Detrazione IRPEF 50% sulle ristrutturazioni

Detrazione del 50%: come funziona?
Scopri la convenienza dei bonus 50%, evita gli ostacoli posti dalla norma e come funzionava lo sconto in fattura (vietato dal 16 febbraio 2023) per ristrutturare la tua abitazione, il tuo bagno o per cambiare i pavimenti di casa tua.

Ristrutturazioni casa: bonus 50%

Ristrutturazioni ed agevolazioni fiscali: il 50%

Alcune premesse: 

a) CHI? : la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni è prevista come "detrazione IRPEF" e vale quindi solo per le persone fisiche;

b) QUANTO?: attualmente è prevista nella misura “straordinaria” del 50% delle spese sostenute comprensive di Iva;


c) QUANDO?: Attualmente sappiamo che è stata pro­rogata fino al 31.12.2024. Alla scadenza, ed in caso di mancata proroga si torna alla misura "ordinaria" e cioè al 36%.

d) COSA?: Immobili abitativi, quindi non immobili strumentali (aziende) o immobili merce (immobiliari o imprese di costruzione).

e) MAX?: Inoltre, attualmente, è stato fissato il limite massimo di spesa a96.000 per singola unità im­mobiliare abitativa, anziché i € 48.000 previsti in origine. Anche il limite massimo potrebbe variare alla scadenza della proroga.


f) NO SCONTO IN FATTURA: Dal 2020 questa agevolazione poteva essere ceduta, sia al fornitore che fa i lavori (e prendeva il nome di "sconto in fattura"), sia a banche, assicurazioni o altri enti e società. A Gennaio 2022 il Governo ha temporaneamente bloccato la possibilità di cedere il credito a causa delle troppe frodi, poi ha dato la possibilità di cedere fino a 3 volte il credito ed infine a con decreto del 16 Febbraio 2023 ha definitivamente vietato la concessione dello sconto in fattura. Si ritorna, quindi, al regime "tradizionale" che prevede la sola possibilità di scalare in 10 anni il 50% dai propri redditi.


g) OBBLIGHI?: Da Gennaio 2022 lo sconto in fattura e la cessione erano assoggettate ad asseverazione prezzi e a visto di conformità del commercialista. Questi due obblighi non valgono per operazioni di importo inferiore ai 10.000 euro o per attività edilizia libera. Dal momento che lo sconto in fattura è decaduto anche questo obbligo non sussiste più.

h) BUROCRAZIA?: Per fruire della detrazione il pagamento deve avvenire mediante bonifico bancario o postale specifico che permetta di effettuare la ritenuta fiscale dell'8% a carico del beneficiario (impresa che fa i lavori). Tale detrazione salirà all'11% dal 01/03/2024 e, come detto, ricade sull'impresa, non sul cliente finale.
 

Quindi, in sintesi: la misura riguarda le persone fisiche che possono detrarre dall'irpef il 50% di quanto spendono per una ristrutturazione, vale fino al 31/12/2024 e fino alla cifra massima di 96.000 per unità immobiliare. Tale detrazione può essere oggi usufruita solamente da chi fa i lavori e non può essere ceduta a terzi.

Vedremo ora nel dettaglio come funziona questa legge 

Indice degli argomenti:

 

Ristrutturazione attico a Vicenza con bonus 50%

Siamo in un attico a Vicenza: il cliente ci ha commissionato la ristrutturazione completa di casa sua, dove ha goduto della detrazione del 50%.

Curioso del risultato finale? Clicca qui:  Ristrutturazione attico a Vicenza

Termini generali dell'agevolazione 50% ristrutturazioni

Soggetto della detrazione: ribadiamo che l’age­volazione spetta alle sole persone fi­siche ed è quindi applicabile esclusi­vamente all’IRPEF e al periodo di im­posta di effettivo pagamento dei la­vori a prescindere dal periodo di ef­fettuazione degli interventi e dalla data di emissione delle relative fattu­re. Quindi non spetta alle aziende.

Percentuale di detrazione: come anzidetto rimarrà al 50% quantomeno al 31/12/2024

Limite massimo di costo agevo­labile: per gli interventi pagati en­tro il 31/12/2024 il limite è fissato a € 96.000 per ogni singola unità immo­biliare incluse le relative pertinenze. Se la tua abitazione è formata da due distinte unità catastali potrai utilizzare un doppio massimale.

Appartamento ristrutturato a Vicenza con detrazione del 50%

Un appartamento nel centro di Arzignano, un ragazzo giovane desideroso di ristrutturarlo totalmente: siamo riusciti a soddisfare ogni sua aspettativa ed inoltre ha potuto godere della detrazione del 50% sulle spese sostenute.

Guarda qui tutte le fasi che hanno portato al risultato finale: Cucina su misura ed arredamenti ad Arzignano

50% su ristrutturazioni: soggetti ed interventi

Nell'ipotesi di più soggetti aventi diritto alla detrazione (comproprietari ecc.):

  • il limite di spesa di € 96.000 va riparti­to tra gli stessi;
  • la detrazione spetta in base a quan­to effettivamente corrisposto indipen­dentemente dalla percentuale di pos­sesso dell’unità immobiliare: se due persone sono comproprietarie al 50% dell’immobile, ma una sola di queste sostiene il costo della ristrutturazione, la detrazione spetta unicamente a ta­le persona;
  • la detrazione spetta per ciascun inter­vento agevolato unitariamente consi­derato.

Nello stesso periodo di imposta è quindi possibile eseguire più interven­ti di ristrutturazione indipendenti l’uno dall'altro e beneficiare della detrazione fiscale su ognuno di essi.

 

Non solo al proprietario!

La detrazione spetta a chi sostiene il costo della ristrutturazione, ne hanno diritto proprietari e relativi familiari purché conviventi, nudi proprietari, titolari di diritti di uso, usufrutto o abitazione, inquilini, comodatari, ed altri eventuali utilizzatori dell'immobile.

La cessazione dell’affitto non fa venire meno il diritto alla detrazione in capo all’inquilino (o al comodatario).

Bonifico per detrazione 50%

Per poter godere della detrazione del 50% il pagamento delle fatture deve avvenire a mezzo di bonifico bancario(o postale) specificamente identificato "per ristrutturazione" (di solito c'è un flag da vistare se lo fai home banking mentre se lo fai allo sportello va richiesto al cassiere che sia un "bonifico ristrutturazione").

 

La ritenuta fiscale

Questo bonifico specifico permette allo stato di effettuare una ritenuta fiscale dell'8% (che salirà all'11% a partire dal 1° di marzo 2024) . Che cosa significa? che se tu mandi un bonifico di 1.000 euro all'impresa che ha eseguito i lavori riceverà una cifra ridotta. La riduzione (8% che diventerà 11%) è un "anticipo sulle imposte" che lo stato si prende, dal bonifico dei lavori ma di questo tu non devi preoccuparti, è, come detto, un onere che ricade sull'impresa che fa i lavori.

 
I dati da indicare nel bonifico

Utilizzando il "bonifico ristrutturazione" vengono evidenziati, oltre ai soliti dati dei bonifici, anche la giusta causale del versamento, i riferimenti normativi della detrazione e - molto importanti -  il codice fiscale del beneficiario della detrazione (che può essere anche diverso dall'ordinante il bonifico), il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato, cioè dell'impresa che riceve il tuo pagamento.

 

E se non faccio il bonifico giusto?

Nel caso di errore, cioè nel caso in cui il cliente non esegua correttamente l'adempimento, la detrazione può comunque spettare, ma si il contribuente dovrà esibire un'autocertificazione dell'impresa esecutrice dei lavori, che attesti di avere contabilizzato i corrispettivi ricevuti. In sostanza l'errore si sana chiedendo all'impresa che ti ha eseguito i lavori di dichiarare che il bonifico è stato ricevuto e contabilizzato.

 

Conserva fattura e bonifici in originale

Le copie dei bonifici, come delle fatture, vanno conservate per dimostrare la corretta spettanza del bonus in caso di controllo fiscale.

 

Quando parte il diritto alla detrazione?

La detrazione compete a partire dal periodo d'imposta, cioè dall'anno solare, in cui le spese sono sostenute, in applicazione del cosiddetto principio di cassa. Rileva in proposito la data del bonifico. Se, quindi, i lavori sono stati eseguiti e fatturati a dicembre di un anno, ma il bonifico viene fatto a gennaio dell'anno successivo, per la detrazione si considera la data del bonifico e non quella della fattura.

 

Ristrutturazione di un bagno a San Bonifacio, 50% di bonus

I clienti avevano la necessità di rimodernare il loro bagno di casa e dopo essersi innamorati dei materiali che avrebbero composto l'arredamento e del progetto di Greta, ci hanno chiesto se era possibile usufruire delle detrazioni del 50% sull'importo speso: certo che si!

Detto, fatto! Bagno demolito, rivestito ed arredato: Bagno chiavi in mano a San Bonifacio

Ristrutturazione 50%: se a cavallo di più esercizi?

Nel caso in cui gli interventi consistano nel completamento di un lavoro iniziato l’anno precedente, sempre in riferimento alla medesima unità abitativa,  ai fini della determinazione del limite massimo delle detraibili occorre tenere conto delle spese sostenute e portate in detrazione negli anni pregressi fino al totale massimo sopra specificato.

La detrazione segue il principio di cassa per cui faranno fede le date dei bonifici.


Ristrutturazione 50%: in caso di morte del soggetto? 

Nel caso di morte del titolare il diritto alla detrazione si trasmette all’erede che ha ereditato il bene oggetto di ristrutturazione.

Ristrutturare casa a Sarego con le agevolazioni del 50%

Una giovane coppia doveva trasformare un appartamento nel loro nido d'amore, si sono affidati alla nostra Greta e con lei hanno progettato la demolizione dei due piccoli bagni esistenti per realizzarne uno più grande e moderno.

Non solo hanno realizzato la casa dei loro sogni, ma hanno anche potuto accedere alle detrazioni del 50%: Ristrutturare casa a Sarego

Quali fabbricati sono agevolabili al 50%?

Sono detraibili le spese sostenute per ristrutturare edifici residenziali di qualunque categoria catastale, anche rurali, e loro pertinenze (cantine, garages, soffitte).
Sono esclusi gli edifici a destinazione industriale, produttive, commerciale e direzionale.

Quali interventi sono agevolabili al 50%?

Vediamo ora quali sono gli interventi sugli immobili per i quali spetta la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni.

a) Interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali per tutte le opere di manutenzio­ne ordinaria e straordinaria, re­stauro e risanamento conser­vativo, ristrutturazione edilizia.
Notare che nel caso di parti comuni di condomini vale anche la manutenzione ordinaria mentre in tutti gli altri casi occorre essere in presenza di manutenzione straordinaria.

b) interventi sulle singole unità immobiliari residenziali e relati­ve pertinenze solo per le ope­re di manutenzione straordi­naria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Ribadiamo che in questo caso è espressamente esclusa, quindi, la manutenzione ordinaria;

c) l’acquisto o realizzazione di box o posti auto pertinenziali: la detrazione compete con ri­ferimento alle spese sostenute per la realizzazione o acquisto;

d) Interventi necessari alla rico­struzione o al ripristino dell’Im­mobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, sempre ché sia stato dichiarato lo sta­to di emergenza;

e) interventi finalizzati all’elimi­nazione delle barriere archi­tettoniche, aventi ad ogget­to ascensori e montacarichi e realizzazione di ogni strumen­to che, attraverso la comuni­cazione, la robotica e ogni al­tro mezzo di tecnologia più avanzata, sia adatto a favori­re la mobilità interna ed ester­na all’abitazione per le perso­ne portatrici di handicap;

f) interventi relativi all'adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di at­ti illeciti da parte di terzi (raffor­zamento, sostituzione o istal­lazione di cancellate, recin­zioni murarie, grate alle fine­stre, porte blindate o rinforza­te, casseforti, vetri antisfonda­mento, ecc.);

g) interventi relativi alla realizza­zione di opere finalizzate al­la cablatura degli edifici ed al contenimento dell’inquina­mento acustico;

h) interventi relativi alla realiz­zazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare ri­guardo all’Installazione di Im­pianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia.

i) Interventi di bonifica dall’a­mianto e di esecuzione di ope­re volte ad evitare gli Infortuni domestici (ad esempio: sostituzione dei tu­bi del gas, riparazione dell’Im­pianto elettrico, istallazione del corrimano, installazione di ap­parecchi di rilevazione di pre­senza di gas, ecc.).

 

Insomma gli interventi agevolati consistono tipicamente in quelli di manutenzione straordinaria per le singole unità immobiliari e di manutenzione ordinaria e straordinaria, se effettuati sulle parti comuni dei condomini. Sono agevolati anche gli interventi "più pesanti" di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia dell'intero edificio.

Per quanto concerne gli interventi condominiali occorre distinguere se il condominio è prevalentemente residenziale (con superficie complessiva delle unità residenziali comprese nell'edificio superiore al 50% o meno, risultando ammessi alla detrazione, nel primo caso, anche i non proprietari (o i detentori) delle unità non residenziali; nel secondo caso solo quelli delle unità abitative.

Detrazione 50%: distinguere manutenzione ordinaria e straordinaria

Se hai una abitazione singola è molto importante distinguere tra manutenzione ordinaria e straordinaria perchè la prima non ti da diritto all'agevolazione mentre la seconda si.

 

Serve un tecnico competente

Dovrai affidarti ad un bravo tecnico (qui trovi i migliori architetti di Vicenza ed i migliori architetti di Verona) che ti aiuterà a compilare la dichiarazione da presentare in Comune in cui andrai ad indicare il tipo di lavori da svolgere e dichiarerai se si tratta di manutenzione ordinaria oppure straordinaria, come di seguito andremo ad esemplificare.
Nell'ultimo paragrafo ti mettiamo alcuni esempi per farti capire come lo stesso identico intervento potrebbe ricadere in una categoria oppure in un'altra a seconda della situazione in cui ti trovi a doverlo effettuare.

 

Che cosa è manutenzione ordinaria

Per manutenzione ordinaria si intendono le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle che mantengono efficienti o integrano gli impianti esistenti: ad esempio la tinteggiatura, il rifacimento di rivestimenti, pavimentazioni, coperture (senza modifiche ai materiali), recinzioni; la riparazione di impianti (idraulico, di smaltimento acque, e così via) anche con sostituzione di elementi; la sostituzione di infissi esterni e serramenti senza modifica della tipologia di infisso.

 

Che cosa è, invece, manutenzione straordinaria

Rientrano, invece, nella manutenzione straordinaria le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici (purché non vi sia alterazione dei volumi e delle superfici del fabbricato) e per realizzare/integrare i servizi tecnologici: per esempio, la sostituzione degli infissi esterni e serramenti con modifica di materiali o tipologie; la sostituzione della caldaia; la realizzazione di centrali termiche, di ascensori, di reti fognarie (fino alla rete pubblica), di recinzioni, muri di cinta e cancellate; il rifacimento di scale e rampe.

 

Esempi di manutenzione ordinaria che diventa straordinaria

Il rifacimento del rivestimento in piastrelle di un bagno è un intervento di manutenzione ordinaria... a meno che non vengano rifatte anche le tubazioni dell'impianto idrico sanitario. Per esempio se viene deciso di sostituire la vasca con una doccia sarà necessario apportare una modifica all'impianto idraulico, integrando le tubazioni necessarie per la doccia. Questo intervento consentirà di avere la detrazione del 50% anche sul rifacimento del rivestimento del bagno.

Il rifacimento di una pavimentazione esterna è un intervento di manutenzione ordinaria a meno che l'intervento non sia reso necessario dalla messa in opera di tubazioni e griglie per la raccolta ed il deflusso dell'acqua o per il passaggio di tubazioni sotto al pavimento. In quel caso non si tratta di un semplice "rifacimento della pavimentazione" ma di una opera di manutenzione straordinaria.

Bagno chiavi in mano ad Altissimo ristrutturato grazie al bonus!

Siamo ad Altissimo in un'abitazione in mezzo al verde dove Ilaria si è occupata di un bagno chiavi in mano, una ristrutturazione che ha permesso ai clienti di ottenere la detrazione del 50%.

Clicca qui se vuoi scoprire di più su questo progetto: Bagno chiavi in mano ad Altissimo

Ristrutturazione e bonus 50% con demolizione e ricostruzione

Con la risposta n. 150 del 21 Maggio 2019 l'agenzia delle Entrate conferma che la detrazione del 50% - in caso di ristrutturazione mediante demolizione e ricostruzione - spetta solo nel caso di "fedele ricostruzione" nel rispetto della volumetria dell'edificio pre-esistente.
Conseguentemente nel caso di demolizione e ricostruzione con ampliamento della volumetria la detrazione non spetta in quanto l'intervento, nel suo complesso, si configura come una "nuova costruzione".  

 

Ristrutturazione ex monastero a Vicenza con detrazione del 50% dei costi

Siamo a Vicenza, in un ex monastero che ha trovato una nuova luce con questa ristrutturazione: i clienti hanno voluto arredare la loro casa con uno stile industrial, un pavimento in legno e delle finiture opache.

Clicca qui per vedere tutti i dettagli: Casa ristrutturata a Vicenza

Ristrutturazione con ampliamento e 50%

Nel caso di ristrutturazione e contemporaneo ampliamento la detrazione spetterà solamente per i lavori riferibili alla parte ristrutturata mentre non spettano per le fatture della porzione di immobile aggiunta all'esistente. 

Sulla porzione di ampliamento ti spetterà, però, l'iva agevolata al 4% anziché al 10%. 

 

Detrazione 50% su ristrutturazioni e modalità di pagamento

Come è ormai noto il pagamento delle fatture su cui si vuole ottenere la detrazione del 50% dovrà avvenire mediante "bonifico parlante", cioè un bonifico che contenga alcuni requisiti fondamentali:

  • il primo elemento fondamentale deve essere riportato nella causale del bonifico e riguarda il  riferimento normativo. Occorre citare l’articolo 16-bis del d.P.R. 917/1986 o la legge n. 449/1997.
  • il secondo è il numero e la data della fattura che si intende pagare, da citare sempre nella causale.
  • l'ordinante  del bonifico deve essere lo stesso intestatario delle fatture e soggetto che intende accedere alle detrazioni
  • va indicato il  codice fiscale  dell'ordinante
  • va indicato il codice fiscale o la partita iva del beneficiario (cioè del fornitore che vogliamo pagare)

Se vai in banca e spieghi di dover fare un bonifico per la ristrutturazione gli addetti allo sportello ormai sanno che devono compilare una distinta specifica e ti chiederanno i dati di cui sopra.
Se preferisci fare il bonifico mediante home banking cerca, all'interno della app o della webpage, la voce di menù "bonifico per ristrutturazioni" oppure "bonifico per detrazioni 50%" e compila quella pagina. Se per errore effettui, invece, un bonifico ordinario chiedi al tuo fornitore la restituzione e rifai un bonifico-ristrutturazione corretto.

Come posso dare un acconto al fornitore se non ho ancora presentato la CILA?

Il fatto che un cliente debba dare un acconto per bloccare il prezzo e prenotarsi un artigiano, magari qualche mese prima di poter presentare una SCIA oppure una CILA in Comune è piuttosto normale. In questi casi talvolta c'è la convinzione di non poter dare l'acconto e di dover aspettare prima che il proprio progettista abbia presentato i documenti necessari presso l'ufficio tecnico del proprio Comune. Ma tale convinzione è infondata.

Il  cliente potrà senza problemi inviare un acconto  mediante bonifico parlante, di cui abbiamo già spiegato le modalità di compilazione, citando la fattura di acconto emessa dal fornitore.

Attenzione! I documenti di consegna e la fattura del lavoro, invece, dovranno essere emessi solamente dopo avere ottenuto le autorizzazioni comunali o aver presentato la CILA. La data del DDT dovrà essere, quindi, successiva alla data dei documenti comunali.

In caso di sconto in fattura (lo vedremo nei prossimi paragrafi) occorrerà stornare, nella fattura dei lavori, l'acconto iniziale del cliente.

Bonus del 50% e bagno ristrutturato ad Albettone

Bagno ristrutturato chiavi in mano ad Albettone, Vicenza. Richieste particolari del cliente e diversi materiali utilizzati e combinati nella stessa stanza, hanno consentito un risultato unico. 

Grazie alle detrazioni 50% il cliente ha potuto realizzare il bagno dei sogni: Bagno chiavi in mano ad Albettone

Ristrutturazioni, 50% e cessione del credito 

È possibile cedere il 50%? Cioè è possibile cedere a terzi il credito di imposta maturato e che ci da diritto di scalare dalle nostre tasse il 50% di quanto speso? 

No, non è possibile.

La cessione e lo sconto in fattura sono vietati con decreto del 16 febbraio 2023.

Banche ed assicurazioni, prima, si proponevano come acquirenti di crediti attualizzandoti il valore, cioè dandoti immediatamente (tutti, "maledetti" e subito) una buona parte del tuo credito. 

Quanto veniva corrisposto per il bonus 50%? Chiaramente non tutto il 50% ma circa il 38%.
La banca, infatti, doveva aspettare 10 anni per veder maturare il credito che gli cedi, mentre tu incasserai subito l'ammontare. 

Lo sconto in fattura

Dal primo gennaio 2022 per poter cedere il proprio bonus 50% alla banca oppure al tuo fornitore (in questo caso si parla impropriamente di "sconto in fattura") erano necessari due documenti:

  • asseverazione dei prezzi da parte di un tecnico abilitato (geometra, architetto, ingegnere, termotecnico...)
  • visto di conformità del commercialista

Questi documenti non sono obbligatori nel caso di "tradizionale" mantenimento del bonus in capo al soggetto che ha sostenuto la spesa e detrazione decennale del bonus.

 

 

Abitazione ristrutturata a Vicenza con agevolazione del 50%

Un'abitazione che abbiamo rimodernato a Vicenza, una ristrutturazione chiavi in mano che abbiamo avuto il piacere di seguire passo a passo con questi clienti che ci hanno richiesto di aiutarli anche ad accedere alle detrazioni del 50%

Scopri finiture ed arredamenti scelti: Ristrutturare casa a Vicenza

Ristrutturazioni, 50% e sconto in fattura

Sconto in fattura su interventi di ristrutturazione bagno ed altre

Voi alla Pellizzari, fate lo sconto in fattura sulle ristrutturazioni al 50%? Cioè: se io vi commissiono la ristrutturazione di bagni a Vicenza e spendo 20.000 euro, voi mi applicate direttamente lo sconto in fattura? 

No, non lo facciamo. Lo sconto in fattura è vietato dal 16 febbraio 2023.

Detrazione del 50% per i costi della ristrutturazione completa di questa casa

Un'abitazione singola da ristrutturare, finiture moderne ed accoglienti da progettare e la richiesta dei clienti di ristrutturare ottenendo il 50% di detrazione su quanto speso.

Clicca qui per scoprire di più su questo progetto: Ristrutturazione a Montecchio: una cucina su misura

Bonus 50%: quali documenti?

Questa la lista dei documenti che ti consigliamo di produrre e conservare e che saranno preziosi in caso di controlli da parte dell'agenzia delle entrate su Bonus 50%:

  • Visura catastale della e/o delle unità immobiliari;
  • Pratica edilizia presentata in comune

  • Se obbligatori grafici di progetto edilizio e/o strutturale,

  • Se obbligatoria relazione ex L.10/91, altri allegati e informazioni previsti dal caso

  • Dichiarazione di conformità edilizia e catastale,

  • Dichiarazione di non sussistenza vincoli urbanistici edilizi

  • Foto immobile pre intervento e post intervento (dettaglio dei particolari oggetti di intervento)

  • Scheda/e tecnica/che degli impianti se è stata realizzata la sostituzione  (ad esempio: nuovo generatore di calore, impianto solare termico, impianto fotovoltaico, sistemi di accumulo)

  • Se previste comunicazione di inizio lavori con allegati (o comunicazione ASL) o dichiarazione sostitutiva di atto notorio

Alla fine dei lavori:

  • Scheda descrittiva dell'intervento con Dichiarazione del professionista attestante il completamento delle opere

  • Preventivi e/o Computi metrici aggiornati con riepilogo delle tipologie di intervento ammesse alle detrazioni fiscali,

  • Relazione fotografica a supporto,

  • Schede tecniche materiali e dichiarazioni di corretta posa (se previste)

  • Dichiarazione di fine lavori e relazione finale comprensiva di collaudo (se prevista)

  • Fatture e Bonifici idonei alle agevolazioni fiscali (cd. Bonifici Parlanti)

  • Asseverazione dei prezzi da parte di un tecnico abilitato (se spesa > 10.000€ e se non si tratta di attività libera)

  • Visto di conformità da parte di un commercialista (se spesa > 10.000€ e se non si tratta di attività libera)

 

Tranne le ultime due voci evidenziate in giallo, è consigliato produrre e conservare tutto il resto della documentazione.

Guida alle detrazioni fiscali dell'agenzia delle entrate

Da questo box è possibile scaricare la guida alle detrazioni fiscali del 50% aggiornata a Luglio 2019 (ultimo aggiornamento pubblicato dall'Agenzia delle Entrate) con le più recenti disposizioni normative. Tra queste meritano particolare attenzione le nuove regole per la proroga della maggiore detrazione Irpef e per la cessione del credito.

Interventi successivi su stesso immobile: doppio massimale?

DOMANDA

Ho iniziato nel 2013 un intervento di ristrutturazione a casa mia. L'intervento è proseguito nel corso degli anni ed è terminato nel 2019. Per questo intervento ho beneficiato della detrazione delle spese sostenute entro il massimale di 96.000 euro. Ora, a distanza di due anni, vorrei intraprendere un altro intervento di ristrutturazione sullo stesso immobile ma un intervento distinto, presentando una nuova SCIA. Vorrei capire se per questi ulteriori lavori spetta un'altra detrazione per altri 96.000 euro oltre al plafond già utilizzato per i precedenti lavori?

RISPOSTA

Nella circolare n. 17/E del 2015 l'Agenzia delle entrate affronta un caso pressochè identico al suo. L'Agenzia conferma che sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio la detrazione IRPEF spetta nella misura del 50 per cento fino ad un ammontare massimo delle spese di 96.000 euro. L'Agenzia precisa che "in caso di interventi che consistano nella mera prosecuzione di interventi iniziati in anni precedenti" il computo del limite massimo delle spese si fa sommando le spese dei vari anni. Ma nel caso di interventi AUTONOMI, distinti e nel caso in cui questi interventi distinti siano realizzati in ANNI DIVERSI si deve rispettare il limite annuale di spesa ammissibile.

Nel suo caso, pertanto, Lei potrà avere un autonomo e distinto plafond di altri 96.000 euro per questo secondo intervento sullo stesso immobile.

Non è previsto un periodo di tempo minimo tra un intervento e l'altro.

I bonus 50% e 65% sono cumulabili?

DOMANDA

I due bonus: ristrutturazione 50% e risparmio energetico 65%, sono cumulabili tra di loro?

Cioè posso utilizzare il massimale di 96.000 per il 50% ed anche il massimale del 65% per l'impianto termico sommandoli tra di loro?

RISPOSTA

I bonus sono cumulabili tra di loro? Certo! a patto che gli interventi siano distinti (cioè lo stesso cappotto non può essere detratto due volte), si possono cumulare:

  • Bonus per ristrutturazioni edilizie con detrazione al 50 % con un massimale di 96.000 € in 10 quote annuali
  • Bonus per interventi sul risparmio energetico con detrazione al 65 % con un massimale di 96.000 € in 10 quote annuali
  • Bonus mobili ed elettrodomestici con detrazione al 50 % con un massimale di 16.000 € in 10 quote annuali
  • Bonus verde con detrazione al 36 % con un massimale di 5.000 € in 10 quote annuali
  • Bonus facciate con detrazione al 90 % in 10 quote annuali, nessun limite di spesa. Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.

Ristrutturazione del bagno è agevolabile?

Un lettore chiede al sole 24 ore: "la ristrutturazione del bagno è agevolabile?". Il giornale risponde di sì in quanto si tratta di manutenzione straordinaria e quindi intervento oggetto di agevolazione fiscale del 50%. 

Il lettore chiede anche se può utilizzare il "bonus mobili" acquistando i mobili per la cucina, sfruttando la pratica di manutenzione straordinaria del bagno. La risposta, anche in questo caso, è positiva. Se stai ristrutturando il bagno puoi anche usufruire del bonus mobili. 

Se non paghi il fisco perdi il bonus

 

A prevederlo è il Decreto Legge n. 39/2024 entrato in vigore il 30 marzo 2024, che introduce misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali  coinvolgendo anche l’utilizzabilità dei crediti edilizi.
La nuova disposizione è prevista dall’articolo 4 (“Disposizioni in materia di utilizzabilità dei crediti da bonus edilizi e compensazioni di crediti fiscali”), del DL 39/2024. In particolare al comma 1, che integra il comma 3-bis all’articolo 121 del Dl Rilancio.


La legge prevede la sospensione della possibilità di godere dei crediti edilizi nel caso di mancati pagamenti di imposte e tasse e quindi nel caso di iscrizioni a ruolo e carichi affidati agli agenti della riscossione relativi a imposte erariali e relativi accessori, nonché per atti emessi dall’Agenzia delle Entrate (compresi atti di recupero) per importi che complessivamente superano i 10.000 euro.


In pratica, se hai un credito fiscale, prima di procedere al rimborso il Fisco verifica la presenza di iscrizioni a ruolo e si coordina con l’agente della riscossione per utilizzare a saldo i crediti fiscali. La procedura non è automatica: al contribuente arriva una proposta di compensazione, che va accettata entro 60 giorni, dopo di che scatta il blocco del rimborso se c’è un rifiuto.

Altre domande e risposte su bagni e detrazione fiscale 50%

Grazie!

Grazie per aver dedicato del tempo a leggere questa pagina tecnica!

Se abiti nelle province di Vicenza e Verona e intendi realizzare o ristrutturare la tua casa beneficiando così di queste agevolazioni, puoi venirci a trovare nei nostri negozi, fissando il tuo appuntamento con un nostro tecnico progettista.

Saremo felici di progettare insieme a te la casa dei tuoi sogni!

Eccoti gli indirizzi dei nostri negozi specializzati in pavimenti, rivestimenti, bagni e cucine: 

FRATELLI PELLIZZARI spa
Bagni, Cucine e Superfici
VIA VIGNAGA, 31
36071 COSTO DI ARZIGNANO (Vicenza) 

[email protected]

Lavoriamo su appuntamento per poterci concentrare completamente su di te

FRATELLI PELLIZZARI  spa
Bagni, Cucine e Superfici
VIALE EUROPA, 2
36053 GAMBELLARA (Vicenza)

[email protected]

Lavoriamo su appuntamento per poterci concentrare completamente su di te

Devi ristrutturare casa? Contattaci qui:

Per fissare un appuntamento in una delle nostre sedi a Gambellara o Costo di Arzignano, in provincia di Vicenza, compila il seguente modulo e ti ricontatteremo entro breve.

Dove vuoi fissare l'appuntamento?
Quando?
Mi interessa
Scegli i settori per i quali vuoi chiedere informazioni cliccando su quelli che ti interessano.
Puoi specificare i dettagli della tua richiesta scrivendoli qui sotto:
 
Dichiaro di aver letto l’informativa ex art. 13 dlg 196/03 e di accettare i termini in essa esposti (dettagli). I dati raccolti a seguito della compilazione del presente modulo possono essere utilizzati per il successivo invio di comunicazioni commerciali e di marketing selezionando l’apposita voce. La compilazione del modulo è facoltativa. I dati indicati con un * sono obbligatori per poter effettuare la richiesta e sono necessari per stabilire il contatto richiesto.
CAPTCHA

Approfondimenti