche per anziani, donne in gravidanza, soggetti in fase post-operatoria o semplicemente per chi desidera prendersi cura del proprio corpo in modo più comodo e sicuro.

 

progetto di doccia in piastrelle con seduta in legno
 
Perché scegliere una seduta nella doccia

Sedersi sotto il getto d’acqua permette di lavarsi con calma, senza rischi di scivolamento o perdita di equilibrio. Questo è particolarmente importante per chi:

  • ha problemi di equilibrio o di deambulazione;

  • ha semplicemente una caviglia slogata

  • fatica a rimanere in piedi a lungo;

  • necessita dell’assistenza di un familiare o di un operatore;

  • vuole semplicemente trasformare la doccia in un momento di relax più accessibile.

Oggi, la seduta doccia è diventata parte integrante della progettazione di bagni inclusivi ma anche raffinati, grazie a soluzioni esteticamente curate e coordinate con il resto dell’arredo bagno.

 

Tipologie di sedute: soluzioni per ogni spazio

A seconda delle esigenze e dello spazio disponibile, esistono diverse tipologie:

  • Sedute pieghevoli a parete: si richiudono dopo l’uso per non occupare spazio e permettere l’utilizzo anche a chi preferisce stare in piedi. Possono avere gambe di supporto o essere a sbalzo (con portata certificata).

  • Sedute fisse: particolarmente adatte in contesti in cui l’utente è sempre seduto durante la doccia (es. in presenza di carrozzina da doccia).

  • Sedie mobili o sgabelli da doccia: ideali quando la seduta non può essere fissata alla parete o si desidera un ausilio temporaneo.

  • Sedute integrate nel progetto doccia: vere e proprie panche in muratura rivestite in mosaico o in grès, comunque coordinate con le rimanenti superfici del bagno

 

Materiali e finiture: igiene e design

Le sedute per doccia devono essere:

  • impermeabili e facilmente lavabili, per garantire igiene quotidiana;

  • antiscivolo, grazie a superfici goffrate, gommate o trattate;

  • resistenti all’umidità e alla corrosione, soprattutto quelle in metallo o alluminio;

  • comode: con superficie ergonomica e bordi stondati.

Alcuni modelli prevedono anche imbottiture soft-touch, schienali, braccioli o cinture di sicurezza per utenti fragili o allettati.

Le finiture disponibili spaziano dal bianco classico al grigio antracite, fino a soluzioni più “calde” come beige, sabbia, legno tecnico o rivestimenti personalizzati. Anche in questo caso, design e funzionalità possono coesistere senza compromessi.

 

Accortezze progettuali: sicurezza prima di tutto
  • Pareti rinforzate: le sedute a parete devono essere fissate su supporti portanti. Se si vuole predisporre la parete per una futura installazione occorre predisporre rinforzi già in fase di cantiere.

  • Altezza consigliata: varia tra i 45 e i 50 cm da terra, in base alla statura dell’utente.

  • Portata: le sedute certificate devono sostenere almeno 130 kg, molte superano i 150 kg.

  • Spazio libero di accesso: è importante lasciare spazio sufficiente per l’entrata di una carrozzina o per il movimento agevole di un assistente.

 

Pronta consegna e consulenza nei nostri showroom

Se stai ristrutturando il bagno o progettando un nuovo ambiente doccia, venire a vedere le sedute dal vivo fa la differenza. Nei nostri showroom di Arzignano, Gambellara e Sommacampagna, potrai toccare con mano diverse soluzioni per la seduta doccia, verificare le dimensioni, la robustezza e le finiture. Troverai anche molti modelli in pronta consegna, insieme a una selezione completa di accessori per l’accessibilità curati nel dettaglio, dai maniglioni ai lavabi accessibili.

Chiamaci per fissare un appuntamento e ti aiuteremo a scegliere la soluzione migliore per le tue esigenze, con uno sguardo attento alla qualità, alla sicurezza e – naturalmente – all’estetica.

Sanitari accessibili: comfort e autonomia a partire da WC e lavabo

Quando si parla di bagno accessibile, WC e lavabo sono i due elementi più critici dal punto di vista della fruibilità autonoma. Sono le postazioni nelle quali eventuali difficoltà motorie - anche temporanee - possono incidere profondamente sulla qualità della vita quotidiana. 
È per questo che progettare (o saper riadattare) i sanitari con criteri di ergonomia, sicurezza e funzionalità è fondamentale.
Vediamo che cosa possiamo suggerirti, noi della Fratelli Pellizzari, in questi casi. 

 

progetto di wc per disabili a verona

 

WC rialzato o sedile ergonomico? Le due soluzioni per una seduta più comoda

Uno dei problemi più frequenti per anziani, persone con disabilità o ridotta mobilità è la difficoltà nell’alzarsi da un WC troppo basso
Le soluzioni possono essere due:

1 - WC rialzato per disabili

Si tratta di vasi che hanno un'altezza da terra maggiore rispetto allo standard, generalmente:

  • 47–50 cm anziché i tradizionali 42 cm.

  • Consentono una postura più naturale, riducendo lo sforzo su anche e ginocchia sia nel sedersi che nel rialzarsi.

  • Spesso hanno un design minimal e si trovano in versione a terra o sospesa, per facilitare anche la pulizia sotto il sanitario.

 
2 -  Sedile rialzato per disabili 

Nel caso in cui non si voglia sostituire il WC esistente, è possibile adottare un sedile rialzato da applicare sopra la tazza, con altezze variabili (+5, +10, +15 cm):

  • Si installa rapidamente, è removibile e ideale per utilizzo temporaneo (es. post-operatorio).

  • Alcuni modelli includono braccioli integrati, molto utili per l’alzata.

  • Disponibili in versioni con chiusura rapida, morbidi o con supporto regolabile.

Entrambe le soluzioni possono essere abbinate a maniglioni laterali o ribaltabili, per un uso sicuro e assistito.

 

Lavabi accessibili: funzionalità e leggerezza formale

Il lavabo è spesso trascurato nella progettazione inclusiva, ma è in realtà un punto nevralgico, soprattutto per l’igiene quotidiana e l’autonomia personale. Un lavabo accessibile presenta caratteristiche precise:

  • Altezza regolata tra i 75 e gli 85 cm da terra, con spazio libero sotto per l’avvicinamento della carrozzina.

  • Sifone e scarico incassati nella parete o coperti con protezioni termiche.

  • Bacino poco profondo (max 150 mm) per facilitare l’uso da seduti.

  • Profilo frontale sagomato o concavo, che avvicina il bordo al busto dell’utente.

  • Comando a leva lunga o miscelatore elettronico con sensore di prossimità.

  • Possibilità di piano d’appoggio integrato e specchio inclinabile installato sopra.

Alcuni modelli uniscono estetica e funzionalità con design ultra-minimal, forme fluide e finiture ceramiche di alta gamma. Esistono anche lavabi monoblocco in resina o Corian® che permettono piena integrazione tra bacino, piano e struttura.

 

Design, sicurezza e praticità in pronta consegna

WC, sedili e lavabi accessibili non sono più soluzioni tecniche dall’aspetto spartano. 
Oggi potrai scegliere sanitari con:

  • linee estetiche coordinate,

  • materiali di qualità,

  • soluzioni eleganti integrate con il resto dell’ambiente bagno.

 

Nei nostri showroom di Arzignano, Gambellara e Sommacampagna, puoi trovare una selezione di sanitari per utenti con disabilità o anziani, sia in esposizione sia in pronta consegna, tra cui:

  • sedili rialzati,

  • lavabi ergonomici,

  • rubinetteria accessibile e coordinata.

Siamo a disposizione per consigliarti le soluzioni migliori, aiutarti a progettare predisposizioni future o trovare l’accessorio giusto in caso di esigenza temporanea. Fissa un appuntamento e vieni a trovarci!

Progettare un bagno accessibile: normative, misure e distanze da rispettare

La progettazione di un bagno accessibile non è solo una scelta etica o funzionale: è spesso anche un obbligo normativo, in particolare negli spazi pubblici o aperti al pubblico. Ma anche in ambito residenziale, conoscere le misure corrette e i criteri dimensionali per realizzare un bagno fruibile da persone con disabilità o mobilità ridotta è fondamentale per garantire sicurezza, autonomia e comfort.

Vediamo quindi quali sono le normative di riferimento e le principali distanze da rispettare per progettare (o adattare) un bagno realmente accessibile.

 

progetto con misure per bagno disabili

 

Normativa di riferimento

In Italia, le norme principali che regolano l’accessibilità degli spazi bagno sono:

  • DM 236/1989: “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici”.

  • Legge 13/1989: Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche.

  • Codice dell’Edilizia e Regolamenti Regionali: alcune Regioni (come il Veneto) hanno norme integrative.

  • Norme tecniche UNI EN: per accessori e dispositivi (es. maniglioni, sedute, rubinetterie).

Nel DM 236/89 si distinguono tre livelli di prestazione:

  1. Accessibilità: possibilità per chiunque, anche con disabilità, di accedere all’ambiente e utilizzarne le funzioni principali (es. bagno pubblico).

  2. Visitabilità: possibilità di entrare e usare almeno i servizi igienici, anche se non pienamente accessibili.

  3. Adattabilità: possibilità di rendere il bagno accessibile con semplici modifiche, senza interventi strutturali invasivi (es. in una casa privata).

 

Spazi minimi e aree di manovra

Per permettere l’utilizzo del bagno da parte di utenti in carrozzina, le dimensioni minime consigliate sono:

  • Spazio libero di manovra: almeno 150 cm di diametro per consentire la rotazione completa della carrozzina.

  • Passaggi liberi: porte con luce netta ≥ 75 cm, meglio se scorrevoli o apribili verso l’esterno.

  • Corridoi e percorsi interni: larghezza minima ≥ 90 cm.

 

Altezze e distanze degli apparecchi sanitari

WC

  • Altezza della seduta (vaso + sedile): 45–50 cm da terra.

  • Distanza laterale minima da parete o ostacoli: ≥ 40 cm per lato.

  • Spazio frontale libero: ≥ 100 cm.

  • Maniglione ribaltabile laterale: altezza 80 cm da terra, lunghezza ≥ 60 cm.

     

Lavabo accessibile

  • Altezza del bordo superiore: 80–85 cm da terra.

  • Spazio libero sottostante: almeno 70 cm in altezza, 80 cm in larghezza, 55 cm in profondità.

  • Rubinetteria: leva lunga o sensore, montato lateralmente o frontalmente.

     

Doccia

  • Cabina senza piatto rialzato o con piatto filo pavimento.

  • Spazio doccia: almeno 90 × 90 cm, meglio 100 × 100 cm.

  • Seduta ribaltabile: altezza 45–50 cm da terra, portata ≥ 130 kg.

  • Maniglioni orizzontali: posizionati a 80–85 cm da terra, lunghezza ≥ 60 cm.

Rubinetteria accessibile: funzionalità e design al servizio dell’autonomia

Quando si parla di bagno accessibile, il rubinetto è uno degli elementi che più spesso si sottovaluta, eppure è cruciale per garantire autonomia, comfort e sicurezza. Aprire o chiudere l’acqua non è un gesto scontato per chi ha disabilità motorie, artrite, ridotta forza nelle mani o per chi si trova in carrozzina. Per questo motivo esiste una gamma sempre più ampia di rubinetterie accessibili, pensate per diversi contesti: dal bagno domestico adattato alle esigenze di un familiare con disabilità, fino al bagno pubblico progettato secondo le normative.

 

Progettazione del miscelatore in un bagno disabili

 

Tipologie di rubinetteria per disabili

 

1. Miscelatore a leva lunga

  • La soluzione più semplice e diffusa.

  • La leva, allungata rispetto ai rubinetti standard (fino a 15–20 cm), può essere azionata con minimo sforzo, anche col gomito o con l’avambraccio.

  • Ideale per lavabi in casa, dove si vuole coniugare estetica tradizionale e funzionalità.

Pro: economico, immediato da installare anche su lavabi esistenti.
Attenzione: la leva deve essere ben visibile e manovrabile da seduti.

 

2. Rubinetto elettronico a sensore

  • Attivazione automatica con movimento delle mani sotto il getto.

  • Elimina completamente la necessità di toccare la maniglia.

  • È la soluzione più indicata per bagni pubblici o collettivi (es. ospedali, scuole, centri commerciali), ma sempre più utilizzata anche in casa.

Pro: igienico, privo di manovre fisiche, riduce consumi d’acqua.
Attenzione: va posizionato alla giusta altezza per l’uso da seduti, con sensore affidabile.

 

3. Rubinetto a pedale o a ginocchio

  • Attivazione tramite una leva a pavimento o una placca frontale da spingere con il ginocchio.

  • Permette l’uso senza mani, utile per chi ha protesi o limitazioni degli arti superiori.

  • Presente soprattutto in ambienti pubblici tecnici o ospedalieri.

Pro: igiene totale, robustezza, lunga durata.
Contro: poco estetico, difficile da inserire in contesto domestico.

 

4. Rubinetto con comando remoto (wireless o con pulsante)

  • Soluzioni più avanzate permettono il controllo remoto dell’apertura tramite pulsanti, telecomandi o sistemi domotici.

  • Pensati per utenti con disabilità gravi o ausilio caregiver.

Pro: autonomia per chi ha scarsa mobilità, integrazione con domotica.
Contro: costo più elevato e necessità di predisposizione tecnica.

 

5. Rubinetti termostatici

  • Consentono di impostare con precisione la temperatura dell’acqua, evitando rischi di scottature.

  • Molto utili in ambienti con bambini, anziani o disabilità cognitive.

  • Disponibili per lavabo, doccia e vasca.

Pro: sicurezza, comfort, controllo preciso.
Attenzione: spesso vanno combinati con leve lunghe o sensori.

 

 

Materiali, design e installazione

Oggi le rubinetterie accessibili non hanno nulla da invidiare, in termini di estetica, a quelle tradizionali. Sono disponibili in:

  • Acciaio inox, cromato lucido o satinato.

  • Finiture opache: nero, bianco, nickel spazzolato, champagne.

  • Forme moderne o classiche, facilmente abbinabili ad arredi eleganti o tecnici.

La progettazione deve tenere conto dell’altezza del lavabo (preferibilmente 80–85 cm) e dello spazio libero sottostante, per garantire l’avvicinamento con carrozzina. Il comando del rubinetto (leva o sensore) deve essere raggiungibile anche da seduti, con visuale chiara e senza ostacoli.

 

Rubinetteria accessibile per la casa: piccoli interventi, grandi benefici

In un bagno domestico, spesso basta poco per migliorare la fruibilità:

  • sostituire il rubinetto standard con uno a leva lunga;

  • installare un miscelatore termostatico nella doccia;

  • prevedere una doccetta laterale accanto al WC (anche per igiene intima, vedi articoli futuri).

Questi interventi sono economici, veloci e reversibili, e aumentano il comfort anche per utenti non disabili, come anziani o bambini.

 

 

Nei nostri showroom trovi soluzioni in pronta consegna

Nei nostri punti vendita di Arzignano, Gambellara e Sommacampagna puoi trovare una selezione accurata di rubinetterie accessibili, sia per uso domestico che per bagni pubblici. Alcuni modelli sono disponibili in pronta consegna, ideali per adattamenti rapidi in caso di necessità improvvise.

Ti offriamo consulenza tecnica e di design per aiutarti a scegliere la soluzione migliore, coordinata con i sanitari, i rivestimenti e le esigenze specifiche del progetto.

Aggiungi un commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.

Testo semplice

  • Nessun tag HTML consentito.
  • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.
  • Indirizzi web ed indirizzi e-mail diventano automaticamente dei link.
Dichiaro di aver letto l’informativa ex art. 13 dlg 196/03 e di accettare i termini in essa esposti (dettagli). I dati raccolti a seguito della compilazione del presente modulo possono essere utilizzati per rispondere alle richieste degli utenti. Il messaggio inviato verrà pubblicato secondo le norme stabilite nel regolamento del sito. La compilazione del modulo è facoltativa ma per la pubblicazione è necessario inserire un proprio indirizzo email valido.
Selezionando questa casella autorizzo Fratelli Pellizzari S.P.A. ad utilizzare i dati inseriti per il successivo invio di comunicazioni commerciali e di marketing.