Santiago Calatrava, architetto

24/04/2024

"Volevo studiare arte"

 

Ispirato da Le Corbusier

«Al principio volevo studiare arte», ricorda Santiago Calatrava, «poi un giorno a Valencia, in una cartoleria, notai un libricino dai bellissimi colori, con ellissi gialle e arancioni su uno sfondo blu, e lo comprai immediatamente.
Era un libro su Le Corbusier, e le sue opere per me furono una vera rivelazione. Osservando le immagini dei corpi scala di calcestruzzo dell'Unité d'Habitation, rimasi colpito dal suo straordinario senso della forma. La pubblicazione intendeva illustrare l'aspetto artistico delle produzioni del progettista. In conseguenza di questo acquisto, mi iscrissi alla scuola di architettura».

 

La formazione in Francia

Nato nel 1951 nei pressi di Valencia, Calatrava compie gli studi primari e secondari nella città natale e, a partire dal 1959, frequenta anche la Scuola d'Arte e Mestieri, dove inizia l'apprendimento tradizionale di disegno e pittura.
A 13 anni la sua famiglia, grazie alla recente apertura delle frontiere della Spagna franchista, riesce a mandario in Francia come studente scambista. Terminata la scuola secondaria a Valencia, si reca a Parigi per frequentare l'École des Beaux-Arts, ma giunge qui nel 1968, nel mezzo delle rivolte studentesche. Ritorna a Valencia e, sedotto da un libricino colorato, si iscrive all'Escuela Técnica Superior de Arquitectura, dove ottiene la laurea d'architettura con una tesi riguardante studi di urbanistica.

 

Oltre ad architetto diventa Ingegnere

Anziché considerare terminata la sua preparazione, Calatrava decide di continuare gli studi. Attratto dal rigore matematico che percepiva in alcune opere architettoniche del passato, e colto dalla sensazione di non aver ancora individuato un futuro indirizzo professionale ben definito, decide di intraprendere gli studi post-laurea di ingegneria civile e, nel 1975, si iscrive all'ETH (Istituto Politecnico Federale) di Zurigo consequendo il dottorato nel 1981.

 

Il matrimonio e la vita a Zurigo

Tale decisione ha cambiato la sua vita sotto diversi aspetti: è durante questo periodo che conosce e sposa Robertina Marangoni, che all'epoca studiava giurisprudenza a Zurigo. Anche dal punto di vista professionale, le caratteristiche fondamentali dell'attività attuale di Santiago Calatrava hanno le loro radici a Zurigo. Come afferma lui stesso, il desiderio di ricominciare tutto da capo era per me estremamente forte. Ero deciso ad accantonare tutte le mie esperienze provie degli studi di architettura per imparare a disegnare o a pensare come un ingegnere.

 

Le forme degli edifici, la gravità e le emozioni

Ero affascinato dal concetto della gravità e risoluto nella sensazione che fosso necessario operare attraverso forme semplici, Si può dire che la mia predilezione per la semplicità, nel campo dell'ingegneria, deriva in parte dalle osservazioni delle opere dell'ingegnere svizzero Robert Maillart.

Attraverso forme semplici ha dimostrato che è possibile creare un contenuto forte e dar luogo a una reazione emotiva. Attraverso la combinazione adeguata di forza e massa si possono suscitare emozioni».

Il precoce interesse di Calatrava per l'arte e il sentimento estetico che lo spinse a comprare il piccolo libro su Le Corbusier rimarranno elementi sempre presenti nelle sue opere e contribuiranno a farne una figura unica nel mondo dell'architettura contemporanea. «In scultura», afferma l'architetto, «ho utilizzato sfere e cubi, forme semplici collegate spesso alle mie conoscenze di ingegneria.

 

Una scultura a Malmö

È una scultura che ha dato vita al fantastico Turning Torso (Malmö, Svezia, 1999-2004). L'edificio rappresenta un torso umano stilizzato, in un movimento di rotazione. L'unicità dell'edificio è proprio nella sua particolare morfologia, ottenuta ruotando i singoli piani pentagonali di 1,66° ciascuno, per raccordarli con prospetti esterni scanditi da nove moduli che seguono il caratteristico andamento torsionale a spirale, fino a completare una torsione di 90°.
A proposito del rapporto tra scultura e architettura, Calatrava scrive:

«L'architettura e la scultura sono due fiumi in cui scorrono le stesse acque. Se consideriamo la scultura come espressione plastica emancipata e l'architettura come espressione plastica soggetta a una funzione, e all'ovvia nozione di scala umana (attraverso la funzione), la scultura, ignorando la funzione e libera da problematiche mondane di utilizzo, è superiore all'architettura come espressione pura. Ma attraverso il suo rapporto con le dimensioni umane e il contesto, mediante la sua penetrabilità e interiorità, l'architettura domina la scultura in queste aree specifiche».

 

Arte come fonte di architetture

Calatrava arriva al punto di suggerire che l'arte debba essere considerata come una fonte di idee per l'architettura. «Perché realizzo disegni di figure umane? L'artista o l'architetto può inviare il suo messaggio attraverso il tempo mediante la stessa forza delle forme e delle ombre.
Rodin ha scritto: "L'armonia dei corpi viventi è il risultato del controbllanciarsi di masso in movimento: la Cattedrale è costruita sull'esempio di corpi viventi".
Calatrava segue le orme del suo Maestro Le Corbusier che ha scritto:

"architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi assemblati sotto la luce".



 

Auditorium Adan Martin, Santiago Calatrava

Santiago Calatrava, World Trade Center Ocolus, New York

Santiago Calatrava, Città delle arti e della scienza, Valencia

La stazione di Lisbona Oriente

Stazione di Calatrava a Reggio Emilia

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