
Il nome "camino" deriva dal latino caminus e dal greco Kàminos che significava forno o fornello. Inizialmente il termine si attribuiva al condotto verticale che aveva il compito di disperdere in aria i prodotti della combustione. In epoche più recenti il termine andava ad identificare il focolare che ospita il fuoco. Fin dall'architettura greca e romana il camino vena costruito all'interno di abitazioni ed ubicato al centro della sala principale con un'apertura sul soffitto per la fuoriuscita dei fumi.
Dal secolo XIII si iniziò a diffondere l'usanza di accostarlo alle pareti secondo tre tipologie diverse:
- aggettante
- interamente incassato nello spessore del muro (e detto quindi caminetto)
- o semincassato
Dal XIV e fino al XIX secolo l'uso del camino si è diffuso non solo come fonte di riscaldamento ma anche come elemento ornamentale: dal rinascimento i camini assunsero forme molto varie e riccamente decorate e vennero collocati in ogni ambiente delle abitazioni di ceto medio-alto. Nell'architettura contemporanea il camino ha un ruolo sia decorativo che come forma di riscaldamento in affiancamento ai tradizionali termosifoni o impianti a pavimento.
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