Pavimenti in legno ed umidità

"Temete il freddo umido:
tenete i piedi caldi,
imperciocché vi dico
 che il catarro ha ucciso più vecchi
di quello che il cannone abbia massacrato soldati."

(Paolo Mantegazza - Fisiologo, antropologo e patriota italiano 1831 – 1910)
 

04/03/2022

Molti sanno che il legno "teme l'umidità" o, comunque, che in caso di eccessiva presenza di umidità il legno si dilata fino a gonfiarsi, sollevarsi o a creare dei danni. In questo articolo cercheremo di spiegare perché questo accade.

Argomento Wiki
Pavimenti in legno

 

Il pavimento in legno e l'umidità

All'interno della Fratelli Pellizzari io mi occupo di realizzare i vari tipi di pavimenti, tra qui quelli in parquet, che vengono progettati e venduti dai colleghi. Sono ogni giorno nei cantieri di Vicenza e Verona - le zone in cui operiamo - per sovrintendere alla posa e, negli anni, ho imparato diverse cose sull'argomento "pavimenti in legno ed umidità", e mi è capitato di vedere del parquet gonfiato o allagato. 
 
In questo articolo ti racconterò l'importanza di rispettare il legno, materiale che può "arrabbiarsi" e diventare pericoloso se non lo si sa trattare nel modo giusto. 
Ti spiegherò perché il pavimento in legno si gonfia con l'umidità, quali accortezze utilizzare perché non succeda e quali sono le condizioni climatiche considerate "comfortevoli" per mantenere bello a lungo il tuo pavimento in legno. Cercherò di rispondere a queste domande:

  • perchè il pavimento in legno si dilata e si gonfia con l'umidità
  • qual è l'umidità di equilibrio per un pavimento in legno? 
  • quali sono le condizioni ideali per mantenere "sano" il parquet in casa? 

 

Pavimento in legno di rovere ad Arzignano, Vicenza

In questa abitazione abbiamo posato un caldo e avvolgente parquet in rovere costituito da grandi tavole posate a tolda di nave. La pavimentazione si dota anche di un sistema di riscaldamento a pavimento!

Fai un tour dell'abitazione:

Cucina su misura e arredamenti ad Arzignano (Vicenza)

La forza di un pezzo di legno bagnato

Se ti dico che con un piccolo pezzo di legno, bagnato, si riuscivano a staccare blocchi di marmo da una montagna, ci crederesti? La potenza di dilatazione del legno, a causa dell'umidità, è un fenomeno conosciuto ed utilizzato da anni.

Con dei cunei di legno si stacca il marmo dalla montagna
Questi cunei di legno venivano utilizzati per staccare blocchi di marmo dalla montagna.
 

Prima dell'avvento degli strumenti di taglio per il marmo e degli esplosivi il marmo si estraeva dalle cave utilizzando il legno.
La tecnica di estrazione dei blocchi dalla montagna consisteva, infatti, nel realizzare con gli scalpelli dei fori all'interno dei quali si sistemavano dei cunei di legno di rovere asciutto. Dopodiché si bagnavano i cunei ed il legno, gonfio d'acqua, si dilatava e provocava il distacco dei blocchi di marmo dalla montagna.

Pavimenti e rivestimenti in legno nell'open space e in bagno

Questo legno di rovere non teme l'umidità del bagno e lo va a rivestire a pavimento e a parete impreziosendolo, oltre a decorare il resto della casa, così come la schiena del bancone della cucina.

Fai un tour della casa:

Cucine su misura a Vicenza

Il parquet: alla continua ricerca dell'equilibrio igroscopico  

 
Il legno scambia umidità con l'ambiente

Nei testi di tecnologia del legno questi fenomeni sono noti: il legno si relaziona con l’ambiente circostante, cedendo o assorbendo umidità in funzione alle caratteristiche termo-igrometriche dell’ambiente in cui si trova. Anche un pavimento in legno cede o acquista umidità nell’ambiente che lo circonda, a seconda delle temperature e dell'umidità relativa dell’aria e/o del fondo di posa.

 

Dilatazioni e fessurazioni

Il processo per cui il legno cerca continuamente l'equilibrio in base alle condizioni ambientali dove viene posto in opera, si chiama equilibratura dinamica igroscopica. Questo processo di ri-equilibrio tramite assorbimento o espulsione dell'umidità ha come conseguenza la variazione della massa delle singole tavolette posate a pavimento. La variazione in aumento provoca "dilatazione" della tavoletta mentre la perdita di umidità provoca in costringimento ed il fenomeno delle "fessurazioni".

 

Riguarda solo alcuni tipi di parquet?

La “dilatazione”, che è conseguenza dell'assorbimento di umidità, così come la fessurazione è un fenomeno che riguarda tutte le specie legnose esistenti. Quindi occorre tenerne conto quando si progetta e realizza un pavimento in legno. Anche se ci sono delle differenze, anche notevoli, tra differenti essenze (tipologie) di legno.

 



 

Ampliamento di un casa a Vicenza: il pavimento in legno

Per ampliare la casa più velocemente la coppia ha optato per una struttura in legno. Ricercavano un parquet che somigliasse al grès effetto legno che rivestiva l'esterno: con un po' di ricerca siamo riusciti a trovare un legno che combaciasse alla perfezione!

Scopri il lavoro dietro questa realizzazione:

Come arredare una casa in legno, Vicenza

Le dilatazioni di un pavimento in legno

 
Cosa significa che il parquet è igroscopico e anisotropo?

L’equilibrio fisico sopra descritto si ripercuote inevitabilmente nella massa dei materiali igroscopici. Ed il legno è il più conosciuto tra i materiali IGROSCOPICI e ANISOTROPI. Con il primo termine intendiamo la  capacità del legno di scambiare umidità con l’atmosfera circostante e di espellerla o trattenerla sotto forma liquida o di vapore acqueo e, come abbiamo detto, questo comporta variazioni nella massa delle tavolette. Mentre quando diciamo che il legno è anisotropo intendiamo dire che le variazioni dimensionali non sono uguali in tutte le direzioni: la variazione è importante nella larghezza mentre è minima nella lunghezza.

 

Fenomeni reversibili?

Stabilito che il legno sia sensibile alla presenza di umidità è immediato comprendere il motivo per cui, ad esempio, la collocazione di pavimenti in parquet all'interno di locali che rimangono chiusi per lungo tempo (ancora peggio se all'interno la temperatura è alta) e/o il verificarsi di importanti sbalzi igro- termici possano indurre come conseguenza delle sensibili variazioni dimensionali (ritiro/aumento) nel pavimento e, infine, ingenerare ondulazioni o fessurazioni.
Questi fenomeni, se di lieve entità, sono generalmente reversibili. Questo significa che la tavoletta può "rinvenire" e ritornare alla sua condizione iniziale una volta ristabilità la corretta umidità.  Questa dinamica ci dice che un pavimento di legno può subire delle piccole variazioni dimensionali che, in presenza di lievi variazioni delle condizioni ambientali, sono del tutto normali.

 

Fenomeni irreversibili?

Ma non sempre i fenomeni sono reversibili. Come vedremo in seguito talvolta le variazioni di umidità sono talmente importanti da compromettere per sempre il pavimento in legno. Occorre quindi comprendere quali sono le "condizioni corrette" e quali invece le "condizioni limite" che possono arrecare danni irreversibili. Una volta posato il legno dovrai fare attenzione a mantenere un ambiente con condizioni di umidità e temperatura che ti indicheremo.

Pavimenti in legno per un ex monastero a Vicenza

Il pavimento in legno di rovere scelto per questa abitazione è molto particolare: un rovere black con molte sfumature scure, una spazzolatura decisa e dei contrasti cromatici da una tavola all’altra che davano molta profondità.

Dai un'occhiata anche ai bagni:

Pavimenti e bagni in una ristrutturazione a Vicenza

Il pavimento in legno va difeso dall'umidità

 
Cosa dobbiamo fare noi?

Abbiamo capito i motivi per cui quando si utilizza il legno a pavimento è necessario tenere conto della sua capacità di dilatarsi a contatto con l'acqua o in presenza di umidità eccessiva. Noi, alla Fratelli Pellizzari, lo sappiamo e ne dobbiamo tenere conto, sia nelle fasi di stoccaggio all'interno del nostro magazzino (protezione dall'acqua, dall'umidità, ambiente aerato) che durante il trasporto. Ma anche la consegna, la movimentazione e lo stoccaggio in cantiere dovrà essere curata per evitare problemi.
Infine va seguita la posa in opera e va consigliato il cliente finale sulle accortezze da attuare sia nelle ultime fasi di "cantiere" sia, poi, nella normale vita quotidiana.

 

Attenzione alla posa!

Particolare attenzione va posta al momento della posa del parquet. In questa fase occorre eseguire i controlli sia sul massetto che ambientali per accertarsi che non ci sia presenza di eccessiva umidità. Va accertato che non siano accaduti incidenti di cantiere con sversamento d'acqua nel fondo di posa e si deve vigilare affinché non accadano incidenti a legno posato.
La principale accortezza è quella di andare a misurare la presenza di umidità nel massetto prima della posa del parquet e controllare che sia al di sotto dei livelli previsti nei differenti tipi di massetti.

PARQUET E PROBLEMI CON UMIDITA'
L'umidità presente nel massetto contamina il parquet facendolo rigonfiare e deformare. 

 

Shock termico nel caso di impianto radiante

Nel caso di impianto di riscaldamento a pavimento non è sufficiente andare a misurare l'umidità presente superficialmente. Prima di posare il parquet occorre eseguire quello che viene chiamato shock termico ma che forse andrebbe chiamato "ciclo di preriscaldamento del massetto". Si tratta di un metodo che permette di espellere l'umidità residua dal massetto dopo che è trascorso il periodo di maturazione. In caso di riscaldamento a pavimento ci sono dei residui di umidità specie al di sotto e attorno ai tubi che va fatta fuoriuscire prima della posa del pavimento.

 

Finestre aperte o finestre chiuse?

Nelle fasi di cantiere che precedono la posa del pavimento in legno è importante che i locali vengano aerati e ventilati, in modo da far fuoriuscire l'umidità presente in grande quantità negli intonaci, nei solai e nelle pareti. Ma, attenzione! In caso di pioggia e vento è meglio chiudere per evitare che piova sul massetto.
Se il periodo che la pioggia entri nell'abitazione non si pone, gli operatori di cantiere possono aprire le finestre in una giornata di pioggia? L'umidità apportata dall'esterno durante una giornata di pioggia non aumenta in modo significativo la percentuale di acqua presente nel massetto (stiamo parlando di ordini di grandezza completamente differenti).

 

Quali rischi a posa terminata?

Al termine della posa i rischi non sono finiti, anzi!
Si possono ancora verificare danni, specie nelle ultime fasi di cantiere. Oltre ai classici danni da caduta di attrezzi sul pavimento va messo in conto anche il rischio da mancata aerazione dei locali che saranno, ovviamente, umidi in quanto gli intonaci, nel 99% dei cantieri, devono ancora essere perfettamente asciutti. 
La presenza di umidità da asciugatura dei muri combinata alla mancata aerazione provocano danni a lungo termine sul parquet.
 

Parquet sollevato a causa dell'umidità
Parquet appena posato che si è sollevato a causa della presenza di umidità eccessiva in cantiere in cui i locali sono rimasti chiusi per un lungo periodo e senza la necessaria aerazione.  L'aumento di dimensioni delle tavole provoca una spinta verso l'alto in corrispondenza delle giunture ed il conseguente sollevamento che si vede nella foto.
 

Pavimenti in legno di una casa a Valdagno, Vicenza

Il pavimento in legno scelto dai clienti, che trovate in tutta la casa, si tratta di un legno di rovere oliato color creta: un pavimento molto luminoso e chiaro, che esalta l'arredamento moderno.

Fai un giro della casa:

Arredamenti su misura a Valdagno

L'umidità e la dilatazione del legno

 
Quanto può dilatarsi un parquet?

Abbiamo ormai ben chiaro come il legno sia un materiale igroscopico, cioè che assorbe e rilascia umidità. Ma cosa succede se il pavimento in legno anzichè assorbire solo vapore acqueo subisce un vero e proprio allagamento? oppure una perdita d'acqua importante? 
Ebbene se lo si bagna in modo esagerato il parquet si gonfia, cioè aumenta le sue dimensioni ed ha la forza necessaria per provocare danni importanti come si vede nella foto di seguito. 

Parquet sollevato a causa dell'umidità
Questo parquet si è allagato a casa di una perdita dall'impianto di condizionamento.
L'allagamento ha provocato non un leggero aumento dimensionale, bensì un deciso rigonfiamento e sollevamento con danni importanti. 

 

Altri danni dell'umidità

Accenniamo qui anche al fatto che un importante allagamento ha anche, come conseguenza, una diminuita durabilità del pavimento legno: la dilatazione lo rende più vulnerabile anche ad altri fenomeni, quali l'attacco di insetti, e finisce per minare, quindi, la sua resistenza nel lungo termine.  

Come evitare che il legno si gonfi se mettiamo il parquet in bagno? Lo raccontiamo qui: Il pavimento in legno in bagno

Parquet in una casa in legno a Vicenza

La casa con la struttura in legno viene avvolta da una pavimentazione in rovere chiaro posato a tolda di nave. Lo stesso legno viene utilizzato per il bancone snack della cucina e per il rivestimento della parete della camera da letto.

Bussa alla porta ed entra in casa:

Casa in legno a Vicenza, le moderne finiture

Il legno e l'acqua: nemici da sempre ? 

 
Danni a lungo termine dell'acqua

Abbiamo accennato a quali sono i danni a lungo termine della presenza di acqua sul pavimento in legno. Se il legno permane a lungo in un ambiente umido si pongono le basi per una proliferazione ed un successivo attacco da parte di funghi, batteri ed insetti che non prolifererebbero in ambiente asciutto.
I maggiori problemi si riscontrano quando il legno permane bagnato senza potersi asciugare in un ambiente in cui ci sia anche ossigeno: in quel caso la marcescenza del parquet procede inesorabile. 

 

Ne abbiamo parlato in questo articolo: IL PARQUET ED I TARLI

 

Parquet con impianto di riscaldamento a pavimento a Vicenza

Un particolare legno di rovere trattato con delle terre, ben stonalizzato, con un color tabacco nocciola che regala ampio carattere all'abitazione. Non manca l'impianto a pavimento che riscalda in maniera armoniosa il legno.

Guarda di più qua:

Parquet rovere e bagni moderni: un attico a Vicenza

ScL'acqua durante la vita dell'albero

 
L'acqua è fonte di vita per l'albero

La stessa sostanza, l'acqua, che il legno teme è stata un elemento fondamentale per la crescita e la sopravvivenza dell'albero.
Il trasporto dell'acqua dalle radici alla chioma e viceversa avviene senza sosta attraverso le fibre del fusto dell'albero che sono molto simili a tante microscopiche cannucce disposte verticalmente.

I CONDOTTI LINFATICI

 

Quanta acqua "si beve" un albero?

In un giorno di primavera un albero di grandi dimensioni può assorbire dalle radici fino a 400 litri di acqua e perderne, dalle foglie, il 90% grazie alla traspirazione. 

Legno ed umidità
I tronchi degli alberi abbattuti vengono stoccati in piazzale per asciugarsi al sole e perdere così una parte importante dell'acqua che hanno all'interno
Scopri tutto sul legno che viene usato per produrre i pavimenti: Legno per pavimenti 

Parquet a spina ungherese in una casa a Montecchio Maggiore, Vicenza

Un parquet molto chiaro in rovere a spina ungherese è risultato la scelta più adatta per questa casa che persegue lo stile classico in una chiave moderna.

Fai un tour della casa:

Bagni in stile classico a Montecchio - Vicenza

La presenza di acqua nei lavorati per il parquet

 
Quanta acqua al momento del taglio?

Al momento del taglio dell'albero il legno ha un contenuto di umidità quasi sempre superiore al 30%.
In seguito alle lavorazioni - per farlo diventare il tuo futuro pavimento -  l'umidità dovrà scendere al 10% circa: questa è l'umidità che conterrà il legno che acquisterai per il tuo nuovo pavimento.

 

Parquet ed umidità
I tronchi vengono tagliati e diventano tavole. Anche queste devono rimanere ad essiccarsi al sole prima di essere inserite nell'essiccatoio artificiale dove l'umidità del legno viene portata al 10%. 

 

Occorre "asciugare" il legno prima di lavorarlo

Per passare dal 30% del momento del taglio al 10% di quando verrà posato a casa tua è necessario che il legno perda umidità lentamente. Ovviamente il legno tenderà a ritirarsi:  abbiamo già detto che la conseguenza della perdita di umidità è la perdita di massa, peso e dimensioni. 
Ma, attenzione: in caso di variazioni dell'umidità ambientale troppo brusche il legno può diventare "nervoso" e dare problemi una volta posato a casa tua anche in caso di lievi variazioni di umidità ambientale. Non stiamo parlando di incidenti o stress violenti quali allagamenti, in quel caso è normale che il legno possa gonfiarsi e sollevarsi.

 

Incidenti e reazione del parquet

Come si vede nella foto che segue se si verifica un incidente importante anzichè assistere ad una lieve variazione delle dimensioni del legno conseguenti ad assorbimento di umidità, si verifica, invece, il fenomeno dell'imbibizione che causa un importante aumento di dimensione del parquet. Questo è successo, ad esempio, al pavimento della foto qui sotto che ha subito una infiltrazione di acqua da un lucernario difettoso e si è gonfiato, deformandosi fino a sollevarsi

 

Legno sollevato per umidità
L'infiltrazione di umidità da un lucernario ha causato il rigonfiamento ed il successivo distacco di questo parquet in legno. 

Pavimento in legno di rovere ad Arzignano, Vicenza

Un bel rovere spazzolato profondo sbiancato illumina questa casa che gioca tutto sui toni chiari. Verniciato B-Protect, si veste di una finitura opaca molto naturale, rendendolo contemporaneamente molto resistente.

Guarda la casa completa:

Ristrutturare casa ad Arzignano

L'umidità di equilibrio nel parquet

 

Rigonfiamento o ritiro?

Abbiamo visto, quindi, come il legno, qualunque sia la percentuale di umidità che contiene, tende sempre ad equilibrare la propria umidità con quella dell'ambiente in cui si trova, raggiungendo la propria "umidità di equilibrio" o equilibrio igrometrico. In sostanza se l'ambiente in cui si trova è secco il legno cederà umidità all'aria. Se, viceversa, è umido tenderà ad assorbirla dall'ambiente stesso. In entrambi i casi si produrrà una modifica della massa della tavoletta in legno che subirà un ritiro o un rigonfiamento a seconda che perda o acquisti umidità. 
Per questo si dice che "il legno è un materiale vivo", perché si muove e si ridimensiona in base all'umidità assorbita dall'ambiente circostante.

 

legno bagnato

 

 

Controlli e accortezze

Per questo motivo è necessario verificare l'umidità presente nelle tavole al momento della posa e tenere sotto controllo i fattori che possono apportare umidità all'interno del parquet, quindi le condizioni di umidità ambientale e l'eventuale umidità contenuta nel supporto dove si va a posare. Occorre poi adottare accortezze sia nelle ultime fasi di cantiere che nei momenti successivi evitando incidenti domestici e conseguente stress sul pavimento.
 

 

Danno al legno a seguito di Umidità

 

 

 

Attico con pavimento in legno a spina ungherese, Vicenza

Tutto l'attico è attraversato da un pavimento in legno di rovere morciato, spazzolato e verniciato. La posa a spina ungherese lo rende un elemento di arredo importante di questa casa moderna.

Fatti ispirare da questo attico da sogno:

Ristrutturare attico a Vicenza

Parquet ed umidità in cantiere

 
Il cantiere ed i danni nei primi mesi di vita del parquet

Nel primo anno di vita di un pavimento la causa più frequente di distacchi e danni al parquet in legno è l'umidità contenuta nei massetti, nelle pareti, negli intonaci ed in altri elementi del cantiere che spesso non si sono ben asciugati quando si va a posare il pavimento in legno. Nel paragrafo successivo vedremo come arriva l'umidità in casa tua e come permea i diversi elementi. Capiremo così perchè i nostri nonni, quando costruivano le case, le lasciavano asciugare anche un anno prima della posa del parquet. Tempi di attesa che sono inconcepibili con i moderni ritmi accellerati nei cantieri.

 

Umidità e delaminazione del parquet
Delaminazione (distacco dello strato superficiale) di un legno prefinito a seguito di allagamento
Umidità in cantiere

Le fonti di umidità in cantiere sono diverse:

  • umidità residua: è quella contenuta nei massetti, nei solai, nelle opere edili. La dobbiamo alla necessaria presenza di acqua in notevole quantità negli impasti cementizi utilizzati per realizzare i diversi manufatti e che impiega molti mesi per asciugarsi.
  • umidità risalente per capillarità: è presente soprattutto nei massetti e nelle opere edili a piano eterra o a diretto contatto con il terreno, senza la presenta di una idonea protezione. Questi fenomeni sono più frequenti di quanto si pensi specie nelle abitazioni costruite prima degli anni '70.
  • infiltrazioni di acqua dall'esterno: a causa di deterioramento delle protezioni (guaine) o per errori costruttivi o progettuali in corrispondenza di terrazze, terrazzini e pareti esterne.

 

Ecco un altro articolo utile: Legno ed umidità nel massetto

Posa di un parquet a spina ungherese a Vicenza

Posato sopra il pavimento in piastrelle esistente, il nuovo parquet in rovere chiaro a spina ungherese esalta questo palazzetto d'epoca a Vicenza.

Vedi di più:

Rovere a spina ungherese a Vicenza

Parquet ed umidità di condensa

 
L'umidità più difficile da diagnosticare!

Se le cause che abbiamo elencato sono piuttosto facili da immaginare, esiste una presenza di umidità molto più complessa sia da spiegare che da verificare. Si tratta dell'umidità da condensa. Generalmente è un fenomeno subdolo e difficile da diagnosticare e può essere originato da una serie di concause. Il motivo per cui si crea umidità di condensa dipende da una serie di condizioni climatiche esterne ed interne, dalle condizioni progettuali e costruttive e dalle caratteristiche dei materiali impiegati. Vediamo di capirne di più.

 
Come nasce la condensa?

La condensazione dell'acqua rappresenta il passaggio da stato gassoso a stato liquido. L'aria, infatti, può contenere una quantità di vapore acqueo fino ad una quantità di saturazione oltre la quale ha inizio la condensazione sotto forma di goccioline d'acqua. Il diagramma di Mollier riporta le curve di uguale umidità relativa (UR%) in relazione con la temperatura e la quantità di vapore in grammi contenuto in 1 kg d'aria dove la curva ad umidità relativa 100% è la curva di saturazione.

umidità e parquet, problemi
Danni sul parquet da umidità di condensa
 
Perchè la condensa sul parquet?

Perchè si formi della condensa al di sopra (o al di sotto) di un pavimento in legno sono determinanti le condizioni di temperatura e di umidità relativa dell'aria ambientale e la temperatura delle superfici a contatto con l'aria in questione.

In un edificio quando la temperatura esterna è più bassa della temperatura interna la condensa tende a formarsi sulle pareti o sulle superfici non permeabili al vapore, come i vetri delle finestre o le piastrelle.
Nelle superfici permeabili al vapore o porose, come ad esempio gli intonaci, le murature in laterizio o i massetti, la condensa può formarsi non sulla superficie ma all'interno degli strati, dentro alla struttura e precisamente nella zona dove la temperatura è corrispondente a quella di rugiada. Questo è dovuto al fatto che l'aria può passare attraverso la porosità dell'elemento costruttivo trascinando con sè il vapore acqueo in essa contenuto.

Formazione di umidità di condensa in un portico
Il solaio di un portico di una abitazione, se non bene isolato, può dar luogo a fenomeni di umidità di condensa sul pavimento in legno dei locali riscaldati soprastanti
 
In quali ambiti si forma la condensa?

Pensiamo, ad esempio, al piano primo di una abitazione sopra ad un porticato freddo, o al solaio sopra ad un garage non riscaldato o, infine, ad un solaio realizzato sopra ad uno strato di igloo (dei cupolini in plastica per creare uno strato aereato sotto al pavimento).

Ebbene in tutti questi casi abbiamo un solaio che separa un locale riscaldato da un ambiente esterno freddo. 
Sono dei tipici casi in cui si potrà creare una condensa a livello del pavimento o negli strati subito sotto al pavimento. La condensa è pericolosa anche se si viene a formare nelle zone al di sotto al parquet, perchè è destinata a risalire in superficie attratta dal calore e finisce per danneggiare il parquet.

 

Un pavimento realizzato al di sopra di uno strato di Igloo
Un pavimento realizzato su un vespaio aerato di Igloo deve prevedere un isolamento termico per evitare formazione di umidità di condensa


 

Come si previene la formazione di condensa nel pavimento?

Per evitare il ponte termico e la formazione del punto di rugiada (e quindi della condensa) occorre che il solaio "freddo" - che divide un ambiente riscaldato da un ambiente freddo - venga opportunamente isolato. Se si tratta di un garage, ad esempio, o di un portico aperto, va previsto a soffitto un cappotto termico. Se hai previsto per casa tua la realizzazione di un solaio aereato realizzato con degli iglù è necessario che tu preveda, subito al di sopra dei cupolini, uno strato di materiale isolante, sopra al quale verrà realizzato il pavimento.
Nel caso in cui questo non sia possibile va previsto un isolamento al di sotto del massetto: la presenza di un pannello isolante impedirà la formazione di condensa nel massetto.

Pavimento in legno in un bagno a Vicenza

Il legno, specialmente il rovere, può tranquillamente rivestire il pavimento del bagno: con dei piccoli accorgimenti non dovrai temere che la condensa e l'acqua rovinino il tuo parquet.

Guarda i due bagni in stile inglese:

Arredobagno e piastrelle: stile inglese per una casa a Soave (VR)

Pavimenti in legno ed umidità dopo la posa

Le attenzioni che dovrai avere

Per questi motivi, quanto posiamo un pavimento in parquet, siamo estremamente attenti alla presenza di umidità e mettiamo in atto tutta una serie di verifiche dell'umidità ambientale e di quella presente nel massetto.
Ma il nostro lavoro non finisce qui: dobbiamo anche raccomandare al cliente - quindi anche a te, se hai intenzione di acquistare un parquet - che sia monitorata  la presenza di umidità anche successivamente alla posa.
Va posta attenzione alla possibilità di infiltrazione di acqua dall'alto (un lucernario lasciato aperto) alle tubazioni o agli scarichi condensa dei condizionatori che possono provocare danni come quello che vedi qui sotto.  

 

Pavimento in legno rovinato per umidità
Danno su un pavimento in parquet causato dalle perdite di acqua dal tubo di scarico condensa di un climatizzatore.

 

Condizioni ambientali di comfort

Queste sono situazioni critiche, eventi che potremo definire incidenti domestici, le cui conseguenze sono note. 
Ma oltre ad evitare questi incidenti occorre porre attenzione anche alle condizioni ambientali che potrebbero stressare nel lungo termine il parquet. Un ambiente non confortevole (troppo caldo ed umido oppure esageratamente freddo e secco) mette a rischio non solo la tua salute ma anche la durabilità di un pavimento in legno

 

L'importanza di aereare e ventilare gli ambienti!

Potresti dirci che la cosa è piuttosto ovvia e che certamente le condizioni ambientali "normali" saranno rispettate, se non altro perché sono alla base del confort abitativo anche di chi ci abita, nella casa.
Ma ti assicuro non sempre è così.
Ho visto pavimenti in legno "stressati" perchè posati all'interno di appartamenti che rimangono chiusi per mesi (magari perchè ultimati ma invenduti) senza che nessuno si preoccupi di arieggiarli.

 

pavimento palestra rovinato
Pavimento in legno scoppiato a causa di una infiltrazione d'acqua (perdita da un tubo) sotto al pavimento.


Ma anche casa tua potrebbe rimanere vuota per un mese o più (magari per una lunga vacanza oppure per un viaggio di lavoro). In questo caso, se prevedi di lasciare la casa vuota per un lungo periodo, dovresti dotarti di un sistema, anche minimo, di ventilazione meccanica controllata. Te ne parliamo in questo articolo: 

Che cos'è la VENTILAZIONE meccanica controllata

VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA A VICENZA

 

Pavimento in legno di noce per una casa a Verona

Un nodoso e caldo legno di noce avvolge il pavimento tutta la zona giorno di questa casa elegante. Lo troviamo anche nei bagni, nelle camere e nel soppalco!

Vedi di più di questa abitazione:

Casa elegante in provincia di Verona

Le condizioni ideali per la salute del legno

Quali sono, allora, queste condizioni ideali per garantire una durabilità del legno ed una condizione di salute eccellente ? E quali le condizioni ambientali che invece "stressano" nel lungo termine il nostro pavimento in legno?

 
Ideali per l'uomo e... per il legno!

Le abbiamo evidenziate nella tabella qui di seguito:
le condizioni perfette perchè un legno stia bene in casa sono un'umidità attorno al 50% ed una temperatura attorno ai 20 gradi. Facile dedurre che sono le stesse condizioni in cui anche noi vorremmo trovarci a vivere. 
Al di fuori dal cerchio verde vi sono condizioni ambientali stressanti, per noi e per il parquet.

Tabella umidità

L'asse verticale definisce le temperature, l'asse orizzontale definisce l'umidità. I numeri presenti nelle celle rappresentano il valore di umidità di equilibrio che il pavimento in legno assumerà al variare delle condizioni ambientali. 

Parquet in legno prefinito a Montecchio Maggiore, Vicenza

La zona notte di questa abitazione di veste di un pavimento in legno prefinito di rovere, verniciato opaco color crema, posato a tolda di nave.

Vedi il resto dell'abitazione qui:

Pavimenti e rivestimenti a Montecchio Maggiore

Parquet e problemi da assenza di umidità

 
Fessurazioni e cavillature

Le situazioni viste finora sono da ricondurre a presenza di umidità troppo elevata ma anche un ambiente troppo secco può provocare danni al pavimento in parquet.
In questi casi si verificano, generalmente due tipologie di problemi: le fessure tra una tavola e l'altra (visibili sui lati lunghi e chiamati anche "fughe") e fessure interne alla tavola, nel materiale legnoso, in questo caso chiamate cavillature.
Entrambi questi fenomeni trovano origine da un eccessivo ritiro del materiale che è stato esposto ad un processo di desorbimento dell'umidità relativa con la contraione del tessuto e riduzione delle dimensioni originarie.

 

Parquet più o meno sensibili

L'entità dei danni che un ambiente troppo secco provoca dipendono dal tipo di essenza legnosa, dalla struttura della tavola e dalla conformazione morfologica degli elementi di legno (una scelta fiammata o nodata reagisce in modo differente rispetto ad una scelta rigata). Le specie meno stabili risentono di più di questo fenomeno. Mentre, ad esempio, le speci più stabili (molte delle quali sono tropicali) sono meno sensibili. Anche le dimensioni contano: all'aumentare della larghezza della tavola aumenteranno, proporzionalmente, le larghezze delle fessure.

 

Impianto a pavimento e fessurazioni

Le contestazioni che sorgono dalla presenza di fessure sui pavimenti in legno sono cresciute con il diffondersi del riscaldamento a pavimento, specie nella versione con massetto a spessore sottile o con massetto scanalato e posa del pavimento quasi a contatto diretto con i tubi.

Come sappiamo il calore dell'impianto a pavimento si trasmette per conduzione dai tubi al massetto e allo strato in legno. La temperatura dell'acqua che circola sui tubi non dovrebbe mai superare i 28°C per ragioni di salubrità di chi vi abita. Ma capita spesso, nelle abitazioni, che questa temperatura venga superata di anche 5/6°C e che il parquet sia sottoposto ad uno stress rilevante.

Non è certo la temperatura a creare danni diretti al legno. Quello che succede, però, è che diminuisce l'umidità contenuta nella tavola, andando a modificare l'umidità di equilibrio e generando una perdita di massa e, quindi,  una fessurazione conseguente.

 

Grazie!

Grazie per aver scorso fino in fondo il mio articolo, spero sia stato tutto chiaro! Se hai domande o se ti servono altre informazioni chiedimi pure scrivendo nel box commenti qui sotto!

Sempre usando il box qui sotto puoi scrivere osservazioni, critiche o suggerimenti. Se invece ti serve una consulenza per un problema specifico puoi chiedere una consulenza a pagamento.

Nel caso tu debba ristrutturare casa o cambiare il tuo pavimento ti consiglio di prendere appuntamento con i miei colleghi: ti potranno seguire passo passo nella realizzazione della casa dei tuoi sogni. Ti ricordo che siamo una piccola realtà che opera nel vicentino e nel veronese, con prodotti d'alta qualità italiani e che ci tiene a seguire i clienti singolarmente e con cura: se pensi che facciamo al caso tuo prendi appuntamento utilizzando il form qui sotto!

Eccoti gli indirizzi dei nostri negozi specializzati in superfici, bagni, cucine e arredamento:

FRATELLI PELLIZZARI spa
Bagni, Cucine e Superfici
VIA VIGNAGA, 31
36071 COSTO DI ARZIGNANO (Vicenza) 

Tel. 0444 459011

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FRATELLI PELLIZZARI  spa
Bagni, Cucine e Superfici
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RUOLO: Responsabile tecnico di cantiere
SEDE: Gambellara

Commenti

Vi pongo un quesito insolito. Vorrei utilizzare un'essenza di legno "capace di ammortizzare/equilibrare" l'umidità presente in bagno nei momenti di utilizzo corposo dell'acqua calda, come una doccia o un bagno. Assodato che tutti i legni scambiano umidità con l'ambiente, qual'è la migliore essenza e finitura che più degli altri ha la proprietà di scambiare umidità con l'ambiente in cui si trova ?
Vi ringrazio anticipatamente per la gentile risposta.
Francesco

05/12/2018 - Francesco

Buongiorno Francesco, 

l'essenza migliore, per rispondere alla tua domanda, è il Teak Burma. Si tratta di un albero che vive in Birmania e che è "abituato" al clima monsonico, quindi a piogge torrenziali ed umidità pazzesca. Lo stesso albero piantato in altre zone non ha le stesse caratteristiche, quantomeno non così marcate. 
Detto ciò io non te lo consiglio. 
Il teak Burma viene prelevato distruggendo foreste primarie, non viene ripiantato e l'utilizzo di questo legno è sconsigliato anche da Greenpeace (prova a cercare "good wood guide Greenpeace" su google). 

Il consiglio che ti do è quello di valutare l'installazione di una ventilazione meccanica "puntuale" in bagno. Il costo dell'apparecchio si aggira sui 1.000/1.500 euro e ti permette di avere un controllo sulla percentuale di umidità, sul ricambio d'aria, di eliminare gli odori, insomma è la soluzione perfetta per il bagno.

Trovi informazioni qui: 
https://www.fratellipellizzari.it/blog/ventilazione-meccanica-nelle-case-iper-isolate-di-oggi

Grazie per aver letto l'articolo e per la domanda! 

Buona giornata

 

05/12/2018 - manager

Salve. Cosa succede se il parquet prende freddo secco? Una camera è rimasta tutto il giorno con finestra aperta e fuori c'erano zero gradi. Questo stress può portare a dilatazione dei listelli?
Gtazie
Fabrizio.

18/12/2018 - Fabrizio

Buongiorno Fabrizio, 

come vede dalla tabella nell'articolo, se la temperatura diminuisce in condizioni di scarsa umidità, il parquet esce dalla situazione di equilibrio, la percentuale di umidità naturalmente presente passa dal 10% a percentuali vicine allo zero.

Perdendo umidità il parquet si "restringe", perde massa, e quindi si formano delle fessure che dovrebbero poi sparire una volta che la situazione torna alla normalità. Se lo stress è stato importante può essere che rimangano delle deformazioni visibili controluce. 

grazie per la domanda, 

buona giornata, 

 

Michele Pellizzari




 

19/12/2018 - manager

Buongiorno, grazie per i suoi suggerimenti molto chiari.
Sono un privato, devo fare un lavoro particolare.
In casa di montagna al primo piano, dove sotto c'è il garage molto freddo (senza infissi), devo rifare il pavimento e lo vorrei fare in parquet.
Il riscaldamento è tradizionale a termosifoni, riscalda bene l'ambiente ma il pavimento rimane molto più freddo dell'ambiente interno.
Nel rifare il pavimento vorrei mettere uno strato di polistirolo alta densità tra il solaio ed il massetto, per migliorare l'isolamento termico del pavimento.
Dovendo far passare i tubi per i termosifoni nel massetto posso allungare il percorso sia della mandata che del ritorno per intiepidire il pavimento? Dovrei usare multistrato isolato o nudo? massetto conduttivo o normale?
Sopra vorrei mettere il parquet oppure il laminato, che problemi potrei avere? Cosa mi suggerisce di fare?
Grazie

02/01/2019 - giuliano

Gentile Giuliano,
grazie per aver letto i nostri articoli e per la domanda.

In caso di ambiente “caldo” con sottostante ambiente “freddo” è MOLTO importante isolare in qualche modo DA SOTTO per evitare l’effetto condensa o punto di rugiada.
Il suggerimento è quindi quello di fare un cappotto nel soffitto del garage, utilizzando un isolante a piacere, va bene anche il polistirolo. In questo modo si tiene il freddo completamente fuori dal solaio e non si creano fenomeni di punto di rugiada.
Senza questo intervento io NON ti consiglio di posare il parquet né il laminato: può essere che non accada nulla (non conosco la stratigrafia del solaio) ma il rischio è troppo elevato. Entrambi i prodotti soffrono molto l’umidità e quindi anche la condensa.

Per quanto riguarda l’idea di fare passare più volte i tubi attraverso l’impianto: ritengo che il cappotto nel soffitto del garage sia molto più efficace, a basso costo e meno “pericolosa”: i tubi portano acqua ai termosifoni ad ALTA temperatura, mentre l’impianto a pavimento moderno viene realizzato in bassa temperatura.
Un tempo, quando si realizzavano impianti a pavimento ad alta temperatura erano frequenti gli inconvenienti perché si va a stressare troppo il massetto (creazione di fessure molto evidenti nel massetto e nel parquet). Specie se lo facciamo solo in alcune zone. Quindi no, non farlo.

Se puoi evita il laminato: è un pavimento che dura poco, si crea una intercapedine con sporcizia e batteri al di sotto, è spiacevole al calpestio, specie scalzi. Il legno, con tutti i difetti che ha, rimane il migliore dei pavimenti possibili.

Rimango a disposizione,
grazie per la domanda e in bocca al lupo per i tuoi lavori.

02/01/2019 - manager

Buongiorno e grazie per le sua competenza. In merito a quest'ultima, vorrei porle una domanda: ho montato a casa un parquet prefinito tutto massello su pavimento esistente in ceramica. Il posatore dice di aver avuto tutti gli accorgimenti del caso è usato colla bicomponente di prima qualità, ma il pavimento si é rigonfiato in diversi punti della casa staccandosi e rigonfiandosi. Il titolare dell'azienda è venuto a fare i rilievi di umidità staccando i listelli ed ha accertato che i valori sono sotto la media. Deve tornare a fare altri rilievi. Purtroppo il problema persiste e non riusciamo a capire quale sia il vero problema. Mi può aiutare?
Grazie in anticipo

Marco

07/02/2019 - Marco

Buongiorno Marco, 

E' molto difficile darle una risposta senza poter vedere il pavimento in legno.
Il fatto che si sia gonfiato ovunque è comunque un sintomo inequivocabile di eccesso di umidità. 
Si tratta di capire da dove viene questa umidità e ragionare per esclusione. 

Ad esempio, per escludere che l'umidità sia dovuta al fenomeno del punto di rugiada ti chiedo: sotto ai locali dove hai riscontrato il problema ci sono dei locali abitati e riscaldati oppure dei locali "freddi" come garage o portici aperti? Se ci sono locali freddi va posto un isolamento termico sotto al solaio freddo.

La verifica dell'umidità è stata fatta con un igrometro al carburo o con un igrometro elettrico? 
 

La verifica è stata fatta solo sul pavimento in ceramica o anche distruggendo una piccola porzione di pavimento e verificando l'umidità presente sul massetto sottostante alla piastrella? 

E' presente la barriera al vapore sotto al pavimento in ceramica? 

Insomma, si tratta di fare una serie di verifiche e poi diagnosticare il problema.

Il consiglio che ti do è quello di appoggiarti ad una persona terza rispetto all'azienda che ti ha posato il pavimento, magari un perito. Ce ne sono di bravi e di non troppo costosi che hanno tutta l'attrezzatura necessaria e ti saprebbero indicare la soluzione.

Fammi sapere se ti interessa avere un paio di nominativi che te li mando in privato. 

grazie per aver letto il mio articolo, 

buona giornata! 

07/02/2019 - manager

Buongiorno,
vista la sua competenza vorrei porle il seguente quesito, abbiamo da poco ristrutturato interamente la nostra casa e l'impresa ci ha posato in opera in tutte le stanze ad eccezione dei bagni e della cucina del parquet massello rovere di slavonia con tavole spesse 2 cm. largo 20 cm, lunghezza 1m/1,5m. Sotto al massetto fatto ex novo è stata posta la barriera al vapore.
il legno è rimasto nella nostra casa 1 mese prima di essere posato in opera e le misurazioni fatte per l'umidità rientravano sotto il 2%.
Dopo 1 mese nel salone zona centrale 2 assi si sono alzate spaccandosi una cosa inquietante, è intervenuto il parquettista che le ha tagliate, dopo 15 gg. nuovo rialzo di ulteriori 2 cm. assi rifilate ulteriormente. Ora a distanza di ulteriori 20 gg. si sono ulteriormente dilatate e rialzate. Siamo al piano attico. Nel resto di casa è tutto perfetto.
Ora interverrà l'impresa e rifaremo la zona, ma nessuno riesce a darci una spiegazione logica e noi siamo terrorizzati che possa accadere ancora.
Grazie.
Cosa ne pensa?

30/05/2019 - Stefania Giustini

Buongiorno Stefania, 

Le cause del sollevamento del parquet possono essere molte, abbiamo esaminato la questione in questo articolo:

https://www.fratellipellizzari.it/wiki/parquet-sollevato

Grazie per la domanda, buona giornata ed in bocca al lupo per il suo pavimento!

02/06/2019 - manager

Buongiorno,

DOMANDA 1

In caso parquet prefinito, tanto massello quanto multistrato, e necessário che venga lasciato preventivamente in cantiere perche possa raggiungere il punto d equilíbrio

DOMANDA 2

In caso affermativo, caso il parquet prefinito si trovi avvolto in o in casse di cartone é necessário ritirarlo interamente perche possa entrare in contatto con l umidita relativa dell aria

La ringrazio anticipatamente per la risposta

08/05/2020 - Matteo Cappellini

Ciao Matteo, 

in linea di massima non è più necessario. In caso di prodotti di qualità (meglio se italiani) il parquet prefinito (soprattutto il multistrato) viene reso stabile grazie all'essiccazione naturale ed artificiale e può essere posato direttamente senza la necessità che si ambienti alla temperatura del cantiere. 
Beninteso il parquet va installato in locali chiusi e con le temperature prescritte. Trovi tutto qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/accortezze-la-posa-del-pavimento-legno-prefinito

Ciao!

 

 

18/05/2020 - manager

Gentile Giuliano,abbiamo ristrutturato casa interamente 18 mesi fa, e stato posato un pavimento in legno di rovere 15mm,nel pavimento su cui e stato posato passa il riscaldamento indicazioni che era stata data alla ditta
A distanza di 15 mesi dalla posa in alcuni punti si sono verificate delle crene e in altri un leggero sollevamento,inoltre si nota molto che le assi tra una e l'altra non sono piu a contatto come in fase iniziale
Ho contattato la ditta che e venuta,ha misurato i valori di umidita dicendomi che lo strumento indica che abbiamo una casa secca (abitiamo in un condominio) con 28% di umidita,che dobbiamo acquistare un umidificatore e tenerlo sempre acceso,cosa impossibile per vari motivi(lavoro,vacanze ecc)
Chiedo a lei come possibile trovare una soluzione
Grazie

un pavimento che

12/01/2021 - giuseppe

Ciao Giuseppe, 

un clima troppo caldo e secco crea problemi al pavimento in legno ma anche a voi che ci abitate. La soluzione migliore (senza spendere tanto) è quella di installare una VMC puntuale e di tenere una temperatura più bassa dell'impianto a pavimento. La ventilazione meccanica puntuale permette un ricambio d'aria ed un riequilibrio della presenza di umidità in casa. Il tutto viene gestito in automatico dal dispositivo che ha un consumo elettrico molto basso e che può essere lasciato sempre acceso. Trova altre info qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/ventilazione-casa-forzata

Buona giornata, 

21/01/2021 - manager

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