3. Il massetto su impianto di riscaldamento a pavimento

Quali caratteristiche e precauzioni
occorrono per realizzare un massetto radiante

18/04/2023

Caratteristiche di un massetto su impianto radiante a pavimento: accortezze, consigli, normative.
Come si controlla l'umidità residua? Come si esegue lo shock termico prima della posa di un pavimento in legno?

Il massetto di supporto alla pavimentazione

Il massetto è lo strato che supporta la pavimentazione e può essere realizzato secondo varie modalità, utilizzando vari materiali, in diversi spessori. Inoltre differisce a seconda che lo si debba realizzare all'interno o all'esterno.
In questo articolo mi concentrerò su un particolare tipo di Massetto, quello che incorpora una serpentina di tubazioni grazie ai quali il massetto diventa un sistema radiante.

massetto impianto radiante pavimento


È il massetto che mi capita di realizzare più di frequente ed è anche quello che può presentare più problematiche o, quantomeno, che richiede più cautele.
Per questo se hai deciso di usare un impianto di riscaldamento a casa tua ti consiglio di leggerlo con attenzione. Questi sono gli argomenti che tratteremo:


Se invece stai cercando informazioni su altri tipi di massetto che NON incorporano l'impianto radiante, allora non è questo l'articolo per te.
Ti consiglio di passare a leggere uno degli articoli elencati qui di seguito: 


 Il massetto: caratteristiche generali
 

 Massetto tradizionale per pavimento in piastrelle 
 

 Massetto tradizionale per parquet (legno)
 


 MASSETTO AUTOLIVELLANTE


 

Esempio di realizzazione di massetto su impianto a pavimento

Il massetto su impianto di riscaldamento a pavimento

 
Un massetto pensato per il riscaldamento a pavimento.

Come ti dicevo la tipologia di massetto che si è maggiormente diffusa nel corso degli ultimi anni è quella del massetto radiante ovvero del massetto che ricopre le tubazioni dell'impianto di riscaldamento a pavimento. Questa tipologia di impianto di riscaldamento è, infatti, la più utilizzata nelle nuove costruzioni e richiede una corretta esecuzione degli strati della pavimentazione oltre che degli spessori (ed una stratigrafia) ben determinati.

 

Le funzioni del massetto radiante

In questo caso il massetto, che viene eseguito al di sopra del sistema "riscaldamento a pavimento", svolge due funzioni:

  • supportare la futura pavimentazione, che verrà incollata o appoggiata su di esso;
  • svolgere la funzione di "piastra riscaldante".  

 

Attenzione alla confusione

Lo strato che si trova al di sotto del sistema "riscaldamento a pavimento" si chiama sottofondo ed ha generalmente la funzione di coprire le tubature elettriche ed idrauliche. Nel caso di impianto radiante a pavimento il sottofondo funge anche da appoggio per i pannelli isolanti su cui vengono poi appoggiate le tubazioni radianti. Non va confuso questo strato con il massetto che, invece, ricopre le tubazioni.

 

In queste due foto vediamo le serpentine dell'impianto di riscaldamento a pavimento posate sui pannelli e la successiva stesura del massetto che ingloba il sistema radiante.

Un nuovo compito per il massetto

A differenza della versione tradizionale in questo caso al massetto spettano dunque diversi compiti. Se il principale rimane quello di fornire un supporto idoneo per la pavimentazione che successivamente si andrà ad installarvi e di ripartire i carichi futuri che si appoggeranno sulla pavimentazione, ora si aggiunge anche la funzione di riscaldare gli ambienti. Ciò avviene mediante la massa stessa del manufatto che ingloba all'interno delle tubazioni all'interno delle quali circola un fluido con opportuna temperatura. 

 

Il sistema "impianto di riscaldamento a pavimento"

In estrema sintesi possiamo definire un sistema radiante a pavimento come un sistema di riscaldamento e raffrescamento che utilizza l'acqua calda o fredda per riscaldare o raffreddare l'ambiente attraverso un sistema di tubazioni posate sotto il pavimento. Sempre in estrema sintesi diremo che un sistema radiante a pavimento è composto da:

  • Generatore di calore. Il generatore di calore è l'elemento che riscalda o raffredda l'acqua: una caldaia, una pompa di calore o un sistema ibrido (ex: caldaia+solare termico)
  • Tubazioni. I tubi sono gli elementi che trasportano l'acqua calda o fredda dal generatore al pavimento.
  • Collettori. I collettori sono elementi che distribuiscono nelle varie serpentine l'acqua calda o fredda e la riportano al generatore di calore al termine del circuito.
  • Valvole termostatiche. Le valvole termostatiche sono gli elementi che permettono di regolare la temperatura dell'acqua nei tubi del pavimento.

In questa sede non approfondiamo oltre la tematica del sistema "impianto di riscaldamento a pavimento", dal momento che abbiamo trattato questo argomento nell'articolo:  

 


 

Considerazioni preliminari

Prima di parlare di quali sono i requisiti per ottenere un massetto a perfetta regola d'arte per un impianto radiante, vediamo in estrema sintesi alcune considerazioni sull'impianto a pavimento, considerazioni necessarie per poi tornare ad approfondire il tema di come si deve realizzare il massetto.

massetto impianto riscaldamento pavimento

 

L'impianto a pavimento ed il massetto

 

Elementi che vanno considerati

Quasi tutti sappiamo che gli impianti radianti si basano sul principio della circolazione di acqua a bassa temperatura in un circuito che copre una superficie radiante molto estesa. Rispetto ad altri sistemi di riscaldamento, quello a pavimento ha un vantaggio fondamentale e cioè quello di utilizzare un fluido riscaldante a bassa temperatura ( 35 - 40 °C) con una temperatura alla superficie di posa solitamente inferiore ai 27°C.

 

Risparmio energetico consentito

Questo consente una buona economia di esercizio assieme ad una ottima uniformità di calore e quindi un migliore comfort abitativo. Il risparmio energetico in una abitazione, rispetto ai sistemi tradizionali, può superare il 15%.
Il costo di realizzazione, che un tempo era decisamente superiore al tradizionale sistema a termosifoni, si è oggi sostanzialmente allineato, anche se molto dipende dalle caratteristiche dei materiali scelti e dalle modalità di realizzazione.
 

vantaggi impianto pavimento riscaldamento

 

 
Non c'è un unico modo di fare un impianto a pavimento

Esistono differenti tipologie di tubazioni dell'impianto a pavimento così come esistono differente tipologie di pannelli isolanti, sui quali le tubazioni vengono alloggiate. Esistono pannelli isolanti molto più performanti, anche se con spessori minori. Così come esistono tubazioni più costose, collettori e testine più performanti. Insomma essendo diverse le componenti del sistema radiante occorre considerare l'incidenza dei costi di tutti gli elementi. Va detto, però, che gli stessi possono influire in modo importante sul risparmio energetico futuro.

 

Esempio: il pannello isolante

C'è, insomma, la possibilità di costruire un sistema radiante a pavimento in tantissimi modi diversi, utilizzando componenti differenti e con costi molto diversi.
Ad esempio: i pannelli isolanti possono essere.

  • Pannelli isolanti in polistirene espanso (EPS): leggeri e con buone proprietà isolanti. Sono facili da installare e possono essere tagliati su misura per adattarsi alla superficie.

  • Pannelli isolanti in polistirene estruso (XPS): simili agli EPS, ma con una maggiore resistenza e durabilità. Sono spesso preferiti in aree con rischio di esposizione all'umidità, poiché il polistirene estruso è meno permeabile all'acqua.

  • Pannelli isolanti in poliuretano (PUR): elevata capacità isolante e sottili, perfetti per spessori limitati. Tuttavia, sono generalmente più costosi rispetto agli EPS o XPS.

  • Pannelli isolanti in fibra di vetro: La fibra di vetro è un materiale isolante tradizionale. I pannelli in fibra di vetro sono leggeri, resistenti al fuoco e chimicamente inerti. Tuttavia, possono essere più complessi da installare rispetto ai pannelli rigidi.

  • Pannelli isolanti in lana di roccia: Realizzati da basalto fuso, i pannelli in lana di roccia offrono buone proprietà isolanti e sono resistenti al fuoco e all'umidità. Possono essere più pesanti rispetto ad altri tipi di pannelli.

  • Pannelli isolanti in polipropilene espanso (EPP): Questi pannelli sono leggeri, durevoli e offrono buone prestazioni isolanti. Sono facili da lavorare e adatti a diverse applicazioni.

 

Importanza del sottofondo

Nel caso di impianto radiante occorre fare attenzione anche allo strato che troviamo al di sotto dei pannelli dell'impianto di riscaldamento a pavimento. Come abbiamo già detto noi preferiamo la denominazione "sottofondo" o "strato di compensazione" per questo strato che ha la funzione di ospitare, al suo interno, l'impianto per l'acqua sanitaria, gli impianti elettrici, i tubi dell'aspirazione centralizzata...
Questa "intercapedine" che contiene diversi impianti viene riempita utilizzando generalmente uno strato di materiale leggero (argilla o cemento cellulare o foamcem) per evitare inutili aggravi di peso sul solaio. Per questo il sottofondo viene spesso chiamato anche "alleggerito". Il sottofondo è la base su cui verranno appoggiati i pannelli dell'impianto radiante e dovrà essere planare e calpestabile.
Le altre caratteristiche, le tecniche di esecuzione ed i costi del sottofondo li abbiamo trattati in uno specifico articolo.

Il sottofondo

 

Esempio di tubazioni che vanno coperte con sottofondo

Nell'articolo troverai molte informazioni ma, in estrema sintesi, il sottofondo dovrà:
► coprire i tubi degli impianti elettrici e dell'acqua sanitaria e
► dovrà fungere da base di appoggio per i pannelli dell'impianto a pavimento.
Pertanto andrà eseguito non appena gli impiantisti hanno terminato di stendere le tubazioni. Prima di stendere il sottofondo la tua casa si presenterà più o meno come la foto qui sotto: 

 

sottofondo massetto Vicenza

 

A sottofondo eseguito

Ed ecco, nella foto seguente, come si presenterà casa tua non appena sarà stato steso lo strato di sottofondo (che deve ancora asciugare). L'alleggerito ha inglobato le tubazioni di impianto elettrico e di adduzione dell'acqua ed è pronto perchè vi si possano adagiare i pannelli dell'impianto radiante. 

 

sottofondo massetto posa Vicenza


Modalità di esecuzione del massetto: dipende dall'impianto!

 
Le istruzioni del produttore

Una volta eseguito il sottofondo, posati i pannelli e stese le serpentine dei tubi siamo pronti per eseguire a casa tua il massetto. Ma prima dovresti procurarti (e seguire pedissequamente) le istruzioni del produttore del sistema riscaldante allo scopo di ottenere un manufatto che rispetti le prestazioni attese e testate su quello specifica tipologia di impianto radiante. La scheda tecnica del sistema "impianto a pavimento" deve essere consegnata al direttore lavori che deve controllare il rispetto dei requisiti richiesti dal produttore.

 

L'additivo

In secondo luogo occorre procurare l'additivo consigliato dal produttore (spesso viene fornito assieme ai pannelli e alle tubazioni) che ha la funzione di aumentare le capacità conduttive del massetto, di aumentarne il peso specifico e di ridurne ritiri e imbarcamenti. Esistono anche additivi generici, che in molti casi svolgono egregiamente la funzione richiesta, ma è buona norma utilizzare l'additivo consigliato dal produttore.

 

La conducibilità termica

È importante che il massetto conservi le proprie caratteristiche tecniche, di resistenza meccanica e capacità di aggrappaggio dei materiali di finitura (se vengono posati a colla), ma che, nello stesso tempo, sia caratterizzato da ottimi valori di conducibilità termica. 

massetto riscaldamento pavimento

 

Spessore normale: la stratigrafia

I massetti possono essere di spessore "normale" o "standard" (circa 5 centimetri) oppure a basso spessore. I massetti a basso spessore hanno una bassa inerzia, cioè si riscaldano e si raffreddano più velocemente, mentre quelli ad alto spessore hanno una maggiore inerzia. 

 

Massetto di spessore normale

 

I massetti a basso spessore

Al momento in cui scriviamo (2021) la normativa ancora non ha recepito la presenza sul mercato di massetti a basso spessore, cioè inferiore ai 3 cm. che la normativa stabilisce essere l'altezza minima per un massetto.

massetto su impianto radiante a bassa inerzia
Rischi del massetto a basso spessore

Anche noi preferiamo di gran lunga consigliare un massetto di spessore normale per una serie di motivi, soprattutto per il fatto che la pavimentazione, con un massetto sottile, è più soggetta a stress, proprio perché il pavimento è più vicino alle tubazioni. Lo spessore minore corrisponde anche ad una minore ripartizione dei carichi e quindi ad un maggior rischio di fratture.

 

Vantaggi del massetto a basso spessore

Va detto, però, che ci sono anche dei vantaggi: gli ambienti si riscaldano più velocemente e lo spessore totale richiesto per realizzare il riscaldamento a pavimento è minore, motivo per cui questi massetti di spessore ridotto sono preferiti nelle ristrutturazioni, quando l'altezza dei locali è già al limite. 

Per realizzare i massetti a spessore ridotto si possono utilizzare, oltre ai rasanti a base cementizia additivati, anche lastre in acciaio o lastre a base di gesso. 

Massetto realizzato con cementi speciali

 
I massetti premiscelati

Oltre al tradizionale massetto realizzato semplicemente miscelando sabbia, cemento ed acqua alcune aziende propongono dei prodotti già pronti (premiscelati) per la realizzazione di massetti.
Tra queste, ad esempio, Mapei e Kerakoll propongono delle miscele già pronte all'uso pensate appositamente per la realizzazione di massetti radianti. Mapei propone il Topcem pronto mentre Kerakoll propone il Keracem eco pronto. 

 

Vantaggi dei massetti premiscelati

Si tratta di malte cementizie premiscelate e pronte all'uso, solitamente a più rapido asciugamento, caratterizzate da una elevata conducibilità termica.
Solitamente in caso di utilizzo di questi cementi non serve inserire l'additivo

 

massetto impianto radiante pavimento Vicenza

 

Problemi risolti con i premiscelati

Nel caso di premiscelati abbiamo maggiore certezza sulla conducibilità termica. Come abbiamo visto la conducibilità termica si misura con l'indice LAMBDA e si può dire eccellente quando lo stesso indice è superiore a 2. Nel caso dei premiscelati abbiamo un dato certo e misurato in laboratorio.
Inoltre l'utilizzo di malte cementizie premiscelate impedisce il verificarsi di alcuni errori quali, ad esempio:
► l'errata scelta della granulometria degli inerti inseriti nei massetti, oppure
► l'errato o mancato inserimento dell'additivo per la conduzione del calore.

Essendo prodotti pronti all'uso non serve preoccuparsi di questi due fattori.

 

massetto pronto keracem Vicenza Verona

 

 

Massetti a base anidrite

Ma oltre al massetto tradizionale (sabbia, cemento e acqua) a questi massetti "pronti", esistono anche i massetti a base anidrite (noi non li consigliamo) o altri tipi di massetti autolivellanti che contengono additivi fluidificanti. Questi massetti sono estremamente liquidi ed è sufficiente pomparli al piano e lasciarli colare, non serve tirarli a mano con la staggia.
Noi consigliamo il massetto realizzato con sabbia, cemento che si stende con la staggia, più faticoso ma con un risultato e caratteristiche ben testate.

 

Come si sceglie il massetto radiante

La scelta del massetto deve essere fatta tenendo conto:
► della destinazione del locale (un laboratorio ha esigenze diverse rispetto ad una stanza da bagno)
► del tipo di materiale che andremo ad incollare o a posare galleggiante
► i tempi di attesa che ci sono concessi dal cronoprogramma dei lavori
► lo spessore disponibile per il massetto

Le casistiche sono troppe per elencarle qui: ma se hai delle domande scrivi pure nei commenti alla fine dell'articolo e saremo felici di aiutarti. 

Pavimentazione in gres incollata su massetto

Durante la ristrutturazione di questa abitazione abbiamo realizzato in tutti gli ambienti un massetto di base su cui poi abbiamo posato delle grandi lastre in gres porcellanato che puoi trovare nelle foto qui a fianco.

Per scoprire le nostre scelte progettuali e stilistiche, leggi: Ristrutturazione a Montecchio Maggiore

La rete elettrosaldata nel massetto

 

Le funzioni della rete nel massetto

L'utilizzo della rete elettrosaldata all'interno del massetto radiante ha la funzione di:
► conferire rigidità al massetto,
► evitare la fessurazione, 
► aumentare la capacità di ripartire i carichi 

 

Quando è sconsigliata la rete

Non sempre è consigliato l'utilizzo della rete: in qualche caso (direi nella maggioranza dei casi) mi trovo a consigliare l'inserimento di fibre all'interno dell'impasto 
In ogni caso la posa della rete elettrosaldata sui tubi dell'impianto a pavimento va eseguita con la massima cautela per non provocare danni. 
Qui vediamo Moreno, uno dei nostri posatori, mentre fissa la rete elettrosaldata su un impianto radiante prima della stesura del massetto. 

massetto radiante impianto pavimento Vicenza Verona

 

La rete con i massetti ad alto spessore: ok

Ad oggi la rete elettrosaldata si usa davvero in casi molto limitati. Infatti prediligendo un massetto a basso spessore, qualche anno fa si facevano massetti sopra l'impianto radiante anche di 7-8 cm, utilizzando la massa come volano termico. Logicamente il caldo impiegava maggior tempo a propagarsi nell'ambiente. 

 

La rete con i massetti a basso spessore: ko

Oggi invece si preferiscono i sottofondi con spessori ridotti, 3-4 cm, per velocizzare il tempo di riscaldamento nell'ambiente. Con spessori ridotti del massetto, e il minor peso dello stesso, la rete elettrosaldata tende a tirare, a deformare la planarità del massetto alzandoosi e creando una sorta di vuoto specialmente in prossimità degli angoli e delle soglie. Per questo motivo con sottofondi a spessore ridotto si usano le fibre anti fessure in polipropilene, resistenti in ambiente alcalini.
 

fibra massetto

 

Se vuoi approfondire l'argomento "fibre" clicca qui sotto su dettagli.

Tra i vari elementi che concorrono alla formulazione di un calcestruzzo sostenibile, un contributo non indifferente è attribuibile all'utilizzo delle fibre sintetiche che sostituiscono la tradizionale rete metallica in acciaio. Il calcestruzzo così ottenuto viene denominato "fibro-rinforzato".

Il calcestruzzo fibrorinforzato è un materiale composito, nel quale, oltre agli ingredienti presenti nel calcestruzzo ordinario, vengono introdotte delle fibre di vetro o di materie plastiche. Queste ultime hanno lo scopo principale di impedire le fessurazioni da ritiro plastico, che si verifica nelle prime ore dopo l'indurimento, nei massetti per pavimentazioni.

L'introduzione delle fibre avviene durante la miscelazione del calcestruzzo e, come abbiamo detto, lo trasforma in un materiale composito in cui la matrice è il calcestruzzo stesso mentre le fibre costituiscono il rinforzo.

massetto riscaldamento con fibre
Schematizzazione di un materiale composito come il massetto fibrato

Le fibre sintetiche - oltre a migliorare le proprietà meccaniche del calcestruzzo, aumentandone la durabilità, la duttilità e il comportamento a fatica -  garantiscono una riduzione delle emissioni di CO2 in diverse applicazioni.

Sono molteplici i motivi che rendono le fibre sintetiche una tecnologia sostenibile e sono facilmente riscontrabili sia in fase di produzione che in fase di applicazione.

La produzione di fibre sintetiche è caratterizzata dalla fusione di granuli di diversi polimeri e la conseguente estrusione di filamenti di diverse forme e caratteristiche meccaniche, durante la quale vengono raccolti e riutilizzati tutti gli scarti. La produzione di fibre è dunque un processo a "scarto zero".

Un altro aspetto che rende le fibre sintetiche una produzione sostenibile è legato alla modalità di applicazione che risulta essere molto meno dispendiosa rispetto ai tradizionali rinforzi metallici.

Gres posato su massetto

Quando ci siamo occupati della realizzazione della pavimentazione in questa casa nuova a Vicenza, siamo partiti dal massetto su cui poi abbiamo incollato delle lastre 120x120 di gres effetto corten.

Cliccando di seguito potrai leggere tutti i dettagli delle nostre scelte: Finiture e arredi in una casa nuova a Vicenza

Spessore normale e spessore sottile

 
Meglio normale o sottile?

Abbiamo già accennato al fatto che c'è una discussione in corso e che, al momento in cui scriviamo, non esiste una normativa che abbia regolamentato i massetti a spessore sottile sopra all'impianto radiante. Abbiamo anche visto come gli impianti tradizionalmente più diffusi nelle nuove abitazioni prevedono un massetto di circa 5-6 centimetri. Ma di fatto esistono quelli che vengono definiti i nuovi "sistemi a basso spessore" che consentono l'utilizzo di un massetto anche inferiore ai 3 cm.
[Attenzione: ripetiamo che 3 cm. è anche lo spessore minimo attualmente ammesso sopra ai tubi secondo la norma UNI 1264-4. ]
 

massetto impianto radiante pavimento Vicenza Verona

 

 

Lo spessore del massetto secondo il produttore

 
Rispettare la scheda tecnica del produttore

Per determinare lo spessore del massetto radiante è fondamentale consultare la scheda tecnica del produttore dell'impianto a pavimento che, generalmente, prevede uno spessore specifico in base al quale è stato collaudato il buon funzionamento del sistema.
Uno spessore inferiore a quello previsto dal produttore potrebbe compromettere il funzionamento del sistema e portare a fessurazioni eccessive. Così come uno spessore troppo elevato, oltre a generare un aggravio di costi, potrebbe rallentare i tempi di riscaldamento dei locali.

massetto su impianto pavimento Vicenza Verona

 

Lastre in gres posate su massetto

In questa nuova casa, le grandi lastre in gres che pavimentano le varie stanza sono state posate dopo aver realizzato il massetto di base.

Se sei interessato ai dettagli del progetto, clicca: Casa nuova a Brendola

Rasature ed altri interventi correttivi sul massetto

 
No ai rappezzi

Come per un massetto tradizionale (ma a maggior ragione trattandosi di massetto riscaldante) sono da evitare interventi estesi di consolidamento e rasature o livellature successive.
Molto meglio se il massetto viene eseguito perfettamente nel giusto spessore e con la dovuta planarità sin dall'inizio, senza correzioni successive. Il massetto è un elemento molto importante e delicato nel "sistema pavimento" e deve essere eseguito con la dovuta attenzione.

 

massetto su impianto a riscaldamento posa Vicenza Verona


 

Controllo durante la stesura

Il DDLL dovrà verificare la planarità del massetto utilizzando una pertica lunga due metri appoggiandoci sopra una livella e verificando che non ci siano avvallamenti superiori ai 3 millimetri. Questa è la tolleranza ammessa dalla norma. Nessuno può pretendere, in cantiere, una superficie perfettamente geometrica, è impossibile per un manufatto di questo genere. Pensa solo ai ritiri che un massetto inevitabilmente deve subire. Ma se avvallamenti e gobbe superano i 3 millimetri il lavoro non è fatto a norma e sarà impossibile pretendere un pavimento planare dal povero posatore che si troverà a lavorarci sopra.

 

Massettista contro Posatore

Probabilmente chi ha eseguito il massetto fuori tolleranza ti potrebbe dire "basta mettere un pochina più di colla sotto alla piastrella (o sotto al legno) e tutto si sistema".
Non è così.
Un massetto bene eseguito è fondamentale per la buona riuscita della pavimentazione soprastante ed è illusorio sperare di rimediare con il collante ad una mancanza di precisione che deve essere perseguita dal massettista.

Il massetto ultimato si dovrà presentare così: 

massetto impianto pavimento posa Vicenza Verona

 

Lastre quadrate in gres posate sul massetto

Nel ristrutturare questa casa i siamo occupati, oltre che dell'arredamento, anche della pavimentazione. Per rendere gli ampi spazi uniformi e coerenti abbiamo posato, su un massetto, delle lastre di gres 80x80 dal particolare effetto resina.

Se vuoi conoscere i dettagli del progetto, clicca: Pavimenti e bagni a Chiampo

La barriera al vapore nel massetto

 
Cos'è la barriera?

È sempre indispensabile il posizionamento di una barriera o schermo al vapore tra lo strato di sottofondo -  che contiene gli impianti idrici, aspirazione centralizzata,ventilazione ed impianti elettrici - ed i pannelli isolanti su cui verranno fissati i tubi dell'impianto radiante. La barriera al vapore è, semplificando, un foglio di nylon di adeguato spessore o un materassino a celle chiuse. Talvolta la barriera è già "a bordo" dei pannelli isolanti per cui non serve.

 
Perchè la barriera?

Come anzidetto va posta al di sotto dei pannelli dell'impianto a pavimento e la sua funzione principale è quella di evitare, in futuro, infiltrazioni di umidità di risalita che dal basso penetrino nel massetto. Alcuni pavimenti, come il legno e la resina, soffrono la risalita dell'umidità e

 
Come si posa la barriera?

La barriera va posta in opera in maniera tale da evitare che sia danneggiata successivamente (noi suggeriamo di metterne due proprio per questo motivo) e senza interruzioni. Essa va rivoltata sulle pareti e l'eccedenza va tagliata solamente una volta ultimata la posa dei pavimenti. 

 

Approfondisci l'argomento: "La Barriera al vapore"

 

massetto pavimento Vicenza Verona

 

Il massetto come base per il gres

Prima di posare in questa casa le grandi lastre di gres effetto marmo, molto eleganti e raffinate, il nostro team ha realizzato l'apposito massetto di supporto.

Per conoscere la spiegazione dl proggeto, leggi: Casa in stile classico

Inserimento di materassini con funzione di isolamento termico ed acustico

Solitamente nel caso di impianto di riscaldamento a pavimento non è necessario inserire un isolamento termico sotto pavimento, perchè - ovviamente - il pannello dell'impianto svolge già questo compito.

Per quanto riguarda la funzione di isolamento acustico è necessaria, invece, una valutazione delle prestazioni del pannello sommato alla barriera al vapore che si decide di installare. Se l'abbattimento sonoro previsto non è soddisfacente si possono utilizzare delle barriere al vapore accoppiate con materassini antirumore.

Approfondisci: "L'isolamento acustico nei pavimenti"

Per quanto riguarda invece le partizioni verticali è necessario inserire un materassino tra il sistema pavimento e le murature dell'edificio. Il materassino va posizionato lungo tutti i contorni, in continuo, senza interruzioni. La funzione del materassino è quella di desolidarizzare pannelli, massetto e pavimento dalle murature perimetrali, di ammortizzare movimenti e variazioni dimensionali del pavimento, di evitare ponti acustici. 

Il materassino dovrà essere inserito anche in corrispondenza dei giunti di frazionamento nel caso di stanze con dimensioni tali da richiedere più serpentine radianti. In questo caso il progettista deciderà in quante zone suddividere la stanza e l'idraulico dividerà le singole zone fissando un materassino sul pannello. Il massettista dovrà realizzare massetti separati, rispettando la posizione del materassino che non va assolutamente tolto. 

Il materassino andrà tagliato solo a posa del pavimento completata.

massetto impianto radiante materassino perimetrale

 

Gres dai toni neutri incollato sul massetto

Quando abbiamo ristrutturato questa casa in provincia di Verona, abbiamo realizzato un massetto a sostegno del pavimento costituito da lastre in gres dai toni chiari e neutri.

Per scoprire scelte che abbiamo effettuato durante il progetto, clicca: Pavimenti e arredi per una casa a San Giovanni Ilarione

La messa in pressione dell'impianto

Prima della messa in opera del massetto sarà necessario "mettere in pressione" l'impianto a pavimento, portare cioè la pressione all'interno dell'impianto ad un livello superiore a quello della normale pressione d'esercizio.

La norma Uni 1264 stabilisce che la pressione usata nella prova deve essere due volte la pressione di esercizio, con un minimo di 6 bar. Questo viene fatto per un duplice scopo. Il primo è intuibile: testare l'impianto e scoprire eventuali perdite dovute a danneggiamento dei tubi. La perdita immediata di pressione evidenzierà questo tipo di anomalie. 

impianto radiante pavimento massetto


Sempre la norma Uni 1264 (Riscaldamento a pavimento) stabilisce che la pressione va mantenuta anche durante la posa del massetto.

Lo scopo è anche quello di provocare una dilatazione dei tubi prima della stesura del massetto in modo che si crei uno spazio che consentirà, una volta che l'impianto verrà messo in funzione, di accogliere la dilatazione da calore dei tubi stessi senza provocare fratture nel massetto. 

È buona norma comprovare l'avvenuta messa in pressione mediante il collegamento di un manometro all'impianto che verrà fotografato prima ed al termine dell'esecuzione del massetto. Questo a testimonianza che l'esecuzione del massetto non ha generato danni all'impianto. 
 

impianto riscaldamento pavimento Vicenza Verona

 

Leggi anche: "Quali TUBAZIONI per l'impianto radiante a pavimento?"

Gres incollato su massetto a Lonigo

La ristrutturazione di questa casa ha comportato, anche, la realizzazione di un massetto su cui abbiamo posato delle lastre in gres dal particolare effetto resina.

Puoi trovare i dettagli del progetto, cliccando qui: Lonigo, da studio a casa

I giunti nel massetto e nei pavimenti

In caso di impianto a pavimento i giunti sono molto importanti in quanto le serpentine riscaldano delle specifiche zone dell'abitazione, zone che avranno un comportamento termico differente e tra le quali si potrebbero ingenerare fessure o addirittura fratture.

Per questo le singole stanza vanno separate ponendo - oltre al consueto giunto perimetrale - dei materassini per realizzare dei giunti anche in corrispondenza delle soglie delle porte tra i vari locali.
Questo consentirà ai massetti - delle singole zone - di dilatarsi senza andare a generare tensioni tra di loro, grazie all'azione di ammortizzatore del materassino posto nel giunto perimetrale.
 

massetto su impianto a pavimento

La posizione dei giunti sarà determinata dal termotecnico che ha progettato l'impianto radiante e non può essere decisa dal posatore del massetto.

L'idraulico posizionerà un materassino, identico a quello utilizzato per il giunto perimetrale, in corrispondenza della posizione prevista per il giunto di frazionamento ed il posatore realizzerà il massetto rispettando la separazione tra le zone definita dai materassini. 

I giunti realizzati sul massetto andranno riportati in superficie in caso di pavimenti non elastici (marmo, ceramica, veneziana). In caso di pavimenti elastici, come il legno, potrebbe non essere obbligatorio riportarli in superficie: l'ufficio tecnico della Pellizzari valuterà l'opportunità o meno di farlo. 

Approfondimento: I GIUNTI nel massetto e nel pavimento

Gres effetto marmo posato su massetto

In questa ristrutturazione le lastre di gres effetto marmo sono state incollate su un massetto da noi realizzato in tutte le stanze.

Per conoscere i dettagli di questo progetto leggi la spiegazione della realizzazione che trovi qui: Ristrutturazione completa a Noventa Vicentina

Misurazione dell'umidità del massetto per posa parquet

Nel caso di posa di un pavimento in legno, oltre alle prove che solitamente effettuiamo prima di posare un pavimento in ceramica, va effettuata anche la misurazione dell'umidità. Durante la stesura del massetto vanno segnate o fotografate due o tre zone in cui sia possibile effettuare misurazioni di controllo del contenuto dell'umidità senza incorrere nel rischio di danneggiare l'impianto a pavimento.


Approfondimento: "Legno ed umidità nel massetto"

massetto riscaldamento pavimento Vicenza

 

Pavimento in legno posato su massetto

Durante la ristrutturazione completa di questa casa, ci siamo anche occupati della realizzazione del massetto su cui successivamente abbiamo posato il parquet che vedi nelle foto qui accanto.

Se vuoi scoprire cos'altro abbiamo progettato, leggi: Casa nuova a Cerea, Verona

Shock termico su massetto per posa del parquet

La norma Uni 1264 stabilisce che l'avviamento iniziale del riscaldamento deve avvenire 21 giorni dopo la posa del massetto, se tradizionale, e comunque 7 giorni dopo in caso di massetto in anidride. 

La mancata esecuzione dello shock termico solitamente non provoca problemi sulle piastrellare in ceramica mentre può provocare gravi danni ai pavimenti in legno o ai pavimenti in marmo. 

In ogni caso dato che la norma ne stabilisce l'obbligo gli operatori sono tenuti ad ottemperare e documentare tale prova. 

Le tubazioni dell'impianto di riscaldamento avvolte dal massetto

 

Come si effettua il ciclo di preriscaldamento del massetto?

Si tratta di provvedere al riscaldamento del massetto secondo un ciclo che prevede un graduale aumento della temperatura, in 3/5 giorni, del fluido nei tubi fino ad arrivare alla massima temperatura di esercizio (solitamente si arriva ad una temperatura di almeno 10 °C superiore alla temperatura che verrà utilizzata normalmente).
Quindi si mantiene questa temperatura massima per almeno 4 giorni, dopodiché si andrà a raffreddare il liquido fino allo spegnimento dell'impianto. 

preriscaldamento massetto pavimento

Dopo 3 giorni dallo spegnimento dell'impianto radiante si andrà a rilevare la temperatura del massetto che dovrà essere di circa 20 °C, a quel punto sarà possibile posare il legno o il marmo. 

La norma precisa che lo shock termico deve essere documentato.
Se ti servono indicazioni più precise sul ciclo di avviamento dell'impianto le puoi trovare qui di seguito:


Leggi anche: Il ciclo di preriscaldamento del massetto


 

Pavimento in legno incollato su massetto

Nel rifacimento completo di questo appartamento ad Arzignano, abbiamo realizzato un massetto su cui successivamente abbiamo incollato un parquet in rovere scuro.

Curioso? Scopri il progetto, leggendo: Appartamento moderno ad Arzignano

Perchè è necessario fare l'avviamento iniziale del riscaldamento?

Questa messa in funzione graduale dell'impianto a pavimento, detta anche shock termico oppure ciclo di preriscaldamento del massetto, svolge la funzione di stabilizzare il massetto, scaricando lentamente eventuali tensioni e di portarlo ad un grado di umidità corrispondente a quello di equilibrio. 

Questo shock termico è molto importante nel caso in cui si sia scelto di pavimentare con il legno, per evitare che ci sia una cessione di umidità al parquet una volta messo in esercizio il pavimento. Il processo è altrettanto importante  anche per marmi e graniti per evitare che l'umidità veicoli in superficie i fluidi chimici dei collanti finendo per provocare macchie sul marmo. 

Ma questo ciclo è obbligatorio a prescindere dal tipo di rivestimento superficiale scelto.

Infatti il preriscaldamento iniziale, detto anche "shock termico", è previsto dalla norma Uni 1264 che lo chiama "riscaldamento iniziale del sistema" e tale norma Uni ha valore di cogenza (cioè di obbligo) in quanto è richiamata nel documento ufficiale di certificazione di conformità dell'impianto termico.

Lo shock termico va, quindi,  sempre eseguito, anche se in periodi molto caldi ed anche se sono trascorsi diversi mesi (o anni) dalla esecuzione del massetto. 

FAQ: è possibile non fare lo shock termico?
 

massetto posa piastrelle Vicenza Verona

 

Parquet in rovere europeo posato sul massetto

Nella posa della pavimentazione in legno per questa nuova casa a Camisano Vicentino, abbiamo iniziato dalla creazione del massetto controllando attentamente l'umidità ed eseguendo il consueto shock termico.

Per saperne di più sul progetto, clicca: Pavimento in legno a Camisano 

Condizioni per la posa del legno su massetto radiante

Nella tabella che segue sintetizziamo le informazioni che è necessario conoscere per mettere in opera un massetto radiante e successivamente il pavimento in legno. 

 
Barriera o schermo al vapore tra strato di sottofondo e massetto:  Deve essere presente
Spessore del massetto:  Minimo 3 cm. sopra ai tubi, mediamente 6 cm in totale
Tempo minimo  di stagionatura prima della messa in funzione dell'impianto a pavimento: 21 giorni
Esecuzione del ciclo di riscaldamento (shock termico) in caso di posa di un pavimento in legno: Deve essere eseguito! 
Giorni di spegnimento dell'impianto prima della posa di qualsiasi pavimento sul massetto:  Almeno 3 giorni

Presenza dei serramenti prima dello shock
termico:

I serramenti devono essere presenti
Altri lavori necessari prima della posa del parquet:

Devono essere ultimati i lavori in muratura (ad esempio la posa delle scale in marmo),  devono essere montate le porte interne, i locali devono essere tinteggiati, i sanitari devono essere stati montati e gli impianti elettrici devono essere ultimati. 

Temperatura del massetto durante la posa: Tra i 15 ed i 20 °C
Umidità ambientale: Circa 60 %

Massetto come base per il legno

Nella ristrutturazione di questo attico a Vicenza, prima di incollare il bellissimo parquet in legno di noce abbiamo realizzato, come base in ogni ambien/node/2782te, un massetto di sostegno.

Se sei interessato al progetto, ti consiglio di dare un'occhiata a: Ristrutturazione attico a Vicenza

Cedimento del pavimento e del massetto

Il problema più grave che può capitare in un sistema radiante a pavimento è il cedimento del pavimento ultimato, magari dopo qualche mese dalla messa in esercizio. È un caso piuttosto raro ma ci è capitato per due volte di doverlo affrontare su abitazioni eseguite non molti anni fa.

I casi più gravi sono dovuti al combinato disposto di due errori, che, purtroppo, vengono commessi molto spesso:

  • il primo è affidare la gestione di sottofondi, impianto di riscaldamento a pavimento, massetto e pavimenti finali a diversi operatori;
  • quando si suddivide un compito su più persone nasce la necessità di coordinare. E qui avviene il secondo errore: gli operatori non vengono coordinati da un direttore lavori, ma dal cliente stesso, solitamente per risparmiare.

Il risultato è che gli strati vengono sovrapposti senza un criterio progettuale con rischi molto alti di problematiche. 
In questi casi si assiste poi ad uno scaricabarile sia degli operatori a cui sono mancate indicazioni o istruzioni sia del committente che, solo a problema emerso, dichiara la propria incompetenza a fungere da direttore lavori.
Queste situazioni generano problemi gravi, nei peggiori anche cause legali, da cui è difficilissimo uscire indenni.

A questo si aggiunga che, recentemente, massetti e sottofondi sono spesso "autolivellanti". Questo significa che sono miscele contenenti additivi fluidificanti di cui non conosciamo il comportamento nel lungo termine. Infine c'è un ruolo non secondario degli strati di isolante, sia quello acustico (tappetino antirumore) sia dei pannelli isolanti dell'impianto che vengono posizionati direttamente sopra al tappetino. Se non sono sufficientemente densi, e cioè se non sopportano la compressione, anche questi possono contribuire al cedimento dei pavimenti.

Ovviamente anche lo strato di massetto e la pavimentazione finale hanno il loro ruolo: ci sono pavimenti più pesanti ed altri più leggeri, così come ci sono massetti di spessore troppo elevato che gravano sui pannelli isolanti e sul sottofondo. 

Non ci stancheremo mai di dirlo: serve un direttore lavori che vigili, dall'inizio alla fine, sui vari passaggi. Che controlli i livelli dei singoli strati, evitando errori e compensazioni. Niente soluzioni del tipo "il sottofondo l'hanno fatto troppo basso, alziamo lo spessore del massetto!". 

E si deve preferire un interlocutore unico piuttosto che diversi. Se ti capita un caso come quello delle foto qui sopra ringrazierai il cielo di aver scelto un unico interlocutore che si dovrà, con le buone o con le cattive, assumere l'onere di risolverti il problema!

Grazie! 

Ti ringrazio per aver letto il mio articolo. Se hai domande che ritieni possano essere di interesse generale per favore commenta qui sotto. Se, invece, ti serve una consulenza specifica su un tema particolare posso offrirti una mia consulenza a pagamento.

Se, invece, abiti a Vicenza o a Verona puoi venirci a trovare agli indirizzi che trovi qui di seguito e sarò lieto di incontrarti di persona e di organizzare assieme l'esecuzione dei massetti e dei pavimenti per la tua abitazione. Nel caso in cui tu decida di diventare nostro cliente la mia consulenza è, ovviamente, gratuita. 
Grazie! 
 



PELLIZZARI FRATELLI SPA
VIA VIGNAGA, 31
36071 ARZIGNANO (VI)
[email protected] 

 

PELLIZZARI FRATELLI SPA
VIALE EUROPA, 2
36053 GAMBELLARA (VI)
[email protected]

Chiedi un preventivo per un pavimento:

Dichiaro di aver letto l’informativa ex art. 13 dlg 196/03 e di accettare i termini in essa esposti (dettagli). I dati raccolti a seguito della compilazione del presente modulo possono essere utilizzati per il successivo invio di comunicazioni commerciali e di marketing selezionando l’apposita voce. La compilazione del modulo è facoltativa. I dati indicati con un * sono obbligatori per poter effettuare la richiesta e sono necessari per stabilire il contatto richiesto.

RUOLO: Responsabile tecnico di cantiere
SEDE: Gambellara

Commenti

ma siete sicuri di quello che scrivete leggo un sacco di inesattezze sarà forse che scrivete per portare l'acqua al vostro mulino?

24/03/2020 - franco

Ciao Franco, 

ce la mettiamo tutta per dare più informazioni possibili e con la maggiore trasparenza possibile. Ma le critiche ci servono a migliorare e certamente possiamo commettere degli errori. Pe cui ti sarei grato se mi potessi scrivere quali inesattezze hai trovato. Mi piacerebbe anche capire che cosa ti fa pensare che i nostri articoli possano "portare acqua al nostro mulino"... moltissimi dei nostri lettori non sono e non potranno essere nostri clienti dato che operiamo solo tra Vicenza e Verona, per cui non capisco questa tua frase.
In ogni caso grazie se vorrai aiutarmi scrivendo qui nei commenti le inesattezze che hai rilevato.  

buona giornata

 

24/03/2020 - manager

Ciao,
Ho un impianto a pavimento in un appartamento di nuova costruzione (ci abito da ottobre). Ho notato che ho subito alcuni cedimenti del massetto. Oltre al distacco dello stucco tra pavimento e rivestimento, mi puoi dire quali altri problemi mi può portare?

18/04/2020 - Federico

Buongiorno, innanzitutto complimenti per il servizio che offrite rispondendo ai molti quesiti che vi vengono sottoposti. Io sono in fase di ristrutturazione del mio appartamento e verso metà febbraio è stata gettata autolivellina Knauf NE425 con additivo Risol 111 sopra un impianto Loex HOME THREE . Da un mio controllo in cantiere circa 15 giorni dopo la gettata del massetto autolivellante mi sono accorto che sul perimetro ci sono dei varchi di circa 4 CM dalla parete, penso dovuto ad un distaccamento dell'isolante spugnoso perimetrale dalla parete durante la gettata del massetto; inoltre ho notato che in 2 punti i tubi si sono "alzati" e sbordano di 2/3 mm sopra il massetto, probabilmente dovuto al distaccamento delle graffe fermatubi che si sono staccate durante la gettata. Sinceramente sono un po' preoccupato per entrambe le situazioni, mi piacerebbe avere un vostro consiglio soprattutto per capire se queste 2 problematiche possano pregiudicare il perfetto funzionamento dell'impianto o se possano causare problemi successivamente ( poserò poi parquet industriale ). Grazie

10/05/2020 - Oscar

Ciao Oscar, 

hai ragione ad essere preoccupato perché entrambe le cose che segnali non dovrebbero esserci.

Partiamo dai tubi: chiaramente il fatto che sporgono dal massetto non va bene: occorre demolire il massetto in corrispondenza dei due punti, abbassare i tubi e rifare quindi il massetto in quelle due porzioni. 

Per quanto riguarda le fessure di addirittura 4 cm. (!!!) nei bordi sono assolutamente NON normali. A meno che tu non abbia sbagliato a scrivere e intendevi, invece, dire 4 millimetri. Ma se le fessure sono di 4 centimetri occorre porvi rimedio prima della posa del legno. Fessure di questo tipo si possono creare talvolta (solo con massetti autolivellanti) quando non si sigilla bene nei contorni ed il massetto riesce ad infiltrarsi sotto al pannello dell'impianto a pavimento. 

Rimango a disposizione, grazie, ciao!

 

 

19/05/2020 - manager

Salve,
ho letto con molto interesse questo articolo e, da non addetta ai lavori, vorrei chiedere alcuni chiarimenti.
Sto ristrutturando integralmente un appartamento ed abbiam o deciso di mettere un impianto radiante a pavimento. Prima delle demolizioni avevamo fatto dei tasti per valutare gli spessori del massetto, che andavano dai 10 ai 13 cm.
Il termotecnico aveva dunque predisposto una stratigrafia da 9.9 cm che precedeva 5.1 cm di pannello radiante con bugna da appoggiare direttamente al solaio, 2.8 cm di massetto autolivellante e 2 cm circa di pavimento compreso di colla (metteremo il parquet). Il tutto prevedendo l'impiantistica perimetrale.
Con questa stratigrafia riuscivamo dunque a stare dentro allo spessore minore rilevato.
Dopo la demolizione dei massetti probabilmente nessuno ha più ripreso le misure (nemmeno il direttore dei lavori!!!!) per verificare che i presupposti fossero invariati rispetto a quelli di partenza. E' stato posato il radiante sul solaio e solo ora che l'impresa si appresta a fare i massetti è venuto fuori che in alcuni punti mancano non 2,8 cm per arrivare alla quota corretta ma 6 cm. Si sta dunque valutando di procedere alla posa di un massetto tradizionale, che però avrrbbe degli spessori diversi sopra il radiante, a seconda delle zone. Può essere una soluzione o dovrei pretendere la rimozione del radiante, la creazione di una base con l'alleggerito e la nuova posa del radiante "in bolla"? Qui chiaramente c'è una direzione dei lavori "assente" nei confronti della quale dovremo prendere dei provvedimenti....
Grazie.
E' stato po

02/06/2020 - Rachele

Ciao Rachele, 

uno dei requisiti del massetto è la costanza dello spessore, specie quando si tratta di massetto radiante.
Per valutare la possibilità di realizzare comunque il massetto dovrei capire cosa intendi quando scrivi che "in alcuni punti mancano 6 cm.". Ci sono degli avvallamenti? oppure c'è una "pendenza" costante? perché se c'è una pendenza costante per cui lo spessore del massetto aumenta gradualmente la cosa è risolvibile con un massetto tradizionale ma additivato con fibre. Non è la soluzione ottimale ma non ti darà problemi ad eccezione del fatto che la temperatura superficiale sarà più alta in alcuni punti e più bassa in altri. Confrontati con il termotecnico su questo aspetto. 
Se, invece, ci sono dei cambi di spessore non costanti, dei dislivelli o dei dossi, questi daranno origine a fessure e crepe. In questo caso ti suggerirei di far sistemare l'impianto radiante in modo che sia sufficientemente planare. 

Grazie, ciao!

 

04/06/2020 - manager

Complimenti per la ricchezza di informazioni. Ho trovato il vostro articolo molto interessante.

06/06/2020 - Luca Mezzini

Salve, oltre a ringraziarla per questo sito molto utile, volevo chiederle se dalla fine della posa del riscaldamento all'inizio della costruzione del massetto passano circa 10 giorni è un problema? ovviamente eviterei di esporlo al sole. Inoltre, non avendo ancora i serramenti circolerebbe un pò d'aria. Grazie

20/07/2020 - Daniele

Ciao Daniele, 

10 giorni non sono un problema, si può fare. Però, mi raccomando, ricordati di vigilare affinché nessuno faccia danni sull'impianto installato. 

ciao!

 

20/07/2020 - manager

Buongiorno e complimenti per l’esaustiva spiegazione.
Avrei una domanda su un appartamento sito al primo piano di una palazzina, costruzione 2013, con riscaldamento a pavimento.
Ho notato già da alcuni anni un abbassamento del pavimento, visibile soprattutto in cucina e nei bagni, di 5-6 mm e in alcuni punti anche di più di 1 cm.
Può questo abbassamento causare danni ai tubi del riscaldamento?
Dopo 7 anni si può considerare assestato il problema o potrebbe peggiorare?
Cosa si può fare? Sono molto preoccupata.
La ringrazio.

26/07/2020 - Ramona Rossi

Buongiorno Ramona, 

le cause possono essere differenti: cedimento del sottofondo, pannelli dell'impianto troppo "morbidi", massetto troppo sottile, senza rete, male eseguito... 
Difficile farti una diagnosi da qui, senza vedere "il malato" ma, in genere, trascorsi 7 anni credo di poter dire che molto probabilmente il sistema si sia assestato. 
buona giornata

01/08/2020 - manager

Ciao, volevo chiedere se serve fare lo shock termico su un pavimento che ha già 10/14 anni, non è mai stato piastrellato e l'impianto a pavimento non è mai andato
grazie
Marco

07/09/2020 - marco

Salve, vi scrivo per porvi un quesito, spero riusciate a rispondere.
Abbiamo costruito una villetta con sistema di riscaldamento a pavimento rotex e pompa di calore con accumolo Daikin, a maggio 2019 hanno posato un gres porcellanato spesso 9mm con misure 20x120. Ad oggi abbiamo notato degli inconvenienti ma non sappiamo a cosa siano dovuti:
1) il pavimento in alcune stanze si è distaccato dai battiscopa abbassandosi
2) due Piatrelle si sono fessurate in prossimità della porta che divide il salone dal corridoio della stanza. ( avendo fatto molte foto in fase di esecuzione, ho notato che tali fessurazioni si sono formate in prossimità del giunto di dilatazione eseguito secondo il progetto della daikin, giunti fatti in prossimità di ogni porta, tra salone e cucina e tra corridoio di entrata e salone.
Il problema può essere dovuto al massetto non eseguito a regola d’ arte ? Il massetto è stato fatto con sabbia e cemento più un liquido fornito dalla ditta che ha venduto il sistema radiante . Chi ha eseguito i lavori sostiene che è un assestamento! Quanto da me descritto a cosa può dipendere ? Grazie e complimenti per il sito .

11/09/2020 - Davide

Ciao Davide, 

difficile darti una risposta "a distanza" senza poter esaminare dal vivo il problema. Le cause possono essere molteplici ma per scoprirle dovremmo poter fare un sopralluogo a casa tua. 

grazie, ciao!

 

11/09/2020 - manager

Salve, visto la vostra esperienza nel settore vorrei farle una domanda....
E da 3 anni che abbito in una nuova abitazione con riscaldamento a pavimento ad oggi nella zona soggiorno e cucina locali comunicanti apparentemente solo negli angoli il pavimento si è abbassato il punto più " brutto" e di 1cm ( secondo il costruttore e un normale assestamento della casa ps premetto che i locali in questione sono al secondo piano dell abitazione) vista la. Vostra esperienza nel settore vorrei elencarle un paio di domande...
1- dopo 3 anni il cedimento si può dire "finito"?
2- e possibile risolvere in maniera localizzata con qualche resina?
Le posso chiedere un consiglio su come potrei procedere in merito anche nei confronti del costruttore...
La. Ringrazio anticipatamente e le faccio i complimenti su il blog spiegato molto bene grazie

12/09/2020 - Michele.

Ciao Marco, 

dello shock termico abbiamo parlato qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/shock-termico

Ti confermo che va comunque fatto. Sempre. 

Ciao!

 

05/10/2020 - manager

Buongiorno Sergio,
ho trovato questo articolo e mi sono commossa per la chiarezza.
Le scrivo perché sto avendo dei problemi con un cantiere del 2016, sembra che le pavimentazioni si siano completamente abbassate, senza fessurazioni, di 1 cm abbondante.
Ora stiamo cercando di capire cosa possa essere collassato, il mio dubbio era il pannello di riscaldamento, per il quale ho verificato, ha una densità di 27 Kg/m³. Al di sopra di esso abbiamo eseguito un massetto di 3 cm al quale abbiamo aggiunto piastrelle in gres porcellanato posate a colla.
Secondo lei quale può essere il problema? E' possibile fare un controllo della stratigrafia senza danneggiare il riscaldamento a pavimento?
E' possibile avere una tua consulenza e sapere il costo?
grazie

05/10/2020 - Erika

Ciao Erika e Ciao Michele

leggendo tra le domande ne troverete altre di simili alla vostra. Per capire quale sia la causa occorre fare un esame del massetto, del pannello ed anche del sottofondo. Si può fare senza danneggiare l'impianto a pavimento aiutandosi con una termocamera. Io non sono un perito e, pertanto, non do consulenze di tipo legale. Il mio lavoro è quello di risolvere "operativamente" questi problemi, realizzando nuovi pavimenti o riparando i vecchi. Per una perizia è meglio rivolgersi a dei professionisti iscritti all'albo dei CTU di un tribunale della tua zona. 

Ciao e grazie per i complimenti!

 

05/10/2020 - manager

Buongiorno Sergio, innanzitutto grazie per il suo riscontro, ho riletto tutti i commenti cercando altri casi, come diceva lei, simili, al mio.
Quello che mi incuriosito maggiormente sono state le domande di un signore che le chiedeva: "... Si è verificato tuttavia un abbassamento del pavimento in tutta la casa credo di 5 millimetri ma in alcuni punti in corrispondenza degli angoli anche di 1,2 cm. Questo significa che tutto deve essere rifatto? Nel lungo periodo può comportare danni al riscaldamento e tubazioni? Dopo 10 anni si può considerare assestato il problema o può continuare?"
Sinceramente sono le stesse domande che mi sono posta anche io... Potrei sapere qual'è il suo parere sul mio caso di abbassamento così importante superiore ad 1 cm?

05/10/2020 - Erika

Ciao, 

vorrei avere la risposta, ma non è semplice perché dovrei prima conoscere la causa. 

05/10/2020 - manager

Buongiorno,
purtroppo sono capitato in uno spiacevole problema. Mi hanno posato il pavimento (lastre in gres da 120x20 e 0,9 mm di spessore) senza le dovute accortezze e ora mi ritrovo con delle piastrelle che presentano degli spiacevoli gradini di almeno 1 mm che si sentono anche con le scarpe. Sto quindi pensando di far tirare su tutto i lpavimento per rifarlo. Ora, il massetto è di 4,5 cm e sotto ho un impianto radiante della Eurotherm. La mia preoccupazione è che tirando su le piastrelle e colla vengano su anche grossi pezzi di massetto compromettendo la sua funzionalità. Vi volevo chiedere se voi ritenete questa operazione fattibile, quali rischi corro e se avete consigli in merito.
Grazie

17/11/2020 - Davide

Ciao Davide, 

per la posa di lastre di grande formato si devono applicare i cunei livellatori. Questi riducono i gradini tra una piastrella e l'altra ad un livello "tollerabile" (o meglio entro quanto previsto dalle norme Uni En). 
Porre rimedio ora è oneroso e rischioso. 
Immagino tu abbia deciso di scartare l'idea di sovrapporre il pavimento all'esistente, magari ci sono dei motivi che hai già considerato. 
La rimozione di una grande lastra è più complessa rispetto al togliere un pavimento in piastrelle, ma utilizzando utensili appositi, come lo scalpello a spatola, dovresti riuscire senza danneggiare l'impianto sottostante. 
Il massetto, molto probabilmente, subirà delle lesioni per cui dovrai anche prevedere una rasatura consolidante. 

ciao!

17/11/2020 - manager

Salve sig. Sergio.
Sono un'impresa edile poco esperto di impianti radianti a pavimento.
Ho seguito con molta attenzione il suo chiarissimo articolo e le varie risposte alle domande dei commentatori.
Molte cose mi sono state molto utili ma non ho trovato la risposta a ciò che cercavo.
Premettendo che il massetto cementizio autolivellante presenta una patina superficiale semilucida la domanda è questa - "le mattonelle ceramiche si possono incollare direttamente sul massetto dopo lo shock termico o è necessario che sia preventivamente carteggiato e/o trattato con opportuni primer aggrappanti."? Grazie della risposta.

18/12/2020 - SAVINO

Ciao Savino, 

ho scritto un articolo dedicato ai massetti autolivellanti che trovi qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/massetto-autolivellante

Come leggerai nell'articolo a me i massetti autolivellanti (il 99% degli autolivellanti) non piacciono. E giuro che non riesco a capire come mai, ancora oggi, vengono affidati i massetti ad una azienda e la posa ad un altra: per me è assurdo! Questi due lavori vanno fatti dalla stessa azienda. 

Ma vengo alla risposta alla tua domanda, e cioè se serve primer e carteggiare... La risposta corretta è:  "dipende dal tipo di autolivellante utilizzato".

Ma se ti fidi di me io ti consiglio SEMPRE di carteggiare e QUASI SEMPRE di trattare con promotore di adesione. Per quest'ultimo aspetto io consulto la scheda tecnica del massetto eseguito e poi interagisco con il direttore lavori. 

Ti anticipo che questi aspetti comportano quasi sempre discussioni sia con il cliente finale (che non vuole pagare questi lavori perché raddoppiano il prezzo del massetto e non erano previsti) sia con gli esecutori degli autolivellanti (che ripetono fino alla noia frasi tipo "secondo me non serve"; "basta usare la colla giusta"; "gli altri non lo fanno mai"; "se proprio volete il primer lo stendo io a 1 euro al metro" ed altre assurdità). 
Assurdità perché la responsabilità di procedere con i lavori spetta a TE (dato che sei il posatore) e al DIRETTORE LAVORI e tutti i consigli di chi ha eseguito il massetto autolivellante (consigli che non ti metteranno mai per iscritto ovviamente) si ritorceranno contro di te se ti prendi il rischio di ascoltarli e se poi il pavimento canta a vuoto o salta. 

In sintesi: chiedi la scheda tecnica, consultati con il direttore lavori e, nel dubbio, esegui sia la carteggiatura che il primer.

in bocca al lupo, ciao! 

 

19/12/2020 - manager

Salve Sergio.
Curiosando sui vari siti che trattavano riscaldamento a pavimento, ho trovato i suoi articoli molto interessanti e grazie ai commenti degli altri lettori rendono questo argomento altamente istruttivo. Mi hanno posato un impianto radiante a pavimento con massetto in sabbia e cemento ( penso sia stato dato anche l additivo come scritto in altri post) in una villa di nuova costruzione. Ho due quesiti, il primo: l idraulico mi ha detto che ha fatto la prova in pressione dell impianto solo con l aria del compressore, però sui tubi non c'erano segni di raccordi. Quindi il massetto è stato posato ad impianto privo di pressione. È un problema?
Secondo: lo shock termico è stato fatto in qst giorni con caldaia elettrica e temperature rigide partendo da 6*  fino a raggiungere i  21* dopo circa 24h. Poi dal 2^ giorno fino ad oggi (5 gg) è salita a 35* come setpoint. Adesso tutto il massetto è bello asciutto tranne in una nicchia nello sgabuzzino dove si vede che è di colore grigio scuro e in superficie trasuda l umidità tipo brina. Il fatto è che dai primi momenti si è attenuata leggermente la parte bagnata ma non è ancora sparita. È un problema x la posa delle piastrelle in gres porcellanato? Come faccio a farla asciugare se sotto non passano I tubi del riscaldamento? La ringrazio anticipatamente e le porgo i miei sinceri auguri di buon inizio anno.

03/01/2021 - Giuseppe

Ciao Giuseppe, 

1) Il massetto si posa con l'impianto in pressione ma il fatto che non sia stato possibile farlo non è così grave. 
2) Nello sgabuzzino, dal momento che devi posare piastrelle in grès, non occorre che il massetto sia perfettamente asciutto (e ovviamente non essendoci i tubi dell'impianto non puoi scaldare). Sui massetti NON radianti abbiamo approfondito qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/massetto-piastrelle

Ciao!

04/01/2021 - manager

Buona sera.
Spero possiate darmi un consiglio, visto l'articolo molto interessante ed esaustivo.

Ho un problema con la mia nuova costruzione.
Abbiamo posato il sottofondo con tyrofon, strato di isolgomma, riscaldamento a pavimento e massetto.

Data la quota scarsa, abbiamo dovuto fare un massetto di 2,5 cm in tutta la casa, con rete elettrosaldata e miscela fibrata.

Ora, dopo circa un mese e mezzo dalla posa, mi trovo ad avere tutti gli angoli della casa che si muovono molto se salgo in piedi sul massetto. Quest'ultimo si abbassa di circa 1 cm.

Due domande...
- questo farà crepare le piastrelle in grès?
- quale soluzione suggerisce per risolvere il movimento del massetto?
- cosa dovrei pretendere dall'impresa?

Grazie mille!

15/02/2021 - Bruno

Ciao Bruno,

non andava collocata la rete elettrosaldata che è la causa del problema che esponi. In queste condizioni non si può posare il pavimento: purtroppo occorre rifare il massetto anche se capisco che è un disagio non da poco.

ciao!

 

02/03/2021 - michele

Grazie per l'articolo molto interessante.
Avrei una domanda specifica, se la fascia perimetrale viene tagliata prima della posa delle piastrelle, cosa si può fare? Quali possono essere i danni?
Grazie

31/03/2021 - ISABEL

Ciao Isabel

non si crea nessun danno tagliando la fascia perimetrale prima della posa delle piastrelle. Ma occorre adottare alcune precauzioni durante la posa delle piastrelle che la presenza del materassino avrebbe reso più facile.
Il materassino, infatti, serve ad impedire che vadano detriti, colla e stucco nella fessura tra la piastrella ed il muro. Se il materassino viene tolto occorre fare attenzione, quando si posa, affinchè questo non succeda. Se la fessura si riempisse di materiale non potrà più svolgere la funzione di giunto perimetrale e permettere la dilatazione del pavimento.

buona giornata Isabel e grazie per la domanda

01/04/2021 - michele

Ciao e bravi perché finalmente si capisce qualcosa leggendo nel vostro sito.
Forse ha già chiesto qualcuno e non ho visto ma ho questo problema.
Sono indeciso se nella ristrutturazione di casa mia inserire oppure no l'impianto radiante a pavimento.
La stratigrafia dell’eventuale pavimento radiante che andrei a realizzare deve essere necessariamente un impianto a “bassa inerzia” che prevede dunque un massetto ribassato pari a 35 mm. Questo significa che ci saranno circa 15 mm. sopra alle tubazioni del riscaldamento a pavimento.
Ho sentito la ditta che ci fa i massetti e mi dice che loro li fanno e certificano che va bene anche se è minore di 3 centimetri. Voi invece scrivete che non si può scendere sotto ai 3 cm. chi ha ragione?
Che rischi corro?

23/04/2021 - SIMONE

Ciao Simone, grazie per i complimenti.  

La norna UNI EN 11371/17 (Massetti per parquet e pavimentazioni di legno - Proprietà e caratteristiche prestazionali) regolamenta le proprietà dei massetti oggetto di posa incollata del pavimento di legno.
Questa prevede che lo spessore minimo del massetto sopra le serpentine dell'impianto di riscaldamento non sia inferiore a 3,00 cm per garantire un buona tenuta del parquet sul massetto e contenere la naturali trazioni dello stesso.
Nel tuo caso , il massetto è stato previsto con spessore di 1,5cm immagino per problemi di altezze dei locali ineludibili.
A quanto scrivi, chi ti ha proposto di realizzare l'opera difforme da quanto prescritto dalla norma ti garantisce la tenuta e la solidità del massetto. Questa garanzia dovrebbe specificare che è valida anche nel caso in cui sul massetto si preveda un posa incollata del pavimento di legno. Garanzia che a mio avviso sarà difficile da ottenere.
Tieni presente che su massetti con spessore inferiore a 3,00, si può realizzare (e te la consiglio) la posa galleggiante o la cosiddetta "posa ibrida o semi galleggiante" con incollaggio del prodotto su idoneo materassino e non direttamente sul massetto.

ciao!

23/04/2021 - michele

Buonasera, quindi è inderogabile che lo spessore del massetto tra tubi radianti e piano di posa del parquet sia superiore a 30 mm? Non ci sono alternative?
Grazie
Rossana

03/06/2021 - Rossana

Ciao Rossana,

lo stabilisce una Norma Uni En. Tali norme sono redatte per assicurare dei livelli di qualità e prestazione dei pavimenti ottimali e durevoli.
Quindi sono norme scritte per tutelare il committente e garantirgli un buon risultato finale.

Ma chiaramente, a casa tua, se tu ed il tuo direttore dei lavori ritenete di realizzare i lavori in difformità da quanto suggerito dalle norme siete liberi di farlo a patto che solleviate dalle eventuali future responsabilità chi esegue i lavori...

Va inoltre sottolineato che le norme potrebbero variare nel tempo, dando la possibilità di diminuire lo spessore del massetto tenendo conto delle innovazioni tecnologiche di prodotto o di processo che si stanno diffondendo.

Ciao!

21/06/2021 - michele

Salve, ho acquistato un massetto a bosso spessore idoneo per impianto di riscaldamento a pavimento per una superficie 155 mq spessore medio 2 cm. Il tecnico è venuto a fare la dimostrazione ed ha detto d'inserire nell'impasto oltre i 2 litri di acqua per sacco 500 ml di lattice ( è questa è già stata una sorpresa onerosa non considerata, poiché prima dell'acquisto veniva riferito allo scrivente che il solo massetto senza alcun componente aggiuntivo sarebbe baststo). Alla fine della posa il massetto si presentava in abbastanza debole e poco compatto, il tecnico a questa nostra osservazione rappresentava che era meglio se veniva eseguita una mano su tutta la superficie di consolidante. Altra spesa non considerata, il prezzo lievita vertiginosamente). A questo punto mi chiedo : le caratteristiche tecniche di questo massetto con laggiunta dei componenti descritti ed ancora la resa termica sono rimaste inalterate? O dopo tutti i soldi in più che mi sono ststi fatti spendere adesso avrei anche un prodotto piu scadente!?Grazie distinti saluti

27/09/2021 - Carmelo Borzì

Ciao Carmelo,

ci sono molti motivi per cui non amo i massetti a basso spessore, alcuni li hai espressi molto chiaramente tu nel tuo messaggio.
Prima di posare ti consiglio di far fare alla direzione lavori i tradizionali controlli sul massetto:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/problemi-massetto-controlli

In ogni caso, venendo a quanto mi richiedi sulla conducibilità o resa termica, non ti riesco a dare una risposta perchè non so che prodotti consolidanti e che lattice è stato utilizzato ed in che quantità. Ma certamente rispetto alla scheda tecnica del massetto iniziale delle variazioni ci sono.

ciao!

 

27/09/2021 - michele

Buongiorno e complimenti per il chiarissimo articolo.
Ho un dubbio sullo spessore del massetto... In un impianto a bassa inerzia termica (come quello che sto realizando) lo spessore del massetto da 4 cm va calcolato dall'isolante o da sopra il tubo? Nel secondo caso dovrebbe essere realizzato un massetto da 6,2 cm (se il tubo è da 22) a partire dall'isolante... corretto? Con questi spessori, è preferibile la rete o additivare il massetto sabbia cemento con le fibre?
Grazie per il tempo che dedicate a condividere la vostra esperienza e moltissimi complimenti.

05/11/2021 - Giuseppe

Ciao Giuseppe,

grazie per la domanda: lo spessore del massetto generalmente si considera da sopra i tubi. Quindi nel tuo caso lo spessore del massetto che ingloba i tubi è proprio di 6,2 cm.
Per quanto concerne la seconda domanda: è preferibile utilizzare le fibre anzichè la rete metallica.

ciao!

 

05/11/2021 - michele

Buon pomeriggio molto esaustivo il vostro articolo io vorrei sapere se nella normativa viene posto come obbligo l’eseguire lo schock termico solo per il parquet o anche per le ceramiche come il gres porcellanato. Le spiego io ho fatto questo impianto dove però non hanno eseguito lo schock termico e dopo tre mesi dalla pavimentazione si sono spaccate le fughe e sollevato il pavimento . Ora l’impiantista dice che non era obbligato a fare qst schock.

14/12/2021 - Giovana

Ciao Giovanna,
La norma Uni En 1264, che si occupa di impianti radianti annegati, si applica in tutta Europa e quindi anche in Italia e si ritiene abbia valore legale. Perchè una norma Uni En abbia valore legale occorre che sia richiamata in un provvedimento legislativo. In questo caso la norma non è richiamata direttamente in una legge ma è richiamata in un documento ufficiale, quello della dichiarazione che l'impianto è a norma. Inoltre anche le norme Uni che non hanno valore legale sono comunque utilizzate dai giudici nei contenziosi. La norma stabilisce tra le altre cose, al punto 4.4 quanto segue:

"Avviamento iniziale del riscaldamento
Questa operazione deve essere eseguita almeno 21 giorni dopo la posa dello strato di
supporto di cemento o in conformità alle istruzioni del fabbricante e comunque dopo
almeno 7 giorni in caso di strati di supporto di anidrite.
Il riscaldamento iniziale comincia ad una temperatura di alimentazione compresa tra
20 °C e 25 °C, che deve essere mantenuta per almeno 3 giorni. Successivamente,
occorre impostare la temperatura massima di progetto, che deve essere mantenuta per
almeno altri 4 giorni.
Il processo di avviamento del riscaldamento deve essere documentato."


Lo shock termico, pertanto, deve essere sempre eseguito.
ciao!

21/01/2022 - michele

Buonasera, avrei bisogno di un consiglio, vorrei installare nel modo migliore il riscaldamento a pavimento avendo però 11 - 12 cm. Potresti consigliarmi la stratificazione migliore e i materiali migliori da usare. premetto che vorrei posare piastrelle 120x60cm. grazie

22/02/2022 - mattia

Ciao Mattia,
si considerano sufficienti 20/21 centimetri totali dal solaio grezzo. Di questi circa 10 vengono dedicati agli impianti elettrici e idrico-sanitari, mentre i rimanenti 11 vanno divisi a metà tra impianto di riscaldamento a pavimento (pannello e serpentine di tubi) e pavimentazione (massetto+grès).
Per consigli più specifici, disegni esecutivi, consigli sui migliori materiali da utilizzare e stesura di un capitolato materiali completo di schede tecniche puoi chiederci un preventivo per la progettazione del tuo pavimento che, però,  è a pagamento.
Grazie, ciao!

 

23/02/2022 - michele

Salve vorrei capire come mai non consigliate massetti a base anidride rispetto a massetti semi umidi , purtroppo ci sono due scuole di pensiero totalmente opposte , io parlo di massetti per appartamento fino a 150 mq , grazie anticipatamente

20/03/2022 - Simon Di Michele

Ciao Simon,
non c'è una regola univoca, si tratta di valutare caso per caso tenendo conto sia del materiale che vi andrà posato (ceramica? legno? marmo?) sia della tecnica di posa prevista (flottante? incollaggio?), sia delle condizioni di cantiere (casa singola su due piani? attico in centro al 4° piano?) sia della presenza o meno del sistema radiante a pavimento.
Se possibile noi preferiamo adottare il massetto tradizionale a sabbia, cemento ed acqua perchè il suo comportamento e le sue caratteristiche (aggrappaggio, tempi di asciugatura, tensioni) sono ormai stra-conosciute. Sebbene più macchinoso da stendere - e quindi più costoso - il massetto tradizionale ci da più tranquillità.
Ma, ripeto, questa non è una regola assoluta ed anche noi, in alcuni casi, utilizziamo il massetto a base anidride, perchè più adatto.
Ciao!

21/03/2022 - michele

Buonasera e complimenti per l'articolo. Sono un idraulico e mi si presenta un problema in una casa con due bagni aventi doccia a pavimento piastrellato con piletta lunga tutta la larghezza. Ho fatto passare l'impianto a pavimento sotto i primi 50cm della doccia(140×90) e il muratore non sa come affrontare le dilatazioni del massetto. Ovvero... Io ho messo la fascia perimetrale sul perimetro del bagno doccia compresa considerando il massetto della doccia omogeneo a quello del bagno essendo la continuazione delle piastrelle. Lui vorrebbe eliminare la guaina a muro perché dice che poi la sua impermeabilizzazione non reggerebbe (mapelastik) ..... Non saprei come fare

21/11/2022 - Cristian

Buongiorno e complimenti per L articolo molto chiaro e dettagliato in tutti i punti
Volevo chiederle io ho una casa che sto ristrutturando con uno spessore per mettere L impianto radiante di 7.5 cm..inizialmente mi aveva proposto un impianto con pannelli con uno spessore inferiore allo standard ed un massetto tradizionale , ora visto le problematiche con l approvvigionamento di materiali mi hanno cambiato L offerta mettendo pannelli più spessi chiedendo di effettuare successivamente un massetto da 1 cm con prodotti premiscelati…cosa ne pensa ?
Grazie in anticipo per i suoi graditi consigli

24/11/2022 - Geoffrey

Ciao Geoffrey,
noi privilegiamo, per una serie di ragioni, il massetto tradizionale rispetto al massetto da 1 cm. che le hanno proposto.
grazie per i complimenti, buona giornata!

02/12/2022 - michele

Ciao Cristian,
Da quanto scrivi sembra che tu abbia intenzione di fare un piatto doccia in piastrelle utilizzando solamente il mapelastic (probabilemente al di sotto, negli spigoli e nei lati) come impermeabilizzante. Noi sconsigliamo questa tecnica. Ne parliamo nell'articolo specifico:
https://www.fratellipellizzari.it/blog/piatto-doccia-piastrelle-filopavimento
Ciao!
 

 

06/12/2022 - michele

Buongiorno,
complimenti per la ricchezza di contenuti del vostro sito.
Su nuova abitazione andrò ad installare il sistema radiante Zeromax della Eurotherm andando a fresare direttamente il massetto posando poi direttamente il pavimento sopra quest'ultimo. Il pavimento sarà parte in gres e parte in legno.
Che tipo di massetto consigliate per questa tipologia di pavimento? Ci sono tipologie di pavimenti che non sono compatibili con questa soluzione radiante?
Grazie per il consiglio
Marco

12/04/2023 - Marco

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