La presa d'aria per il camino
Legno + ossigeno = fuoco
All'interno del vano di combustione del camino avviene una reazione chimica di ossidazione in cui un combustibile (la legna da ardere oppure il pellet) si combina con un comburente (ossigeno) sviluppando calore e luce. Una buona combustione si ottiene quando l’aria (ricca di ossigeno) si miscela in modo ottimale con la legna.
Oltre al legno serve aria!
Nel vano di combustione deve essere, quindi, presente sia il combustibile che il cumburente.
Ed ecco il motivo dell'importanza di una presa d'aria che apporti il comburente nel vano di combustione
In questo articolo spiegheremo come va realizzata la presa d'aria, perchè è importante, quanta aria serve e dove realizzarla.
Il camino nelle abitazioni: da aperto a chiuso
Dalle origini ad oggi
La storia del riscaldamento a legna è lunghissima. Ha origine dalla scoperta del fuoco e tutt'ora rappresenta uno dei sistemi per riscaldare più utilizzati. Negli ultimi decenni la tecnologia ha fatto passi da gigante soprattutto grazie a vani di combustione chiusi che permettono di controllare la combustione e di ottimizzare il consumo di legna rispetto alla produzione di energia. L'avvento del camino chiuso ci permette una serie di vantaggi.
Vantaggi dei camini chiusi
L'utilizzo di un monoblocco o di un inserto chiuso da un vetro permette una serie di vantaggi rispetto ai tradizionali caminetti aperti, tra cui:
- Maggiore efficienza energetica: I caminetti chiusi sono progettati per catturare il calore generato dalla combustione e convogliarlo nell'ambiente circostante. Ciò significa che bruciano meno combustibile per riscaldare la tua casa, riducendo i costi energetici.
- Minore inquinamento atmosferico: I caminetti chiusi producono meno emissioni di polveri sottili e altri inquinanti rispetto ai caminetti aperti. Ciò è dovuto al fatto che la combustione è più efficiente e il calore viene trattenuto all'interno del camino.
- Maggiore sicurezza: I caminetti chiusi sono meno propensi a causare incendi rispetto ai caminetti aperti. Ciò è dovuto al fatto che il fuoco è contenuto all'interno del focolare e non può diffondersi al resto della casa.
Come vengono realizzati i camini chiusi?
I componenti fondamentali di un caminetto chiuso sono:
- La chiusura mediante un'anta vetro ceramico che consente di vedere il fuoco senza entrare in contatto con il calore.
- Il vetro ceramico è contenuto da un anta in metallo può essere aperta e chiusa a battente, come una comune antina, oppure a ghigliottina. Generalmente nel caso di inserti l'apertura è a battente mentre nel caso di monoblocchi si apre salendo verso l'alto.
- Vi è poi un sistema di ventilazione che aiuta a distribuire il calore in modo uniforme.
- Infine c'è un termostato collegato con delle sonde che consente di regolare la temperatura e la combustione.
Vantaggi dei camini aperti
Se il camino chiuso è concepito per ottimizzare i consumi e massimizzare la funzione riscaldamento, in molti casi ci troviamo a realizzare anche camini aperti che presentano i seguenti vantaggi:
- Costo minore: I caminetti chiusi sono generalmente più costosi dei caminetti aperti.
- Utilizzo per cucinare: I camini chiusi non si prestano all'utilizzo per cucinare del cibo, sia per gli spazi scomodi sia per le elevate temperature.
- Maggior fascino visivo: Il fuoco non è visibile dall'esterno del camino, come invece avviene nei caminetti aperti.
Il camino: funzionalità ed estetica
Progetto del camino
Una volta che avrai deciso se realizzare un camino chiuso oppure aperto dovrai pensare anche all'estetica. Generalmente i clienti ci chiedono di poter vedere, tramite render tridimensionale, uno o più progetti per il caminetto che vengono realizzati sempre su misura, in base al contesto e all'arredamento.
Rivestimento di camini con lastre in grès
La tecnica che va per la maggiore, ultimamente, è quella di rivestire prima il camino con lastre di cartongesso e poi incollare sul cartongesso delle grandi lastre in ceramica che possono avere differenti aspetti. Esistono lastre in grès che imitano il marmo, altre che imitano dei metalli o delle resine minimal oppure il cemento casserato, se vogliamo un aspetto industrial. Insomma rivestire il camino con delle grandi lastre in grès porcellanato consente di ottenere risultati estetici davvero fantastici.
Presa la decisione su camino aperto oppure chiuso e deciso poi quale sarà il rivestimento del camino, si tratta di risolvere il problema a cui abbiamo dedicato questo articolo e cioè la realizzazione di una presa d'aria che apporti ossigeno al vano di combustione. Iniziamo con il chiederci: quanto ossigeno è necessario?
Quanta aria serve per il camino?
Per focolari chiusi quali caldaie, stufe, termocucine e caminetti con il vetro ceramico anteriore, per bruciare 1 chilogrammo di legna occorrono circa 15 metri cubi di aria.
Nei caminetti tradizionali, ovvero con focolare aperto, la quantità d’aria richiesta è superiore di almeno 2 o 3 volte, per cui per bruciare 1 chilogrammo di legna, occorrono circa 30, 45 metri cubi di aria. Se, dunque, con un caminetto tradizionale si bruciano 10 chilogrammi di legna in piena attività, è necessario uno volume dai 300 ai 450 metri cubi di aria, equivalenti al volume di una intera abitazione, di 150 metri quadrati alta 3 metri.
Posso montare un camino senza presa d'aria?
Abbiamo visto come esistano dunque due diverse tipologie di camini:
- i camini "tradizionali " aperti
- i camini chiusi o monoblocco.
Nei primi il rendimento da combustione è variabile dal 15% al 50%. E’ soprattutto in questa tipologia di camini che è essenziale un grande apporto di ossigeno, che, non potendo avvenire dall’interno dell’abitazione, deve essere favorito mediante l’approntamento di una presa d’aria.
In mancanza di una presa d’aria esterna, il camino utilizzerà l’ossigeno dell’ambiente, finendo per riversare parte del fumo nell’ambiente stesso e rendendo ben presto l’aria viziata e irrespirabile.
Con il camino chiuso posso non fare la presa d'aria?
Nei camini con focolare chiuso da una portina di vetro ceramico è possibile regolare l’immissione di aria regolando o diminuendo il volume di fuoco in relazione alle esigenze personali. Certamente il camino chiuso utilizza meno ossigeno ma la presa d'aria è anche qui necessaria perché, seppure in un tempo più lungo, il camino finirebbe per consumare comunque l'ossigeno della stanza.
Noi consigliamo il caminetto con focolare chiuso in tutti i casi di insufficiente presa d’aria esterna, cioè nei casi in cui ci sia una presa d'aria ma con diametro insufficiente per alimentare un camino aperto, così come nei casi in cui la canna fumaria sia di sezione eccessivamente grande o, al contrario, troppo piccola o di altezza ridotta.
In tutti questi casi la possibilità di regolare l’immissione dell’aria consente al camino chiuso di adattarsi alle condizioni ambientali.
Si segnala inoltre che i caminetti con focolare chiuso hanno un rendimento di combustione superiore al 70%, pertanto sono da consigliare in tutti i casi in cui l’utente preveda l’utilizzo del caminetto quale unica o principale fonte di calore ovvero di riscaldamento alternativo in grandi ambienti.
La presa d'aria e la combustione
Vediamo come avviene la combustione negli esempi sotto riportati:
- un bruciatore funzionante a gasolio
- un caminetto che brucia legna
Nel primo caso la combustione è ottimale: abbiamo del gasolio polverizzato dall’ugello in piccolissime micro-gocce che formeranno una miscela intima con l’aria - che le avvolge - rendendo la combustione ottimale. In questo caso la combustione è quasi perfetta e si fornisce dal 10 al 20 % di eccesso d’aria, ovvero 11 metri cubi di aria per ogni 1 Kg. di gasolio.
Con la combustione a legna ci sono delle condizioni diverse dovute alla pezzatura della legna che sarà in ogni caso molto più grande rispetto alla microgoccia del gasolio. L’ossigeno che viene fornito può lambire solo una superficie molto ridotta, per cui è praticamente impossibile avere una miscela intima e completa legna-aria.
Per questi motivi è indispensabile fornire almeno il doppio della quantità d’aria per essere certi di bruciare bene la legna che useremo per il nostro camino.
Perché è importante avere una presa d'aria per il camino?
Insomma la presa d'aria nel camino è fondamentale al fine di:
- evitare il prelievo di ossigeno dall’ambiente che sarebbe insufficiente;
- evitare fuoriuscite di fumi nell’ambiente;
- assicurare una combustione ottimale della legna e di conseguenza un maggior sviluppo di calore.
Come va predisposta la presa d'aria?
La presa d’aria deve essere predisposta in tutte le installazioni, con particolare attenzione agli ambienti piccoli e con serramenti a chiusura ermetica. Essa va predisposta sotto il piano di fuoco e con le dimensioni consigliate dai produttori e presenti nella scheda tecnica, a seconda del tipo di camino da installare.
Se il caminetto è addossato ad una parete comunicante con l’esterno, l’aria viene prelevata attraverso una presa realizzata sulla parete stessa.
Se il caminetto è posizionato al centro di un locale, l’aria va prelevata attraverso una presa realizzata nel pavimento comunicante con un locale cantina avente un serramento sempre aperto, oppure utilizzando lo spazio vuoto tra due travetti nei solai in latero-cemento, o comunque, realizzando un condotto che riesca in qualche modo ad apportare aria alla combustione.
"Non posso fare la presa aria caminetto!"
Nei casi in cui il caminetto è posizionato in locali che non consentono l’installazione di una presa d’aria diretta con l’esterno è indispensabile ricorrere alle seguenti soluzioni:
- apertura di un serramento con serrandina a bandiera o elicoidale con comando manuale;
- installazione di una griglia regolabile sul cassonetto porta rotolante delle finestre;
- apertura di un foro in una parete esterna nelle immediate vicinanze del caminetto
Dove va predisposta la presa d'aria?
L’aria esterna arriva al focolare del caminetto attraverso il vano sotto il piano di fuoco, per cui è bene lasciare libero da ingombri detto spazio in modo che l’aria possa facilmente raggiungere la griglia braciere attraverso il cassetto portacenere e il registro d’aria anteriore creando l’opportuna barriera antifumo.
Eventualmente in zone particolarmente ventose e con caminetto avente un rivestimento aperto sotto il piano di fuoco, si consiglia uno sbarramento spartiaria, realizzabile anche in mattoni, in modo che l’aria non arrivi troppo velocemente al registro di regolazione.
Salve, ho una situazione particolare: camino chiuso (inserto classico con vetro) al centro della casa, addossato a una parete interna. Ho sperimentato 4 inverni senza presa d'aria, non ho fatto nessun foro sul muro esterno e lasciando solo ovviamente il foro sotto il focolare e tutto lo spazio vuoto al di sotto del basamento del camino lasciando sempre aperta una finestrella. Il risultato è che scalda moltissimo ma tra secca molto l'aria interna di casa, troppo, inoltre la finestra aperta disperde calore, a volte entra il fumo della stessa canna fumaria dall'esterno, insomma posso confermare che quello che avete scritto è corretto, la presa d'aria fresca dall'esterno è fondamentale!
La mia domanda è se posso realizzare una canalina da 15cm di diametro (lka sezione prevista dal costruttore) che partendo dalla presa d'aria sotto al camino, con 3 curve raggiungerebbe l'esterno (attraverso la stessa parete dove sta il camino) in diciamo 2 metri di percorso. Questo sarebbe l unico modo in questa situazione per avere una presa diretta dall'esterno senza rompere il pavimento. Sarebbe inutile? Cosa mi suggerite? Grazie per la cortese attenzione e buona giornata.